mercoledì 20 settembre 2023

È Delirio Porcino. Funghi Porcini A Volontà. Ecco Dove. Aggiornamento Porcini del 20 settembre 2023 | AMBIENTE

Nell’aggiornamento porcini 20 settembre 2023 la gioia incontenibile dei cercatori di funghi che, stanno sperimentando un 1986 bis, o forse più. Famiglie numerose di Porcini, assembramenti e Porcini ovunque. Ma quanto durerà ancora questa pacchia fungina?

Un po’ di storia porcina

Lo avevamo annunciato con i nostri ultimi due articoli di #aggiornamento porcini (“Veri assembramenti di Porcini. Ecco dove la buttata è partita veramente” e “Sta per finire l’attesa, boschi pronti a regalarci una montagna di funghi Porcini”) e, puntualmente è accaduto che, buona parte d’Italia stia vivendo qualcosa di veramente memorabile, dal punto di vista fungino.

Qualcosa che non accadeva dal mitico anno 1986, l’anno della fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina che, con una bolla d’aria radioattiva, investì gran parte d’Europa, Italia inclusa, grazie o meglio, colpa di correnti umide da Est che portarono piogge radioattive fin sull’Italia.

Intendiamoci. Non esiste alcuna prova scientifica, che le eccezionali nascite di funghi porcini di quell’anno, furono stimolate o provocate dalle radiazioni nucleari ma, come spesso accade, quando si verifica qualche fenomeno, apparentemente ingiustificabile, si tende sempre a motivarlo con le ipotesi più strampalate e fantasiose (la classica pagliuzza negli occhi), piuttosto che aprire gli occhi e vedere quella enorme trave che ci ostiniamo a fare finta di non vedere.

La grande trave è sempre il clima, con la sua meteorologia che, a volte può risultare particolarmente avversa per i funghi ma, altre volte, risulta incredibile alleata e, propulsore per nascite di funghi a volontà.

In realtà, il 1986 fu un anno davvero strano… 

Ci trovavamo proprio agli esordi dell’eclatante impennata del caldo, legato al Riscaldamento Globale del Pianeta, e si chiudeva ufficialmente un breve periodo di transizione tra il fresco pre-riscaldamento ed il caldo a venire. Gli anni a cavallo tra il 1980 ed il 1985 furono parecchio travagliati dal punto di vista meteorologico.

Tempeste di vento ricorrenti, soprattutto d’inverno con l’infausto inverno 1981/1982, che rimarrà negli annali, quale inverno privo di neve sulle Alpi. In quell’occasione, la pervicace persistenza di tese correnti fredde e assai secche settentrionali, portò sulle Alpi tanto vento, una tempesta di vento da primato, ma anche tanta siccità e assenza di nevicate. 

Nel 1986, di contro, la fase di transizione, si caratterizzò da caldo, molto caldo ma anche da frequenti ed insistenti piogge. Una miscela ottimale per la vegetazione di molti funghi che, insieme a muffe d’ogni sorta e genere, nacquero ovunque e, come si suol dire, persino sull’asfalto e sulle pietre.

In realtà, sulle pietre no, ma sotto alle stesse sì, così come, certamente non funghi porcini, ma furono molti i funghi in grado di bucare l’asfalto per poter fruttificare. Una cosa mai vista prima. Il mix di caldo eccezionale e piogge più che frequenti, aveva risvegliato milioni di spore di resistenza (endospore) che, giacevano al suolo dormienti, chissà da quanti anni, decenni, centinaia o addirittura migliaia di anni. Il 1986 fu davvero un anno memorabile, anche e soprattutto perché, all’epoca non c’era ancora l’attuale smania porcina.

Prima di allora, a funghi ci andava molta meno gente rispetto ad oggi e, molti cercatori di funghi, andavano per boschi a cercare solamente Finferli/Galletti, Chiodini, Mazze di tamburo e poche altre specie. A molti, i funghi porcini non piacevano, per via della loro consistenza viscida-limacciosa ma soprattutto perché, non c’erano ancora Chef in TV, che ne decantavano le doti culinarie.

Probabilmente, la grande corsa ai porcini, iniziò proprio da quell’anno, dal momento che, trovare funghi porcini, era diventato particolarmente facile e quindi, attività accessibile a tutti.

DELIRIO PORCINO

Senza citare vallate o località (per una volta tanto, non serve citarne una o alcune, perché ogni bosco è buono per fare buoni raccolti, se non precedentemente razziato), citerò solamente le province che stanno vivendo il “delirio porcino”:

  • Torino, Biella, Vercelli, Novara, Verbania, Varese, (Canton Ticino), Como, Lecco, Sondrio, Genova.

Queste invece le province con ottime nascite in corso, pur senza “delirio”:

  • Aosta, Bergamo, Brescia, Trento, Bolzano, Belluno, Treviso, Pordenone, Cuneo, Savona, La Spezia, Pavia, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa Carrara, Rieti, Frosinone.

Queste le province con attuali buone o discrete nascite di funghi Porcini:

  • Verona, Vicenza, Udine, Imperia, Asti, Alessandria, Bologna, Lucca, Pistoia, Prato, Livorno, Grosseto, Terni, L’Aquila, Caserta.

Queste le province con nascite di Porcini scarse ma presenti:

  • Firenze, Arezzo, Forlì-Cesena, Pesaro, Siena, Perugia, Ancona, Teramo, Viterbo, Roma, Latina, Chieti, Avellino, Salerno, Cosenza, Messina, Catania.


Le opinioni espresse nei contributi degli ospiti riflettono esclusivamente l'opinione del rispettivo autore e non corrispondono necessariamente a quelle della redazione de Lo Schiaffo 321 - Immagini tratte dalla rete. Approfondimenti e fonte: Funghi Magazine


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