venerdì 1 settembre 2023

MALOCCHIO SULL'UNIONE DEI COMUNI?«O sarà Città Caudina oppure sparirete» #15FRECCIATINECAUDINE

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«O sarà Città Caudina oppure sparirete»

La Festa dell'Unità organizzata dal Partito Democratico "Circolo Martino Vellotti" nella vecchia Isola Rossa della Valle Caudina ha dato, finalmente, spazio alla situazione difficile che attraversa l'Unione dei Comuni. Tra poco taglieremo, purtroppo, il traguardo del decennale di un progetto mai decollato e mai completamente digerito dalla Popolazione indigena, presa dalle vicende dei rispettivi paesi. L'avvertimento dell'onorevole salernitano è stato un vero e proprio fulmine a cielo nuvoloso, capace di gelare i pochi sorrisi dell'ottima organizzazione con sede a San Martino Valle Caudina:

"O prenderà la Città Caudina oppure voi Caudini sparirete".

Apprezziamo la lingua senza peli di Fulvio Buonavitacola vicepresidente piddino della Regione Campania con delega all'Ambiente nella giunta regionale guidata da Vincenzo De Luca. L'apertura a tutti i Sindaci, nonostante alcune assenze pesanti, mette con le spalle al muro le stesse istituzioni. Nessuno può infilare la testa sotto la sabbia. Bisogna agire immediatamente per cercare di dare uno scossone a tutto l'ambiente politico, ancorato alle palesi logiche fallimentari del passato. 

NOSTALGICI DEL CAMPANILE

I problemi reali, questa volta, possono essere almeno affrontati in maniera omogenea, soprattutto grazie alle potenzialità di una Terra magica che potrebbe trasformarsi in una realtà intercomunale modello, da prendere addirittura come esempio positivo. Da sottolineare gli inviti trasversali a tutte le fazioni attive in ambito politico, oltre i colori, le correnti di pensiero o le sigle. Si cerca un'unità amministrativa vitale e obbligatoria per intercettare fondi e far crescere la speranza di un futuro in zona. Ora serve un passo in avanti sul fronte unionista e centro passi indietro da parte di tutti i nostalgici del Campanile

MALOCCHIO

Il Malocchio è una delle tradizioni popolari più radicate in Valle Caudina. La superstizione del potere malefico dello sguardo, capace di produrre effetti sulla persona a volte può colpire anche il mondo della politica, dello spettacolo o dello sport. Tale effetto può essere nella maggior parte dei casi negativo e portare malasorte su persone o cose, ma anche come in questo caso, ad Unioni dei Comuni o giunte varie. Insomma, così si potrebbero spiegare i lunghi mesi e le infinite attese per la soluzione definitiva dei problemi.

Nel passato sul territorio Caudino all'occhiatura vi si faceva ricorso spesso, in quanto si attribuiva al malocchio, generato da sguardi o commenti dettati da invidia, qualsiasi stato di malessere, non escluse le emicranie, né le crisi politiche o i crolli di movimenti vari dalle stelle alle stalle. 

IL RITO

Questo rito si può tramandare rivelandone la formula esclusivamente nella nottata tra Sabato Santo e la Pasqua. Uno dei metodi più comuni per sciogliere il malocchio resta quello classico, ossia quando la guaritrice o il guaritore traccia per tre volte il segno della Croce, toccandosi con la punta delle dita della mano destra la fronte, il petto e gli omeri e recitando: "In nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Quindi, a pugno chiuso, con il pollice della mano destra serrato fra l'indice ed il medio, traccia per tre volte il segno della Croce sul capo del paziente (o del Sindaco), per ciascuna volta ripetendo la seguente formula:

Te scioglio rà la capo a  lo pere.

 Chi t'a fatto lo male t'adda fa' lo bene.

Uocchi, contruocchi, scatta maluocchio;

uocchi, contruocchi, crepa maluocchio.

Di seguito, per tre volte, viene ripetuto il segno della Croce sulle vertebre cervicali del paziente, congiuntamente alla triplice recitazione della formula. A conclusione, per tre volte ancora viene segnato con la Croce il petto del paziente ed altrettante volte la formula viene ripetuta. Per accertare che il malessere sia stato generato da malocchio, al termine del rito la guaritrice o il guaritore, versa dell'acqua in un piatto col quale, sorretto fra le mani, traccia per tre volte il segno della Croce al disopra del capo del paziente, per ciascuna volta recitando la formula solita. Quindi, deposto il piatto, col pollice serrato fra l'indice ed il medio della mano destra chiusa a pugno, traccia su di esso per tre volte il segno della Croce, per tre volte ancora recitando la formula.

Fatto ciò, la guaritrice versa un po' d'olio di oliva in un cucchiaio ed in esso intinge l'indice della mano destra per lasciarne quindi cadere tre gocce nell'acqua contenuta nel piatto. Se l'olio scompare del tutto, la causa del malessere non poteva essere attribuita al malocchio; se, viceversa, l'olio si spande a formare una chiazza galleggiante, il malessere lamentato è da ascrivere all'altrui invidia.

Se la chiazza assume un aspetto circolare, il maleficio è da imputare a persona di sesso maschile. Se invece prende una forma allungata e contorta, simile ad una serpe, il malocchio è imputabile a persona di sesso femminile. 

Insomma, c'è qualcosa di occulto e malefico, oppure siamo destinati, ahinoi, all'estinzione totale per manifesta incapacità della classi politiche di ieri ed oggi, espressioni mediocri di una realtà marcia, miope, diffidente e controproducente?

In ogni caso, siamo estremamente convinti che solo il Caudinismo di base ci salverà. Malocchio permettendo. Apprezziamo l'impegno del Sindaco Pisano e di tutti coloro di buona volontà intervenuti alla Festa dell'Unità, ma serve di più da parte della popolazione Caudina, un tempo fiera, astuta e guerriera.

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete

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