giovedì 30 marzo 2023
mercoledì 29 marzo 2023
Joe Petrosino - 3a Puntata (1972)
Lo sceneggiato "Joe Petrosino" andò in onda in cinque puntate nel 1972. Il regista Daniele D'Anza e gli sceneggiatori ricostruirono con realismo e senza tentazioni celebrative, e con alcune soluzioni narrative di grande modernità, la vita del famoso poliziotto italoamericano, impegnato a combattere a Little Italy la Mano Nera, ovvero la mafia siciliana che diventava Cosa Nostra, e assassinato a Palermo nel 1909. Tra gli interpreti, Adolfo Celi (nei panni di Joe Petrosino), Maria Fiore e Mario Feliciani. (WMSE)
OMICIDIO GIOIA: “Hanno agito per il mantenimento della relazione” | CAUDIUM
Nuova udienza, stamattina, presso il tribunale di Avellino del processo che vede imputati Elena Gioia e Giovanni Limata vede imputati Elena Gioia – assistita dai legali Livia Rossi e Francesca Sartori del foro di Roma – e Giovanni Limata – difeso dall’avv. Rolando Iorio – per l’omicidio di Aldo Gioia, 53enne di Avellino ucciso a coltellate il 23 aprile 2021.
Nella giornata - si legge sul Corriere dell'Irpinia - del 14 febbraio scorso, invece, ha avuto luogo il deposito della perizia del dottor Sciaudone sui due giovani imputati – Elena Gioia e Giovanni Limata – per valutare la loro capacità d’intendere e volere al momento del delitto. Il consulente nominato dal tribunale di Avellino non ha avuto dubbi e – nel corso dell’udienza del 22 febbraio scorso – ha presentato la sua relazione: i due imputati sono capaci d’intendere e volere.
Dopo l’escussione del professore Sciaudone stamattina dinanzi al collegio presieduto da dinanzi al Giudice Dott. Gian Piero Scarlato sono comparsi i consulenti di parte. Giovanni Limata era presente in aula mentre Elena Gioia ha scelto di non essere presente al processo. La prima escussione è stata quella di Raffaella Perrella professoressa associato del dipartimento di psicologia dell’Università Vanvitelli consulente nominata dal Pm Vincenzo Russo. La dottoressa ha affermato sullo stato di Giovanni Limata che il giovane ha manifestato un forte senso di angoscia e vuoto cronico e ha vissuto esperienze di vita che hanno inciso non poco sulla sua vita.
La dott.ssa si è focalizzata anche sui trascorsi del giovane, precisando che a suo avviso Giovanni è in grado di intendere e volere. Per Elena la storia clinica non ravvisa particolari criticità tra cui nel dodicesimo anno di età per una separazione dalla madre per motivi di lavoro una condizione che scatena una problematicità di fibromialgia ed anche provocato un trauma. Queste cicatrici dal punto di vista psicologico si sono insinuate nella personalità della ragazza lasciando degli strascichi.
nello specifico hanno generato un disturbo dell’adattamento e fibromialgia che non hanno però influito sulla capacità di intendere e volere di Elena. La giovane era capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio e lo è ancora tutt’ora.
In aula poi è stato ascoltato Pietrantonio Ricci consulente voluto dai familiari di Elena che ha posto degli elementi di dubbio nella relazione del dottore Sciaudone. Il professore ha preso in considerazione l’aspetto relativo alla massiccia comunicazione telematica tra Giovanni ed Elena.
Una relazione definita tossica con una volontà di possesso che è la principale causa della violenza e che è sfociata in una sorta di sacrificio rituale. Un rapporto in cui emergono pensieri deliranti. Su Elena il dottore Ricci ha riscontrato una dissociazione tra realtà virtuale e reale. Per il consulente la presenza di delirio è evidente e dimostrata da una frase che Giovanni ed Elena si sono scambiati durante la progettazione del delitto. ”Nessuno si accorgerà di niente perché non consumando elettricità non sarebbero arrivate le bollette”. Alla luce di questa messaggistica per il consulente i due non sarebbero in grado di intendere e volere.
