PALESTINA - Il bilancio dopo il 171° giorno di attacchi sale a 32.226 morti, 15mila dei quali minori, 75mila feriti e 10mila dispersi
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) ha approvato lunedì, con una schiacciante maggioranza di 14 voti a favore e l’astensione degli Stati Uniti, che questa volta non pongono il veto, una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Il Consiglio, tuttavia, non è riuscito ad approvare un emendamento alla risoluzione, proposta dalla Russia, che chiedeva un cessate il fuoco permanente.
La risoluzione, avanzata dai dieci membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza, chiede un cessate il fuoco immediato per il mese di Ramadan, il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi e “l’urgente necessità di espandere il flusso” di aiuti verso Gaza. Gli Stati Uniti avevano posto il veto a tre precedenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedevano il cessate il fuoco a Gaza, due di loro avevano chiesto un cessate il fuoco immediato.
Sul testo, presentato dai membri non permanenti, si è temuto fino all’ultimo il veto Usa, che invece si sono astenuti. A favore tutti gli altri Paesi: Francia (che ha chiesto anche un “cessate il fuoco permanente dopo il Ramadan”), Gran Bretagna, Algeria, Giappone, Malta, Slovenia, Svizzera, Ecuador, Guyana, Mozambico, Sud Corea e Sierra Leone. Cina e Russia hanno proposto – senza esito – di sostituire il termine “durevole” con “permanente” per “il cessate il fuoco immediato”. Il termine è stato cambiato all’ultimo minuto per evitare il blocco Usa ma per Mosca questo “annacqua il testo e lascia spazio alle interpretazioni, permettendo a Israele di riprendere le operazioni militari in qualsiasi momento”.
Dal 7 ottobre a ieri, lunedì 25 marzo, sono 32.226 le vittime, 15mila dei quali minori, 75mila feriti e 10mila dispersi. (infopal.it)
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