101 Storie Zen
4. Obbedienza.
Le lezioni del maestro Bankei non erano frequentate solo dagli studenti di Zen ma anche da persone di ogni ceto e di ogni setta. Lui non citava i sutra né si dilungava in dissertazioni dottrinali. Al contrario, le parole gli uscivano direttamente dal cuore e raggiungevano il cuore di chi lo ascoltava.
Che lui avesse un pubblico tanto numeroso fece infuriare un prete della setta Nichiren, perché tutti i suoi seguaci lo avevano abbandonato per andare a sentire lo Zen. L'egocentrico prete Nichiren si recò al tempio, risoluto ad avere un contraddittorio con Bankei.
«Ehi, insegnante di Zen!» gridò. «Aspetta un momento. Chi ti rispetta obbedirà a quello che dici, ma un uomo come me non ti rispetta. Puoi convincermi ad obbedirti?». «Vieni qui accanto a me e te ne darò la prova» disse Bankei. Con aria altera, il prete si fece largo in mezzo alla folla e si avvicinò all'insegnante. Bankei sorrise. «Vieni qui alla mia sinistra» Il prete obbedì. «No,» disse Bankei «parleremo meglio se ti metti alla mia destra. Vieni da quest'altra parte». Con aria sprezzante il prete passò dall'altra parte. «Come vedi,» osservò Bankei «tu mi stai obbedendo, e io trovo che sei veramente gentile. Ora siediti e ascolta».
A cura di Nyogen Senzaki e Paolo Reps
101 Storie Zen
Con il termine zen (禅) ci si riferisce a un insieme di scuole buddhiste giapponesi che derivano per dottrine e lignaggi dalle scuole cinesi del buddhismo Chán a loro volta fondate, secondo la tradizione, dal leggendario monaco indiano Bodhidharma. Per questa ragione talvolta si definisce zen anche la tradizione cinese Chán, ma anche le tradizioni Sòn coreana e Thiền vietnamita. Immagini tratte dalla rete. Fonte: Scienza Sacra
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