Successivamente è stato il turno di Giovanni Gallotta ricercatore presso il dipartimento di medicina dell’Università Federico II che si è soffermato sulla fibromialgia di Elena Gioia. Per il consulente medico la patologia di Elena caratterizzata da dolore cronico, determina la presenza, nelle persone affette, una manifestazione esacerbante di dolore generalizzato. Questo dolore acuto avrebbe provocato un annebbiamento nell’ imputata, che ha portato ad un allentamento dei legami personali ed una variazione dell’ attività celebrale.
Il dottor Paolino Cantalupo – docente di Psicopatologia Clinica presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Strategica Integrata di Roma – ha confermato la consulenza del dottor Sciaudone, ipotizzando in Giovanni Limata un disturbo antisociale della personalità. Affermando che, Giovanni Limata, è assolutamente in grado di intendere e volere. Il dottor Cantalupo, anche per quanto riguarda Elena Gioia, ha ritenuto la ragazza in grado d’intendere e volere, adesso come all’epoca dei fatti. Precisando che, la suddetta, anche se immatura, era assolutamente in grado di capire cosa stava facendo la sera del 23 aprile 2021.
Il dottor Stefano Ferraguti – medico e professore di psicopatia forense – ha presentato dei rilievi di tipo metodologico relativamente ai colloqui svolti con gli imputati da parte del dottor Sciaudone. Non sono stati acquisiti, nell’occasione, elementi che – a suo dire – possono aiutare a comprendere i processi mentali dell’individuo. Nella fattispecie, l’uso dei test, può essere un metodo ottimo per dissipare questi dubbi e, il dottor Sciaudone, ha ritenuto non fosse necessario affidarvisi.
Questo, nella valutazione del dottor Ferraguti, ha portato alla totale mancanza di valutazioni importanti che, senza ombra di dubbio, meritavano un’analisi adeguata. Ferraguti, inoltre, ha aggiunto che la condizione di Elena – dopo gli incontri intercorsi – è sostanzialmente migliorata. Una relazione patologica a un livello tale da condizionare la capacità di intendere e volere.
Lo psicologo Antonio Minopoli ha dichiarato che Elena Gioia ha mostrato una altissima suggestionabilità e, ancora, considerando l’età, può essere definito un soggetto immaturo. Anche il dottor Minopoli ha affermato che la mancanza di test potrebbe aver influito sulla sua capacità cognitiva e quindi, sulla sua capacità di intendere e volere.
L’ultima escussione è stata quella della psicologo-psicoterapeuta, esperto in psicodiagnostica, neuropsicologia clinica e forense Rosa Bruno, che ha affermato che, nei suoi incontri con Limata, ha trovato una persona che mostrava atteggiamenti complessi. Dalla diagnosi della dott.ssa Bruno è emerso un soggetto psicotico che, anche nel corso dei colloqui intercorsi con la stessa consulente, ha mostrato aggressività e pseudo allucinazioni, confermando di aver valutato la sua incapacità di rapportarsi con la realtà.
Lui non è in linea con la sua età e mostra i segni di un ritardo cognitivo moderato e un grave disturbo borderline della personalità con possibili scivolamenti psicotici. I diversi tentativi di suicidio che hanno caratterizzato la sua vita – inoltre – testimoniano la paura dell’abbandono. Un metodo teatrale di esprimere le sue emozioni che gli consentiva, in qualche modo, di elaborarle.
Un meccanismo di difesa che, certamente, lo hanno allontanato dalla realtà e che ha trovato, invece, terreno fertile nel desiderio di vendetta che Elena aveva nei confronti della famiglia. Una bolla delirante in cui la famiglia di Elena era il vincolo con la realtà e Giovanni era consapevole di ciò che stava andando a compiere il 23 aprile 2021 ma, per lui, l’atroce omicidio di Aldo Gioia era la soluzione più giusta. La prossima udienza, adesso, è attesa per il 17 maggio, quando discuteranno il Pubblico Ministero e parti civili. Il 24 maggio concluderanno gli altri difensori e poi ci sarà la Camera di Consiglio.
