lunedì 1 maggio 2023

NAPOLI CAMPIONE...Tutto rimandato e delusione tra i tifosi Partenopei della Valle Caudina | CAUDIUM


I tifosi Caudini Partenopei hanno aspettato oltre trent'anni per conquistare il Tricolore. Ora dovranno resistere una manciata di giorni per poter festeggiare il primato nazionale nel calcio maschile italiano. 

La Valle Caudina amante del Ciuccio Azzurro era pronta a festeggiare lo storico evento sportivo e sociale con caroselli d'auto strombazzanti, bandiere al vento, fumogeni colorati, fuochi d'artificio, allegria napoletana, tifo assordante e corde vocali in fiamme. 

Ore ed ore di inni e canzoni  a squarciagola per omaggiare la corazzata guidata da Spalletti, ma creata dal Presidente De Laurentis, l'unico capace di riunire tutta la frastagliata tifoseria Azzurra, soprattutto dopo le note vicende delle scorse settimane in occasione delle ultime roventi gare casalinghe. Decine i Caudini in viaggio verso il Capoluogo di Regione, ma tantissimi altri hanno preferito restare a casa in previsione dell'onda napolista.


GOLIARDIA
Insomma, tutto rimandato, anche nei centri Caudini di fede Napoletana, a causa della rocambolesca rete della Bersagliera, ossia la cinica Salernitana a caccia di punti salvezza e di sfregi in zona Cesarini. I pescivendoli granata hanno messo in campo un'eccelsa prova agonistica, frutto di puro e becero campanilismo in salsa campana. Sangue agli occhi e colpi di reni allo scadere per un effimero sgambetto, capace di scatenare l'entusiasmo fino all'alba nella cittadina salernitana.

OSTILI
Salerno, Caserta, Avellino, Benevento e tante altre tifoserie hanno espresso ostilità tramite comunicati o striscioni. Il loro legittimo punto di vista in merito ai "festeggiamenti Maradoniani in altre città" è semplice: fatelo a Napoli. Una sfida territoriale, a tratti infuocata e sentita, molto difficile da gestire, che potrebbe sfociare in qualche battibecco.

Quindi, a parte il solito esagitato di turno e qualche sciarpetta sottratta, resterà una Valle tendenzialmente filo-napoletanista. Il calcio è bello anche per lo sfottò tra frange ostili, ovviamente senza dover sfociare nella violenza cavernicola che spesso, ahinoi, emerge in questi contesti molto sentiti dal popolo sportivo e non. 


TARANTELLE
In passato, però, da queste parti si registrarono episodi movimentati dopo lo storico spareggio tra l'Avellino e l'allora Napoli Soccer, all'epoca appena resuscitato dal fallimento grazie alla grana del Presidentissimo De Laurentis, il Salvatore ufficiale, seppur dalle remote origini Irpine
Nel lontano 2005 la Valle Caudina si divise ancor di più e divenne per qualche ora un campo di battaglia. Da una parte le centinaia di Lupi Caudini in festa, dall'altra decine di Azzurri Partenopei in lacrime dopo un campionato entusiasmante, finito con un testa a testa avvincente fino all'ultimo secondo di gioco. L'Avelino dominò in campionato e nelle quattro gare con i cugini siglò ben quattro reti, subendone una sola allo scadere della finalissima.
Nel tardo pomeriggio del 19 giugno 2005 il carosello d'auto Biancoverde non incontrò ostacoli in tutta la Valle Caudina, anzi molta gente di altre fedi calcistiche si unì ai festeggiamenti per la promozione del simpatico Avellino in serie B. La condanna ad un altro anno d'Inferno in terza serie per i figli del Vesuvio, invece, fu una mazzata epica, la più dura dell'era De Laurentis.
Troppa presunzione in serie C da parte dell'ambiente Partenopeo, lo stesso atteggiamento che ha dato vita alle tristi pagine di ieri al San Paolo. Senza scaramanzia accadono cose strane e la Napoli di un tempo non avrebbe dato il fianco a cose del genere, perché era molto più attenta a tutti i minimi particolari legati alla maledetta sfortuna.

SCINTILLE

Nel caldo 2005 le scintille tra opposte fazioni illuminarono 
Montesarchio, proprio dietro la "Piazzetta". Cori contro e sana rivalità sfociarono in uno sterile lancio di oggetti. I Biancoverdi scesero dalle autovetture a valanga, bloccando il traffico per qualche lungo minuto. 
Nulla di grave da registrare, se non una carica compatta dei Lupi che reagirono all'attacco dei locali sedicenti Partenopei, il tutto dopo un'accenno di sassaiola che sfiorò qualche auto festante targata AV. Sul fronte Irpino presenti ultras e tifosi da Cervinara, San Martino, Roccabascerana e Rotondi, mentre dall'altra Montesarchio, Moiano e dintorni
Da anni non si segnalano episodi simili per le vittorie ed i festeggiamenti di Inter, Milan, Sporting Benevento, Roma e Juventus. Indifferenza ed insulti di circostanza, ma nulla di più. 

30/04/23 

Intanto, ieri alcuni tifosi Caudini Azzurri hanno sofferto sulla loro pelle pure la difficile situazione dei trasporti a Napoli. La festa del terzo Scudetto aveva fatto riversare migliaia di persone in strada con il contemporaneo blocco della circolazione stradale. 
A peggiorare il tutto, dopo la beffa salernitana. c'è stato il guasto di un treno sulla Linea Due che, intorno alle ore 18, ha causato l’interruzione delle corse tra Mergellina e Fuorigrotta. Decine di persone provenienti da AirolaMontesarchio e Cirignano si sono così ammassate all’esterno della stazione Campi Flegrei. Tutte quante anelavano un ritorno in Valle Caudina dopo la relativa delusione per il pareggio. Il guasto sarebbe stato causato da un fumogeno acceso all’interno di un treno. Alcuni occasionali, in tal modo, hanno provocato l’arresto di un treno sui binari in attesa dell’intervento dei tecnici. Tanta paura, molta rabbia, ma alla fine tutti sani e salvi.
Insomma, giornata da non tatuarsi sulla pelle.

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