LE PIÚ IMPORTANTI REALIZZAZIONI
Lo Stato delle Due Sicilie fu il primo al mondo a far navigare per mare una nave a vapore. La nave, con caldaia inglese, era il Ferdinando I, varato il 24 giugno 1818. In Inghilterra il primo battello a vapore per la navigazione sui mari fu varato nel 1822: il rimorchiatore Monkey.
Da ricordare la prima realizzazione al mondo dei ponti in ferro ad impalcato sospeso, il "Ferdinandeo", che fu completato nell’aprile del 1832 sul Garigliano, e quello sul Calore, il "Cristino", inaugurato il 5 aprile del 1835. Il 4 ottobre 1839 fu inaugurata la prima ferrovia italiana con il tratto Napoli - Portici, di circa 9 km. Dopo questo tratto furono iniziati i lavori per collegare la capitale con Bari - Brindisi – Reggio Calabria.
Nel 1840 fu inaugurato il grandioso complesso industriale del "Reale Opificio di Pietrarsa" con oltre mille addetti, all’epoca il primo e l’unico in Italia. L’Opificio ebbe vasta risonanza in Europa. Esso fu visitato dallo zar Nicola I, che lo prese d’esempio per la costruzione del complesso ferroviario di Kronstadt.
Per fare un paragone, il complesso della Breda nacque 44 anni piú tardi, quello della Fiat 57 anni dopo. Sorsero in tutto il Regno anche diverse e numerose scuole di "Arti e mestieri" per la formazione del personale. In quell’anno Napoli, dopo Londra e Parigi, fu la terza capitale in Europa ad avere le strade illuminate con 350 lampade a gas. Da ricordare le colossali opere di bonifica, delle paludi Sipontine (Manfredonia), di quelle di Brindisi, del bacino inferiore del Volturno, dei Regi Lagni e del Simeto, opere che resero fertili tutte quelle terre, distribuite poi gratuitamente.
Sorse nel 1841 ad Ercolano l’Osservatorio Vesuviano, la prima struttura scientifica nel mondo realizzata per lo studio dei fenomeni vulcanici. Nello stesso anno, venne installato a Nisida il primo faro lenticolare a luce costante. Tali fari furono installati negli anni successivi su tutte le coste del regno. A Castellammare fu varata il 24 ottobre 1843 la prima nave da guerra a vapore, la pirofregata a ruote Ercole, progettata e costruita interamente nel Regno.
Da ricordare che le navi da guerra duosiciliane furono le prime ad entrare nei porti statunitensi e nell’America del Sud, dove facevano capo le crociere di addestramento per gli allievi dell’Armata di Mare. A Napoli, il 20 settembre 1845, fu organizzato il VII Congresso Scientifico italiano, a cui parteciparono ben 1.408 scienziati. Proprio durante il convegno, il giorno 28 fu inaugurato l’Osservatorio meteorologico alle falde del Vesuvio. Nel maggio del 1847 fu varata, per la prima volta in Italia, una nave a propulsione ad elica, la Giglio delle Onde.
Il 14 novembre, si ebbe il varo della pirofregata a ruote Ettore Fieramosca che era la prima nave progettata e fornita con macchina a vapore costruita interamente in Italia dal Real Opificio di Pietrarsa. A Capodimonte il 25 giugno 1852 Napoli fu la prima città d’Italia ad organizzare un esperimento di illuminazione elettrica. L’esperimento fu abbastanza rilevante per l’epoca, tenuto conto che la lampada di Edison fece la sua comparsa solo nel 1877 e che la prima lampada a filamento fu realizzata due anni dopo. Lo stesso anno fu inaugurato il nuovo bacino di raddobbo in muratura (bacino di carenaggio) nell’arsenale di Napoli, il primo del genere ad essere realizzato nella penisola italiana. Nel marzo del 1855 Napoli fu collegata attraverso una linea telegrafica con Roma, Parigi e Londra.
Alla Mostra di Parigi del 1856 la tecnologia e la capacità dell’economia duosiciliane furono riconosciute unanimemente come le migliori in assoluto, subito dopo Francia ed Inghilterra. Molto successo avevano avuto anche i preziosi manufatti dell’oreficeria, dell’argenteria e del corallo prodotti da piú di duecento aziende con l’impiego di circa 5.000 addetti. Furono apprezzatissimi anche gli strumenti musicali, soprattutto quelli a corda prodotti nelle Puglie. Si riconfermò, infine, lo straordinario successo che aveva la produzione di guanti e del cuoio per selleria delle manifatture napoletane. Il 18 gennaio 1860 fu varata a Castellammare di Stabia la nuova fregata ad elica Borbone di 3.444 tonnellate. Era la prima nave militare ad elica ed in ferro della flotta duosiciliana ed era anche la piú potente.
È significativo, a questo punto, fare una semplice riflessione e cioè che se nelle Due Sicilie erano state realizzate tante importanti opere, che avevano posto il Regno ai vertici degli Stati piú progrediti del mondo, queste smentiscono con i fatti le affermazioni di arretratezza delle Due Sicilie. Se cosí non fosse, perché queste opere non erano state realizzate prima dal Piemonte o dagli altri Stati preunitari?
La complessità di queste opere, infatti, presuppone la presenza di scuole di alto livello, di valenti tecnici, di grandi industrie e di una sana economia e finanza, per cui se ne deve dedurre che, negli altri Stati preunitari, tutti questi fattori evidentemente non esistevano, o almeno non in tale misura. Tanto per fare un esempio, come prova di questa situazione di arretratezza del Nord, a Milano il Politecnico fu fondato solo nel 1863 ed il primo ingegnere si laureò nel 1870.
BREVE STORIA DELLE DUE SICILIE - prima parte | CULTURA
BREVE STORIA DELLE DUE SICILIE - seconda parte | CULTURA
Scritto da Antonio Pagano
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete. Fonte: Sociale (Pocobello)
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