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete. Fonte: corriereirpinia.it
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Dott.ssa Coccia: In salute dopo i sessant'anni. Analisi del sangue consigliate | SALUTE
tratto da Alimenti e malattie, di Roberto Andreoli
TERREMOTO - Evento sismico avvertito anche in Valle Caudina | CAUDIUM
Avvertita anche in Valle Caudina la forte scossa di terremoto di magnitudo 4.6 registrata in provincia di Campobasso alle 23.52 di Martedì 28 Marzo. Il sisma ha fatto tremare anche la terra d'Abruzzo, la Campania e la Puglia. L'epicentro è stato localizzato nella provincia di Campobasso nella zona dei comuni di Montagano e Limosano.
Al momento non si hanno notizie di feriti o danni agli edifici. I Vigili del Fuoco al momento non hanno ricevuto nessuna richiesta di soccorso. In ogni caso sono in corso le verifiche da parte della Protezione Civile in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della Protezione Civile.
L'evento sismico è stato registrato dalle stazioni della Rete Sismica Nazionale con ipocentro a una profondità di circa 23 chilometri. L’evento di questa sera è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità frequente con diverse sequenze sismiche avvenute nel 2002, 2013, 2016 e nel 2018.
STORIA
«Storicamente - si legge sul sito INGV - quest’area ha risentito gli effetti di terremoti avvenuti con epicentro prossimo a quello odierno: dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) notiamo che, oltre i terremoti del 2002, i principali eventi dell’area sono quello del 4 ottobre 1913 di magnitudo Mw 5.3, con epicentro a sud della città di Campobasso, e il forte terremoto del 1805 di magnitudo Mw 6.7. Questo terremoto colpì una vasta area dell’Italia centro-meridionale ed ebbe effetti distruttivi nell’area pedemontana del Matese. La scossa fu disastrosa per una trentina di paesi e villaggi del vallo di Bojano e della pianura che si stende da Isernia a Campobasso: otto villaggi risultarono totalmente distrutti; a Bojano, San Massimo, Campochiaro e Castelpetroso, centri caratterizzati da differenze altimetriche, crollò parzialmente la parte bassa degli abitati. Campobasso e Isernia subirono crolli e danni gravissimi».
La pericolosità sismica di questa area è considerata alta. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta.
La mappa di scuotimento dell’evento di stanotte calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al V grado MCS.
Questo terremoto è stato ampiamente risentito non solo in Molise, con particolare rilevanza a Campobasso, ma anche in una vasta area dell’Italia centro meridionale. Risentimenti diffusi sono evidenti infatti nelle Regioni confinanti come Campania, Puglia, Lazio e Abruzzo. Dai dati raccolti dai questionari inviati finora a “Hai sentito il terremoto?”, risultano risentimenti stimati, al momento, fino al V grado MCS. La mappa aggiornata è disponibile sul sito https://www.hsit.it/ al seguente link: https://e.hsit.it/34499661/index.html
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martedì 28 marzo 2023
INnato SEnso DI Allergia -Tramonto Dell'Occidente (2011)
Gruppo: INSEDIA INnato SEnso DI Allergia
Brano: Tramonto Dell'Occidente
Anno: 2011
Nuovo sacrilegio in Valle Caudina. Profanata la Parrocchia di Sant'Adiutore | DECORO
Indignazione e preghiera, queste le risposte della Chiesa Caudina dopo il secondo vergognoso atto sacrilego registrato presso la Parrocchia di Sant'Adiutore Vescovo a Cervinara. Le indagini dei Carabinieri sono legate al ritrovamento di escrementi umani lo scorso 17 marzo in una delle acquasantiere, già profanate lo ad inizio dicembre.
cristianofobia
Si tratta, infatti, dell’ennesimo attacco che si va a sommare agli altri innumerevoli atti compiuti contro la Cristianità e molte volte nemmeno riportati dalla maggior parte dei notiziari. Una drammatica impennata dei crimini d’odio contro i Cattolici, che non pare affatto eccessivo chiamare cristianofobia. Una tendenza che, anche in Valle Caudina, pare letteralmente fuori controllo.
