La Carta della Sorbona
La "Carta della Sorbona", che qui pubblichiamo, spiega da sola, senza bisogno di commenti, perché la lotta degli studenti rivoluzionari francesi sia ad un livello avanzatissimo. Non a caso infatti, sono riusciti a sollevare le masse contro i mandarini della società borghese; non a caso sono riusciti a mobilitare decine e decine di migliaia di studenti, non a caso hanno scavalcato i partiti e i sindacati tradizionali che, nella scena della sollevazione popolare, si sono ridotti al ruolo di comparse.
Affinché possa iniziare anche da noi quel processo di rivolta totale, oltre gli estremismi verbali e certi atteggiamenti esteriori, teniamo a diffondere questo documento perché con la forza delle idee in esso contenute possa essere di stimolo per tutti gli studenti all'analisi delle posizioni passate e alla ricerca di se stessi oltre i blocchi psicologici, derivati da oltre venti anni di sistema borghese.
- Noi viviamo in un periodo pre-rivoluzionario. Vediamo nascere una nuova ideologia: sta a noi perfezionarla.
- Ogni critica alla società è insieme un atto di lotta politica. La politica critica non è né coraggio né debolezza, è semplicemente dovere.
- Lasciamoci trasportare dall'entusiasmo per afferrare di nuovo il senso dell'umano.
- Recuperiamo tutto ciò che vi è di buono nel mondo attuale e che era stato sfigurato.
- I professori trovino di nuovo nell'insegnamento le soddisfazioni che oggi vanno a cercare invano nei congressi e altrove
- Tutti coloro che hanno paura dell'«avventura» sappiano che hanno paura soltanto dell'evoluzione del mondo.
- La prevalenza intellettuale politica e sociale dei giovani sul resto della società è un dato di fatto.
- Chiunque non è in grado di comprendere venga a discutere con noi. Tutto si può spiegare a tutti.
- I nostri meccanismi psichici sclerotizzati e arcaici devono cedere il posto alla fantasia.
- Viviamo in una stagione critica. Chi non lo sa non può comprendere nulla di questo mondo.
- Tutte le nozioni esistenti sono consumate e vanno ripensate.
- Il cambiamento non è qualcosa di fine a se stesso. Tra l'inerzia e l'agitazione c'è un margine sufficiente per chiunque voglia sforzarsi a pensare.
- Solo la vera autonomia permette la creatività.
- Il concetto di conflitto tra le generazioni deve scomparire dal mondo: è soltanto una maschera dietro la quale si nasconde la lotta per il potere.
- Se i padri faranno il loro mestiere di padri la nostra rivolta sarà davvero evoluzione.
- Ogni creazione è frutto di un'emozione vissuta.
- La differenza tra l'uomo comune e il genio non risiede nel livello intellettuale ma nella volontà di progresso.
- Ogni nuova creazione si basa su degli elementi antisclerotizzanti.
- Gli uomini che governano le attuali istituzioni (quella del potere e quella dell'opposizione) devono continuare a sbrigare gli affari correnti, devono produrre il pane quotidiano. Domani queste cose le faremo noi al loro posto e offriremo loro in più il dono della cultura.
- Tutti coloro che non sono addetti a sbrigare gli affari correnti devono decidersi a scendere nelle strade e rimettere in questione i loro schemi mentali.
- Mangiare e riposarsi ogni giorno.
- Bisogna discutere dappertutto e con tutti.
- Essere indispensabili e pensare politicamente è un diritto di tutti, non il privilegio di una minoranza di iniziati.
- Nessuno si meravigli del caos delle idee, nessuno ne sorrida, nessuno ne tragga motivo di burla o di gioia. Questo caos è lo stato d'emergenza delle idee nuove.
- Nessuno cerchi di attaccare un'etichetta al Movimento studentesco, non ci sono etichette, non ce n'è alcun bisogno. Il Movimento si crea da se stesso con tutti coloro che vi aderiscono e lascia che ciascuno porti con sé il proprio bagaglio di idee.
- Chi si rifiuta di comprendere vada in pensione. È tempo di amare e di imparare ad amare.
- Deve rinascere in noi il piacere delle feste.
- La bandiera rossa può morire, la bandiera nera anche, i pittori si sforzino d'inventare per noi mille bandiere che esprimano la ricerca, lo sforzo, la rivoluzione interiore, l'entusiasmo, l'invenzione.
- Musicisti e poeti facciano nuove canzoni.
- Inventiamo per questa estate un nuovo tipo di vacanze che ci consentano di non interrompere il movimento.
- Procuriamoci ogni giorno una tribuna nella stampa e negli altri mezzi di diffusione delle idee.
- Solo dopo l'esplosione dei nostri attuali metodi di pensiero potremo ripensare da capo il mondo.
- Lo sciopero è proclamato. L'università critica e l'impresa critica son già aperte. I comitati di sciopero devono chiamarsi «comitati fondatori dell'impresa o dell'università autonome».
- Chi non ha imparato a marciare con gli altri non potrà conquistare l'autonomia.
- Chi conosce la strada verso l'autonomia l'insegni agli altri.
- Perché l'uomo possa diventare davvero uomo.
(a cura della Commissione "Nous sommes en marche")
Il Movimento Studentesco-Operaio "Avanguardia Europea" vede in questo documento una base di unione e di discussione, al di là delle etichette e degli schematismi. Pur non essendo questi punti una precisa linea programmatica per la contestazione del sistema, dobbiamo rilevare che rappresentano una posizione spontanea e quindi validissima, nel senso che da essi si possono desumere le istanze rivoluzionarie del "Movimento studentesco" più avanzato d'Europa.
CREATIVITÀ Anno 1 - Numero 1
♦ ♦ liberi scritti per un'alternativa di civiltà ♦ ♦
Roma, ottobre 1968
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete. Fonte: fncrsi
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