I Nuovi attacchi di Usa e Gran Bretagna contro gli Houthi in Yemen sembrano lontani dalla Valle Caudina. Eppure, il mondo dell'informazione territoriale non ha limiti rispetto agli anni passati. La comunicazione di questi primi anni Venti del Terzo Millennio ha radicalmente migliorato ed ampliato la possibilità di avere un quadro chiaro della cronaca mondiale, spesso senza filtri di comodo. L'informazione delle masse è alla portata di tutti, mentre l'alternativa alle linee ufficiali è sempre nascosta tra le onde del mare digitale, pieno di distrazioni e banalità.
Intanto, il Pentagono ha annunciato ufficialmente di aver colpito 30 località con oltre 150 bombe e missili. Attacchi inutili, visto che non hanno avuto un impatto sulle capacità degli Houthi di continuare a impedire alle navi commerciali di passare attraverso il Mar Rosso, anzi proprio i pirati della zona hanno replicato di essere pronti ad una risposta «forte ed efficace». L’inviato delle Nazioni Unite sollecita con moderazione la moderazione da parte di tutti i soggetti coinvolti nello Yemen.
Insomma, una situazione complicata che però non smuove le coscienze della gente in Valle Caudina, a differenza della guerra tra Russia ed Ucraina. Perché?
Probabilmente l'informazione ha trattato diversamente la milizia Houthi che ha anche minacciato gli Alleati con la promessa di una "risposta forte ed efficace" dopo che gli Stati Uniti ed i Britannici hanno effettuato un altro attacco nello Yemen durante la notte, aumentando ulteriormente le tensioni, mentre Washington prometteva di proteggere le navi dagli attacchi delle forze filo-iraniane. Gli attacchi hanno aumentato le preoccupazioni sull'impennata di tarantelle del conflitto che si è diffuso nel Vicino Oriente da quando il gruppo militante palestinese Hamas e Israele sono entrati in guerra, con gli alleati dell’Iran che entrano nella mischia anche da Libano, Siria e Iraq.
Alla missione europea per la sicurezza delle navi mercantili nel Mar Rosso "l'Italia parteciperà sicuramente perché passano attraverso il Mar Rosso il 15% delle navi del commercio marittimo mondiale. L'Italia è il Paese più danneggiato afferma il Ministro Crosetto. Noi abbiamo già una nostra nave nell'area che protegge le nostre navi. Ci auguriamo che l'Europa si muova, per adesso è stata bloccata dalla Spagna che non ha voluto riconfigurare Atalanta. Servirà una nuova missione ma il ministro Tajani sta già interloquendo affinché parta".
delusioni
«Per me delusa dai Democratici e stuzzicata da Repubblicani è assolutamente ridicolo - ha detto Roxela, una nostra lettrice italoamericana lettera elettronica inviata con tanto di richiesta di presa visione - che Blinken abbia detto giovedì che “vogliamo evitare un’escalation [nel Mar Rosso]”, e poi il mio Paese abbia deciso di partecipare al bombardamento dello Yemen. Se l’amministrazione non desidera un’ulteriore escalation, allora perché ci siamo impegnati proprio in questo senso?
Non solo non siete riusciti a fermare il genocidio che Israele sta commettendo, ma state creando ancora più conflitti. Non dovremmo essere dall’altra parte del mondo a fare nulla al servizio della “catena di approvvigionamento globale”: le navi sciacallate nel Mar Rosso sono quelle dirette da e verso Israele. Non si tratta della catena di fornitura globale. Parliamo chiaramente di fornire ulteriore protezione a uno stato di apartheid genocida. Basta con questa follia adesso. Siamo già andati troppo oltre.
Nessun americano vuole un’altra guerra, soprattutto una che sia completamente ingiustificata. Chiedo che ci sia un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, in Cisgiordania e in tutte le aree in cui l'esercito israeliano sta uccidendo o viola in altro modo i diritti umani dei Palestinesi. Chiedo la fine immediata del genocidio, dell'apartheid e dell'occupazione. Tutti dovrebbero sostenere i Palestinesi nella loro lotta per la libertà, la pace e i loro diritti umani. Chiedo la fine delle azioni degli uni contro gli altri, invitandoli ad una preghiera, visto che sono tutti devoti allo stesso Dio.
Faccio un appello per il rilascio immediato di tutti i “prigionieri” Palestinesi e per gli ostaggi ebrei. Anche i ragazzini sono tenuti prigionieri nelle carceri militari israeliane. Bisognerebbe porre fine permanente a tutti gli aiuti monetari e militari forniti ai guerrafondai correggendo il nostro bilancio e l'applicazione della Legge Leahy.
La Gran Bretagna e gli Stati Uniti potrebbero riallocare tutti i fondi dati a Israele per gli aiuti umanitari in corso per i Palestinesi per aiutarli a ricostruire le strade e le case, prendersi cura dei malati e dei tantissimi feriti, senza dimenticare la necessità di seppellire i morti con dignità e garantire che tutti i loro bisogni primari dei Profughi siano davvero soddisfatti. Spero che l'Ucraina torni ad essere una terra pacifica e finisca questa guerriglia con la Russia di Putin. Voterò insieme alla mia famiglia, compresa quella di mio marito, il Presidente Trump perché lui nonostante un ciuffetto ridicolo è stato l'unico pacifista vero degli ultimi duecento anni.
Ringrazio di cuore la simpaticissima e goliardica Redazione Lo Schiaffo 321 per lo spazio concessomi, per le risate liberatorie (non conoscevo il micidiale Humor Caudino dello Zio Vasco) e vi abbraccio tutti, ma vi aspetto in alla Fiera primaverile del villaggio di Carlsbad dove lavoro, nei quartieri di San Diego in California. La Carlsbad Village Street Faire presenterà oltre ottocento venditori unici con un po' di tutto, cioè arti e mestieri, oggetti d'antiquariato, abiti unici, oggetti provenienti da tutto il mondo, compresa la Valle Caudina e tanto altro ancora.
Ciao Italia, ciao Valle Caudina e tanti saluti alla famiglia di mio zio Geppino di Cirignano di Montesarchio, emigrata qui ad inizio anni Sessanta proprio per le difficoltà economiche e per il contesto molto difficile che un tempo pesava sulle spalle delle nostre famiglie. No alle guerre. No al pacifintismo».
Scritto da Schiaffista d'Oltreoceano
Lo Schiaffo 321 continuerà a seguire la vicenda e ringrazia per l'attenzione.
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