Dunque ci sono buone ragioni per ritenere il pur tragico aumento del 70% di crimini d’odio contro i cristiani in Europa – che vanno da sacerdoti aggrediti e feriti fino a chiese devastate (o Parrocchie imbrattate da escrementi umani, per stare alle cronache di questi giorni) – sia davvero solo la punta dell’iceberg. Il fatto che non se ne parli ha almeno due spiegazioni.
La prima è che, spesso, si tende a derubricare a meri atti di vandalismo quelli che, invece, sono veri e propri crimini d’odio. La seconda motivazione per cui del fenomeno non si parla è che la stampa è per lo più in mano ad una classe giornalistica di orientamento liberale, ateo, laico e progressista. Non ci sono motivi per ipotizzare un'inversione di tendenza. Purtroppo, è probabile che la Cristianofobia possa dilagare indisturbata, o quasi, anche nei prossimi anni. Per i Fedeli devoti al monoteismo un'annotazione è doverosa per difendere luoghi di culto e affini: servirebbe una legge contro la Cristianofobia, che è un’emergenza vera, a Cervinara, in Italia come in Europa.
Questa volta anche l'Azione Cattolica potrebbe alzare la voce e chiedere con fermezza che vengano presi seri provvedimenti nei riguardi di chi commette tali gesti e che soprattutto a livello legislativo venga predisposta una tutela per i Cattolici, per arrestare una sempre più dilagante Cristianofobia.
Per riparare al sacrilegio, che ha fatto il giro delle case in tutta la Campania, i locali Fedeli potrebbero unirsi in spirito alla comunità, già in fermento per la coinvolgente Via Crucis. Pronta una Messa per cancellare l'affronto, secondo fonti informate. Tante preghiere di misericordia recitate, oltre agli interminabili e corposi rosari, agli atti di riparazione e al digiuno parrocchiale di tutti i fratelli e le sorelle. I seguaci del Cattolicesimo chiedono a Dio la conversione di coloro che hanno oltraggiato l'acquasantiera, affinché capiscano il grave gesto, promettendo di non profanarLa mai più. È importante assicurare che il luogo dove viene riposto il culto a Sant'Adiutore sia sicuro e non facilmente attaccabile, perché è responsabilità dei Fedeli proteggere la casa del Signore.
La Sua divina presenza a Cervinara non può essere calpestata da questi soggetti ignobili. Le decine di Parrocchie da anni attive in Valle Caudina perché non hanno mai cercato una fusione tra persone della stessa religione?
LA SCOPERTA
A scoprire quanto accaduto sono state le lavoratrici che la mattina erano andate in Chiesa per le pulizie. È stata presentata denuncia alle Forze dell'ordine, già al lavoro su un increscioso episodio accaduto lo scorso 4 dicembre con le stesse infime modalità. I Carabinieri hanno informato della vicenda la Procura della Repubblica di Avellino. Si indaga per risalire agli autori o alle autrici della profanazione.
Intanto, una lettrice profondamente Cattolica Apostolica Romana de Lo Schiaffo 321, un tempo attivista nella locale ACR alla quale disse "addio" dopo una Festa del Ciao, ci ha scritto quanto segue:
«Di fronte a questo sacrilegio in Valle Caudina possiamo rimanere indifferenti o volgere lo sguardo altrove per non provare turbamento? No. Il Signore ci passa accanto e posa i suoi occhi addolorati e sanguinanti su di noi, parlando alla nostra anima e chiedendo di non rimanere freddi di fronte all’Amore che nutre per noi. Quello che si è verificato a Cervinara dimostra quanto odio ci sia verso la nostra Fede e verso noi Cattoliche e Cattolici. Molti ritengono che non sia un problema grave. Anzi, vi sono cose ben più importanti a cui pensare, invece che proteggere il mondo dei Fedeli sempre più discriminati, ma troppo silenziosi e divisi da Diocesi e fazioni interne fin dai tempi delle divisioni per le ossa sacre di San Gennaro. Quando vennero scoperte a Montevergine successe il finimondo tra Diocesi Napoletana, i Monaci Irpini del Santuario e una sparuta congrega che addirittura voleva riportare i resti del Santo nella sua città natale, ossia Benevento, da sempre sotto l'alto patrocinio dei Papi. Non voler ammettere che vi sia una variegata Cristianofobia sempre più diffusa da queste parti, significa voler rimanere ciechi di fronte all’evidenza.
