lunedì 8 luglio 2024

RIAPRE IL PRONTO SOCCORSO A SANT'AGATA DE' GOTI? | POLITICA

RIAPRE IL PRONTO SOCCORSO A SANT'AGATA DE' GOTI?

Si riaccende "il caso Presidio Ospedaliero De' Liguori" di Sant'Agata de' Goti a livello nazionale grazie alle telecamere di Morning News, un seguitissimo programma estivo della Mediaset in onda su Mattino 5. Decine di cittadine e cittadini sono scesi per l'ennesima volta a presidiare il Presidio per chiedere il sacrosanto diritto alla Salute da parte della Sanità pubblica. 

La mobilitazione politica di questi ultimi giorni potrebbe portare ad una svolta favorevole all'intero bacino che dovrebbe essere così  essere "coperto" dal servizio. Molto attivo l'Onorevole Francesco Maria Rubano di Forza Italia, senza dimenticare il Senatore Mimmo Matera di Fratelli d'Italia che ha spinto molto, puntando direttamente al Ministro della Salute, l'Onorevole Orazio Schillaci, che avrebbe preso nota della situazione, alquanto scabrosa per disservizi e ambigue manovre dietro le quinte che potrebbero addirittura accelerare la volontà di chiudere il P.O. a Sant'Agata per valorizzare Benevento città. L'emergenza Sanità in Campania, con particolare riferimento alla carenza dei medici della emergenza-urgenza presso i Pronto soccorso di Benevento e Sant’Agata dè Goti, è ancora al centro dell'agenda politica locale.

 "Sono stato ricevuto in tempi celerissimi dal Ministro Schillaci - ha fatto presente il Caudino Mimmo Matera - e di tanto lo ringrazio. Il Ministro ha assicurato, nel perimetro delle limitate competenze statali, il massimo della attenzione atteso che per il Ministero permangono le condizioni che hanno permesso l’istituzione del Pronto Soccorso in deroga nel territorio di Sant’Agata dè Goti

"Fatte le opportune verifiche, anche documentali - sottolinea l'esponente della Fiamma Tricolore  - come già evidenziato dall’allora Ministro della Salute Giulia Grillo, con nota trasmessa a De Luca ed acquisita al Comune di Sant’Agata il 14/11/2018,  “la responsabilità di garantire le prestazioni ed i servizi sanitari, in risposta ai bisogni dei cittadini, attiene al livello regionale e, pertanto, la Regione Campania ha la prerogativa e l’obbligo di programmare i nodi della rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza ed i conseguenti assetti erogativi delle strutture ospedaliere!". 

Iannone e Matera

In ogni caso Matera ha chiesto di vigilare sulle scelte organizzative della programmazione regionale, al fine di valutare la coerenza degli standard qualitativi e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera di cui al Dm 70/2015. Inoltre, al fine di superare il ridotto interesse dei medici a partecipare ai concorsi per la medicina di emergenza-urgenza, il Meloniano ex Sindaco di Bucciano, pretende l’adozione di misure incentivanti. 

"Sul punto specifico il Ministro Schillaci - ha spiegato ancora Matera - mi ha rassicurato circa la prossima adozione di un provvedimento normativo, applicabile ovviamente a tutto il territorio nazionale, con il quale sarà riconosciuta la possibilità di ricorrere ad una contrattazione integrativa specifica che consenta di pagare di più queste specialità mediche, cosa che dovrebbe rendere maggiormente appetibile la partecipazione ai concorsi banditi dalle Regioni".

“Apprendo con cauta soddisfazione il primo segnale che indica la volontà, espressa stamane dal Direttore Generale Morgante, di riaprire il Pronto Soccorso. Questo risultato dimostra l’utilità delle nostre continue battaglie a favore della salute dei sanniti poste in essere nei giorni scorsi,” così in una nota l’onorevole Francesco Maria Rubano.

“Tuttavia, ribadisco nuovamente a Morgante e De Luca che, oltre ai bandi pubblici per il reclutamento di medici, è fondamentale che il Direttore Generale dell’ASL e il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, coinvolgano attivamente gli ordini professionali, i docenti universitari di medicina presenti in Campania e i medici delle strutture pubbliche, chiedendo loro un impegno corale per reclutare il personale necessario e sensibilizzare i medici a partecipare a una missione solidale per l’emergenza ospedaliera Sannita. 

Non serve emanare ulteriori avvisi pubblici senza una strategia. Il personale medico al Pronto Soccorso San Pio vive quotidianamente una situazione apocalittica, frutto della mancanza di un presidio sanitario alternativo che possa dimezzare il transito dei pazienti. Oltre all’emanazione degli avvisi, quale procedura pubblica necessaria, è essenziale mettere in atto un’azione manageriale capace di attrarre i medici. 

È necessaria una vera strategia  sanitaria, non una mera funzione commissariale tipica della più becera burocrazia. La caratteristica fondamentale dei manager deve essere la persuasione, la capacità di superare le difficoltà con soluzioni non di certo ordinarie ma straordinarie. E’ questa la sostanziale funzione di cui abbiamo urgente bisogno” ha proseguito Rubano.

Rubano e Tajani

“Bisogna accelerare verso questa direzione perché già stiamo subendo danni enormi le cui evidenti responsabilità sono ascrivibili a De Luca e a tutti i suoi alleati, quindi Pd e Mastella. Costoro, anziché concentrarsi sulla salute dei cittadini, negli ultimi anni hanno pensato solo a come spartirsi il potere. Continueremo a vigilare e a lottare affinché la salute dei cittadini del Sannio venga messa al primo posto e che il nostro Pronto Soccorso di Sant’Agata torni a essere pienamente operativo. Non abbiamo mai temuto nessuno e non abbiamo mai barattato la salute dei cittadini in cambio di spartizioni tipiche di certi personaggi. Per tali ragioni andremo avanti senza timore!” ha concluso Rubano.

In prima linea, da tempo, il variegato Movimento Civico per l'Ospedale che nasce per riportare l'attenzione sulla situazione del Presidio Ospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti. L'obiettivo degli attivisti è di rendere pienamente funzionante il nosocomio cittadino.

RIFLESSIONI

Le sorti del Presidio Ospedaliero De' Liguori, che doveva essere riorganizzato secondo il DCA 41/2019, sono legate alla carenza di personale medico, prima di tutto. Infatti, il Pronto Soccorso potrebbe restare chiuso dopo le 18, durante tutto l'orario notturno estivo, chissà fino a quando. La popolazione ha paura e bisogna mettere la parola fine a questa triste tarantella. Non si può morire o soffrire le pene dell'inferno dopo le 18!

SOLIDARIETà AL POPOLO IN LOTTA!

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immagini tratte dalla rete.

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