Dopo la processione della Vergine Santissima, per la cronaca nella nottata tra domenica e lunedì, la Chiesa dei Santi Andrea e Tommaso è stata profanata da una banda di ladri. I balordi hanno aperto il portone principale e, successivamente, hanno portato via i candelabri posizionati sull'altare e molta altra oggettistica sacra di valore economico, nonché spirituale.
«Colpire il sentimento di fede delle persone, qualunque esso sia, è l'offesa più ignobile - ha tuonato il Sindaco Caudino Umberto Maietta dalle colonne de Il Mattino di Napoli. È un gesto di grande gravità che colpisce la nostra comunità religiosa e con essa l'intero paese».
Il caso paolisano, però, non sarebbe legato al duplice attacco che ha subito anche la Chiesa di Sant'Adiutore a Cervinara. La storica parrocchia Cervinarese, negli anni Novanta fiore all'occhiello della Diocesi di Benevento, per ben due volte è stata colpita da vergognosi atti sacrileghi, a dir poco incresciosi per la modalità d'azione. Tutto ciò ha scatenato profonda indignazione in tutta la comunità cattolica della Nuova Caudium, ora più che mai pronta a pregare per indurre al pentimento gli sprovveduti, capaci di sfregiare la Casa del Signore e lo spirito degli adepti.
L'appello
Il giovane Primo cittadino, tra l'altro, ha invitato chiunque abbia notato movimenti strani o persone losche aggirarsi nell'area della Chiesa a segnalare ogni indizio utile per poter risalire ai responsabili di questo gravissimo sacrilegio che ha scosso e addolorato tutta la Valle Caudina. Le istituzioni locali sperano almeno in un pentimento nell'animo di chi ha compiuto questo orribile gesto, affinché si accenda una luce di vergogna che gli faccia restituire alla comunità di Paolisi quanto sottratto alla Chiesa dedicata alla memoria di San Tommaso e di Sant'Andrea. Sembra quasi di rivivere la celebre Operazione San Gennaro, la geniale pellicola del 1966 diretta dal regista Dino Risi, che vede i ladri americani alleati con la malavita napoletana per sottrarre l'inestimabile tesoro di San Gennaro.
delinquentelli
«Soggetti non identificati hanno asportato dal luogo sacro candelabri, le basi del cero pasquale forzando anche le varie pisside. Per penetrare - si legge su UserTv - all’interno della struttura, come da evidenze riportate, i delinquentelli hanno forzato una porta secondaria. Sottratti anche paramenti della statua della Vergine che era rientrata da poche ore dalla processione, carica di omaggi ed ex voto. Una vicenda che ha destato profondo scalpore nella Comunità del piccolo Centro Caudino dal momento che mai a queste latitudini i malviventi erano arrivati a tali estremi».
RIFLESSIONI
L'ennesima profanazione in un luogo consacrato con rito religioso della Cattolica Valle Caudina dovrebbe spingere ad una riflessione spirituale tra i seguaci di Gesù Cristo di Nazareth. Ricordiamo alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo 321 che chi commettere un sacrilegio rischia, oltre alla reclusione, anche la scomunica, ossia una pena prescritta dal codice di diritto canonico comminata dalla Chiesa Cattolica, che implica l'esclusione di un suo membro dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta. Esprimiamo solidarietà e profondo raccoglimento nei confronti dei danneggiati.
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