Ringrazio Lo Schiaffo per l'attenzione nei miei riguardi e chiedo perdono alla Santissima Trinità per questi orrori e che però siano colpiti i profanatori e che questo gli permetta di convertirsi per non perdere la loro anima oppure che la punizione Divina sia tale da impedire che commettano altri peccati. Gesù sulla Croce ha detto a Dio Padre di perdonarli perché non sapevano quello che facevano, ma qui sapevano dove fare pipì. Dio ci aiuta ad essere fedeli alla Sua Parola e solo con il digiuno possiamo purificarci dalle distrazioni terrene e dalle viltà umane. Un'umiliazione simile a quella inflitta al momento della cattura di Gesù, quando i malfattori lo denudavano e lo deridevano, gli sputavano addosso, lo coprivano di ingiurie e lo calpestavano. Il Suo Corpo sanguina ora in Valle Caudina come sanguinò il giorno in cui cominciò la Sua Passione».
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lunedì 27 marzo 2023
Il Libro Perduto del Dio Enki - Tavoletta Settima - Parte Seconda | AUDIOLIBRO
Zaccaria Sitchin è stato uno scrittore azero naturalizzato statunitense.
È stato autore di molti libri sulla cosiddetta archeologia misteriosa o pseudoarcheologia, e sostenitore della "teoria degli antichi astronauti" come spiegazione dell'origine dell'uomo. Le speculazioni di Sitchin, basate sulla sua personale interpretazione dei testi sumeri, vengono considerate pseudoscienza e pseudostoria dalla comunità scientifica, rifiutate da scienziati, storici e accademici.
Inoltre le teorie e i libri di Sitchin sono stati fortemente criticati per ragioni quali la mancanza di conoscenze o studi specifici sull'archeologia mesopotamica e sulla storia del Vicino Oriente antico, congiunta ad una metodologia difettosa nello studio dei testi antichi sumerici, traduzioni errate di tali testi e affermazioni astronomiche e scientifiche che non corrispondono alla realtà.
Egli attribuisce la creazione dell'antica cultura dei Sumeri ad una presunta razza aliena, detta Elohim (in ebraico) o Anunnaki (in sumero), proveniente dal pianeta Nibiru nei testi Sumeri e in quelli Babilonesi Marduk, un ipotetico pianeta del sistema solare dal periodo di rivoluzione di circa 3600 anni presente nella mitologia babilonese. L'esistenza di corpi celesti oltre Nettuno, di grandi dimensioni è comunque tuttora oggetto di dibattito, specialmente dopo la scoperta di Sedna.
venerdì 24 marzo 2023
MISTERO CAUDINO - DUE GRANDI LUCI GIALLE SOSPESE SUL MONTE TABURNO #perle
Nei cieli della Valle Caudina il 17 agosto 2014 accadde qualcosa di misterioso. Due luci enormi vennero avvistate nei cieli sopra il Monte Taburno, lato Campoli, ma visibili ad occhio nudo da tutta la Nuova Caudium. Un evento raro, senza apparenti spiegazioni che trovò spazio sul sito del CUFOM, il Centro Ufologico Mediterraneo, nato come Centro Ufologico di Benevento, Mars Group Campano l’8 marzo 2010, giorno della festa della donna. L’entusiastico promotore di questa associazione di ricerca sugli ufo e fenomeni connessi è il Dott. Angelo Carannante che ne è anche il Presidente.
