«Circostanza che in sé, ovviamente, non configura nessun illecito, ma forse una questione di opportunità», commenta il giornalista rivelando che «la news emerge dalle pieghe del dossier che l’associazione Altra Benevento sta preparando. Con l’intenzione di farne un esposto in procura».
Il presidente di Altra Benevento, Gabriele Corona, ha preso l’iniziativa - riporta Orticalab - dopo pubblicazione su Il Fatto Quotidiano dei dettagli dell’infornata di sindaci e assessori locali nell’amministrazione provinciale di Benevento. Sei concorsi banditi nel 2020 e conclusi nei mesi scorsi, cinque politici tra sindaci, assessori e presidenti di enti pubblici - si legge sul giornale diretto da Marco Travaglio - che sono risultati tra i vincitori dei dodici posti a tempo indeterminato messi a concorso dall’ente presieduto dal mastelliano Nino Lombardi.
Il gruppo Dem della Provincia di Benevento ha attaccato con una nota stampa la gestione dei concorsi alla Provincia di Benevento, definita addirittura pagina indecorosa della politica locale.
Il primo articolo sul Fatto Quotidiano risale al 15 novembre. Inutile evidenziare quale sia la (in)cultura politica che fa da sfondo a tutto questo. Una (in)cultura che, difronte al suo inesorabile declino, ha fretta di saziare gli ultimi famelici istinti.” hanno sottolineato i democratici sanniti.
posti
I posti che sono diventati quattordici per le conseguenze «di una graduatoria scritta con i punteggi sbagliati, l’accoglimento di due ricorsi fotocopia, e la decisione di ampliare la platea delle assunzioni ai due (ex) vincitori superati dai ricorrenti», racconta Iurillo. Pisano è tra i vincitori per i cinque posti di istruttori tecnici riservati ad architetti ed ingegneri, secondo una commissione composta dal dirigente tecnico dell’Asl Roberto De Toma e da due membri esperti, il funzionario tecnico di Frignano Nicola Massimo e la dottoressa Iollo, all’epoca segretario comunale a Santa Maria a Vico (Caserta).
«Il Presidente Pisano, sindaco di San Martino Valle Caudina alla guida dell’Asi, sarà pure un ottimo amministratore, certamente una persona per bene, ma non ha spalle sufficientemente larghe per sostenere una funzione tanto delicata in un contesto tanto disastrato. E molto probabilmente - afferma Orticalab - nessun altro Sindaco, al posto suo, avrebbe avuto le spalle necessarie. La politica avrebbe dovuto trovare il coraggio di individuare un manager, libero da ogni condizionamento, estraneo alla logica del consenso, a cui avrebbe dovuto affidare la missione, quasi impossibile, di bonificare il consorzio, di mettere mano in profondità ai numeri, di prosciugare gli sprechi e di agire in funzione di una visione chiara e di lungo periodo».
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