Il Centro Studi dedicato alla figura di Carlo Del Balzo, scrittore, politico e letterato italiano, protagonista poliedrico della stagione del naturalismo nazionale si prepara per il convegno del 27 gennaio ad Altavilla Irpina sul Verismo.
L'illustre Carlo, nato a metà Ottocento e morto, sempre in Valle Caudina precisamente a San Martino, nel 1908 rappresenta uno dei cervelli Caudini del socialismo intelligente, purtroppo non valorizzato a dovere nonostante l'eccelsa qualità e la copiosa quantità di lavori prodotti dal "nostro" Del Balzo.
Carlo Del Balzo nacque nel 1853 in una famiglia Caudina di spiccata vocazione repubblicana. Avvocato, pubblicista, deputato al Parlamento e scrittore fuse perfettamente nella sua vita e nella sua opera l’impegno letterario con quello politico-sociale. Dalle opere giovanili rimaste inedite fino alle prose del ciclo dei “Deviati” (dieci romanzi, tra cui Eredità illegittime, 1889, Le ostriche, 1901, I soldati della penna, 1908) offrì un quadro variegato e puntuale degli ambienti sociali dell’Italia postunitaria, ispirandosi ai principi del Naturalismo e distinguendosi, in particolare, nella rappresentazione delle trame politico-parlamentari, allora come ora, spesso corrotte.
Al momento si analizzano documenti e opere per ricostruire i profondi rapporti che legarono Giovanni Verga alla provincia di Avellino. Sotto attenta osservazione il carteggio iniziato nel 1879 e protrattosi fino al 1897. Una relazione intellettuale e umana molto significativa che trova la sua consacrazione nella collaborazione di Verga alla “Rivista Nuova”, fondata e diretta dal letterato di San Martino Valle Caudina nell'interessante biennio 1879-1881. Nel 1882 segnaliamo l'ambientazione del romanzo Il marito di Elena (1882) proprio ad Altavilla Irpina.
L'Irpinia e la Città di Avelino apparvero per la nella prima versione di Tigre reale, pubblicata nel 1875, anno zero per il Verismo Italiano. Infatti, il movimento letterario ebbe successo per un ventennio. I pionieri furono Giovanni Verga e Luigi Capuana con la collaborazione dello scrittore Caudino e di tanti altri artisti della penna influenzati dal clima positivista, da quell'assoluta fiducia nella scienza, nel metodo sperimentale e negli strumenti infallibili della ricerca. Una svolta epocale nel mondo del pensiero contemporaneo della Penisola Italiana, soprattutto isole comprese, vista le origini siciliane del Verga e del Capuana.
Il Verismo nasce dal Naturalismo, un movimento letterario diffuso in Francia a metà dell'Ottocento, ma si spinge oltre. Lo stile letterario degli scrittori naturalisti fu il fotografare oggettivamente la realtà sociale e umana, rappresentandone rigorosamente le classi, comprese quelle più umili, in ogni aspetto anche sgradevole; quello di Verga e Del Balzo era più mirato agli aspetti concreti della vita, dalla realtà sociale, passando per la severa critica politica di una sinistra marcia fin dalla nascita, fino ad arrivare alla scabrosa situazione economica del popolo lasciato a se stesso specialmente nell'entroterra post-unitario. Un peculiarità scarsamente considerata dai vertici della cultura, sempre schierati al servizio del mondo aristocratico ed elitario dell'epoca. Caratteristica che la sinistra moderna riesce ancora a mantenere salda.
Le opere veriste rappresentano soprattutto le realtà sociali dell'Italia centrale, meridionale e insulare. Così la Sicilia è descritta nelle opere di Giovanni Verga, di Luigi Capuana e di Federico De Roberto; Napoli in quelle di Matilde Serao e di Salvatore Di Giacomo; la Campania in quelle di Carlo Del Balzo, la Calabria nelle opere di Nicola Misasi; la Sardegna in quelle di Grazia Deledda; l'Abruzzo in quelle di Domenico Ciampoli e Giuseppe Mezzanotte, Roma nelle poesie di Cesare Pascarella; la Toscana nelle novelle di Renato Fucini.
L'ideologo del Verismo Tricolore fu Gigi Capuana, il quale teorizzò la "poesia del vero"; così Giovanni Verga, che dapprima era collocabile nella corrente letteraria tardoromantica (era stato soprannominato il poeta delle duchesse e aveva un successo notevole) intraprese la difficile strada del Verismo con la raccolta di novelle Vita dei campi e Novelle rusticane. Percorso coronato con la pubblicazione de I Malavoglia nel 1881. A differenza del Naturalismo, nel Verismo emerge di prepotenza il desiderio di far conoscere alle lettrici ed ai lettori il proprio punto di vista sulla vicenda, pur non svelando le opinioni personali nella scrittura.
Insomma, non manca il lavoro per Cesare Azan presidente del Centro Studi Carlo Del Balzo eletto il 16 dicembre 2023. Dopo le elezioni per il rinnovo delle cariche in quella che fu la casa natia del celebre scrittore e deputato si attende il convegno verista con il presidente Cesare Azan ed il un direttivo costituito da Tonino de Mizio, Antonio Criscuoli, Erminio Petecca e Pino Mauriello in prima linea. Sono loro ad elaborare le linee guida delle attività del Centro Studi per l’anno 2024 che si apre nel segno della rinascita culturale di tutta la Valle Caudina, Irpinia e Sannio compresi.
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