L’idea di formare - si legge nella presentazione - un centro di studio sugli ufo, fu condivisa fin dall’inizio insieme all’ing. Ennio Piccaluga, Presidente Onorario e autore del best seller "Ossimoro Marte", ospite di numerose trasmissioni televisive tra cui Voyager e direttore della rivista a diffusione nazionale Area di Confine, oggi non più in edicola per la nota crisi dell’editoria italiana, su ufo e materie comunque connesse, scienza, archeologia proibita e spaziale, 2012, OOPArt (acronimo derivato dall'inglese Out Of Place ARTifacts, «manufatti, reperti fuori posto»), cerchi nel grano e tantissime altre materie su scienza e mistero, su una linea di confine tra conosciuto ed ignoto che costituisce il grande fascino di questo inimitabile giornale. Il presidente dott. Angelo Carannante ha scritto articoli per tale rivista e Xtime. Ospite di numerose trasmissioni anche su emittenti nazionali quali Italia 1, Raidue, Canale 5. Il C.U.B.M.G.C. nel 2012 si è trasformato in C.UFO.M, acronimo di Centro Ufologico Mediterraneo. Resta come alle origini, un gruppo di appassionati che si propone lo studio e la divulgazione con ogni mezzo del fenomeno ufo e materie connesse.
Di recente si registra il doppio successo dei convegni "alienisti" di Fragneto Monforte il 9 ottobre 2022, seguito dal grandissimo appuntamento di Atripalda il 5 novembre scorso. Per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 riportiamo la segnalazione, datata 2014, apparsa sul sito del Centro Ufologico Mediterraneo e la conseguente risposta a questo ennesimo Mistero Caudino legato agli Oggetti Volanti Non Identificati avvistati ed analizzati da esperti del settore.
Buona lettura.
TESTIMONIANZA
“Salve, il 17 agosto 2014 mi sono svegliato presto. Erano le 5 del mattino e dovevo accompagnare un’amica a Napoli. In macchina eravamo in quattro. Salendo per le montagne, verso Campoli del Monte Taburno ad un certo punto abbiamo intravisto dalla parte opposta più o meno sulla città di Benevento due grandi luci gialle sospese nel cielo. Una molto grande, l’altra più piccolina. Erano molto vicine ed erano lì ferme. Come se stessero facendo un rifornimento aereo o qualche sorta di esperimento? Per la fretta non abbiamo scattato nessuna fotografia. La mia amica doveva prendere il treno e per la paura di fare tardi non ci siamo fermati. Il fenomeno è stato visto da tutti e quattro. Ho provato a cercare informazioni su internet per vedere se qualche giornale locale ne parlava ma niente. Scrivo per condividere questa informazione, non per paura. Al mattino al ritorno guardavamo il cielo per cercare di vedere qualcosa ma niente. Possibile che vengano di notte e poi così d’incanto spariscano. Sono certo di una cosa però: se hanno la capacità e la tecnologia di viaggiare da una galassia all’altra è questione di tempo prima che si manifestino in pace. Le domande che mi faccio riguardano la nostra umanità. Ci siamo forse persi e loro sono qui per aiutarci in qualche modo prima che magari in un modo o nell’altro possiamo rompere qualche equilibrio evolutivo? Domande insolite ma che tendono a cercare una verità senza accusa e senza pregiudizi o paure. Credo che il problema possiamo essere noi e non loro. Saluti da Carmine”.
La risposta C.UFO.M.
«L’avvistamento doveva essere certamente molto coinvolgente. Mancano foto o video. Però deve essere stato molto emozionante. Il beneventano è zona storicamente ricca di avvistamenti ufo. Quindi è probabile che fossero proprio degli ovni anche se gli elementi a disposizione come spesso accade sono pochi. Che ancora non si manifestino gli alieni, è questione molto discussa. Le domande sono numerose e le risposte sono altrettanto numerose nel tentativo di capirci qualcosa. Comunque grazie e vediamo chi si fa avanti e se qualcuno ha visto».
RIFLESSIONI
Gli avvistamenti di OVNI sono frequenti in tutto il pianeta, ma la nostra Valle Caudina serba molte sorprese in questo contesto affascinante, pieno zeppo di misteri ed oggettivamente intrigante. Le domande sono tante e le risposte poche. Siamo soli in questo Universo?
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martedì 21 marzo 2023
270 BIS - Cara amica (1994)
Gruppo: 270 Bis
Brano: Cara amica
Anno: 1994
lunedì 20 marzo 2023
La Grande Luce - Montevergine (1939)
In seguito ad una rissa un fabbro di Montevergine è accusato di omicidio. Egli fugge per non essere arrestato e si imbarca clandestinamente su di una nave diretta in Argentina.
