101 Storie Zen
33. La mano di Mokusen.
Mokusen Hiki viveva in un tempio nella provincia di Tamba. Uno dei suoi seguaci si lamentò con lui dell'avarizia della propria moglie.
Mokusen andò a trovare la moglie del seguace e le mise davanti al naso il pugno chiuso. «Che cosa vuoi dire con questo?» domandò stupita la donna.
«Supponi che il mio pugno fosse sempre così. Come lo definiresti?» le disse Mokusen.
«Deforme» rispose lei.
Allora Mokusen spalancò la mano davanti al viso della donna e disse: «E ora supponi che fosse sempre così. Che cosa diresti?».
«Che è un altro tipo di deformità» disse la donna.
«Se capisci questo,» concluse Mokusen «sei una buona moglie». E andò via.
Dopo quella visita, la donna aiutò il marito non soltanto a risparmiare, ma anche a distribuire.
101 Storie Zen
A cura di Nyogen Senzaki e Paolo Reps
Con il termine zen (禅) ci si riferisce a un insieme di scuole buddhiste giapponesi che derivano per dottrine e lignaggi dalle scuole cinesi del buddhismo Chán a loro volta fondate, secondo la tradizione, dal leggendario monaco indiano Bodhidharma. Per questa ragione talvolta si definisce zen anche la tradizione cinese Chán, ma anche le tradizioni Sòn coreana e Thiền vietnamita. Immagini tratte dalla rete. Fonte: Scienza Sacra
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