René Guénon - La crisi del mondo moderno | Cap. 6 parte VI - Il caos sociale
La crisi del mondo moderno
Definire la «democrazia» come il sistema in cui il popolo si governa da sé, è una vera impossibilità, una cosa che non può avere neanche una semplice esistenza di fatto, sia nella nostra epoca che in qualunque altra; non bisogna lasciarsi ingannare dalle parole:
è contraddittorio ammettere che gli stessi uomini possano essere, ad un tempo, governanti e governati, poiché, per impiegare il linguaggio aristotelico, uno stesso essere non può essere «in atto» e «in potenza» nello stesso tempo e sotto lo stesso rapporto. Si tratta infatti di una relazione che presuppone necessariamente la presenza di due termini: non potrebbero esserci dei governati se non ci fossero dei governanti, foss’anche illegittimi e senz’altro diritto al potere che quello attribuitosi da loro stessi; ma, nel mondo moderno, la grande abilità dei dirigenti consiste nel far credere al popolo che si governi da sé; ed il popolo si lascia convincere tanto più facilmente per quanto più è adulato e, d’altronde, esso è incapace di riflettere quel tanto che è necessario per accorgersi di quanto, in tutto questo, vi è di impossibile.
È per creare questa illusione che è stato inventato il «suffragio universale», in base al quale si suppone che sia l’opinione della maggioranza a fare le leggi, ma non ci si accorge che l’opinione è qualcosa che può essere manovrata e modificata molto facilmente, dato che, con l’aiuto delle suggestioni appropriate, è sempre possibile provocare delle correnti che si muovano in una qualsiasi direzione determinata; non ricordiamo più chi ha parlato di «fabbricare l’opinione», ma si tratta di una espressione totalmente esatta, anche se bisogna dire, peraltro, che non sono certo sempre i dirigenti apparenti ad avere in realtà a loro disposizione i mezzi necessari per ottenere un tale risultato.
Quest’ultima considerazione permette certo di comprendere qual è il motivo per cui l’incompetenza dei politici più «in vista» sembra non avere che un’importanza molto relativa; ma, siccome non si tratta di smontare il meccanismo di ciò che si potrebbe chiamare la «macchina di governo», ci limiteremo a segnalare che questa stessa incompetenza offre il vantaggio di alimentare l’illusione di cui dicevamo prima: in effetti, è solo a queste condizioni che i politici in questione possono apparire come l’emanazione della maggioranza, essendo cioè a sua immagine, poiché la maggioranza, qualunque sia l’oggetto su cui è chiamata ad esprimersi, è sempre costituita da incompetenti, il cui numero è incomparabilmente più grande di quello degli uomini che sono in grado di pronunciarsi in piena cognizione di causa.
Questo ci porta immediatamente a dire in che cosa è essenzialmente erronea l’idea che la maggioranza debba fare le leggi; infatti, anche se quest’idea, per forza di cose, è soprattutto teorica e non corrisponde ad alcuna realtà effettiva, resta sempre da spiegare come essa abbia potuto radicarsi nello spirito moderno e quali siano le tendenze di quest’ultimo a cui essa corrisponde e che soddisfa almeno in apparenza.
Il difetto più visibile è quello stesso che abbiamo appena indicato: il parere della maggioranza non può essere che l’espressione dell’incompetenza, sia che derivi dalla mancanza di intelligenza o dall’ignoranza pura e semplice; e a questo proposito si potrebbero far intervenire certe osservazioni di «psicologia collettiva», ricordando in particolare il fatto assai conosciuto che, in una folla, l’insieme delle reazioni mentali che si producono fra gli individui che la compongono, sfocia nella formazione di una sorta di risultante che non è neanche al livello della media, ma al livello degli elementi più bassi.
D’altra parte, è anche opportuno far notare che certi filosofi moderni, volendo trasporre nell’ordine intellettuale la teoria «democratica» che fa prevalere il parere della maggioranza, hanno fatto, di ciò che essi chiamano il «consenso universale», un preteso «criterio di verità»:
ora, anche supponendo che possa esistere effettivamente una questione sulla quale tutti gli uomini fossero d’accordo, un tale accordo non proverebbe niente di per sé; inoltre, se questa unanimità esistesse veramente, cosa che è tanto più dubbia per quanto vi sono sempre degli uomini che non hanno alcuna opinione su una qualunque questione e che perfino non si sono mai posti il problema, sarebbe in ogni caso impossibile constatarla di fatto, di modo che, ciò che si invoca a favore di una opinione e si assume come indice della sua verità si riduce ad essere solamente il consenso della maggioranza, addirittura limitata ad un ambito necessariamente molto ristretto nello spazio e nel tempo.
In questo dominio appare ancora più chiaramente come la teoria manchi di base, poiché qui è più facile sottrarsi all’influenza del sentimento, il quale invece entra in giuoco quasi inevitabilmente quando si tratta del dominio politico; ed appare anche chiaro che è questa influenza che costituisce uno dei principali ostacoli alla comprensione di certe cose, perfino in coloro che peraltro avrebbero una capacità intellettuale più ampiamente sufficiente per pervenire facilmente a questa comprensione; gli impulsi emotivi impediscono la riflessione, ed una delle più volgari abilità dei politici consiste nel trar partito da questa incompatibilità.
Ma volendo approfondire meglio la questione, ci si può chiedere: che cos’è esattamente questa legge della maggioranza invocata dai governanti moderni e da cui essi pretendono di trarre la loro sola giustificazione?
È, molto semplicemente, la legge della materia e della forza bruta, la stessa legge in virtù della quale una massa trascinata dal proprio peso schiaccia tutto quello che incontra al suo passaggio; ed è in questo che si trova precisamente il punto di giunzione fra la concezione «democratica» e il «materialismo», ed è anche questo che permette che questa stessa concezione sia strettamente legata alla mentalità attuale.
Si tratta, insomma, del completo capovolgimento dell’ordine normale, poiché viene proclamata la supremazia della molteplicità come tale, supremazia che, di fatto, esiste solo nel mondo materiale; al contrario, nel mondo spirituale, e più semplicemente ancora nell’ordine universale, è l’unità che sta in cima alla gerarchia, poiché essa è il principio da cui procede ogni molteplicità; ma, allorché il principio viene negato o è perduto di vista, non resta altro che la pura molteplicità, che si identifica con la stessa materia.
D’altra parte, l’allusione che abbiamo appena fatto alla pesantezza, implica più di un semplice paragone, poiché la pesantezza rappresenta effettivamente, nel dominio delle forze fisiche intese nel senso più ordinario del termine, la tendenza discendente e compressiva, che comporta per l’essere una limitazione sempre più stretta e, al tempo stesso, si muove verso la molteplicità, figurata qui da una densità sempre più grande; e questa tendenza è quella stessa che segna la direzione secondo la quale si è sviluppata l’attività umana dall’inizio dell’epoca moderna.
Inoltre, è il caso di notare che la materia, in forza del suo potere di divisione e al tempo stesso di limitazione, è quello che la dottrina scolastica chiama il «principio di individuazione», il che riallaccia le considerazioni esposte adesso con quanto abbiamo detto precedentemente a proposito dell’individualismo: e si potrebbe dire che questa di cui si tratta è anche la tendenza «individualizzante», quella in base alla quale si effettua ciò che la tradizione giudeo-cristiana designa come la «caduta» degli esseri che si sono separati dall’unità originaria,
La molteplicità, considerata al di fuori del suo principio, e quindi in modo da non poter più essere ricondotta all’unità, è, nell’ordine sociale, la collettività concepita come se fosse semplicemente la somma aritmetica degli individui che la compongono; e in effetti è così, dal momento che non è più collegata ad alcun principio superiore agli individui; sotto quest’aspetto, la legge della collettività è proprio quella legge della maggioranza su cui si basa l’idea «democratica».
Scritto da René Guénon
Joe Petrosino - 2a Puntata (1972)
Lo sceneggiato "Joe Petrosino" andò in onda in cinque puntate nel 1972. Il regista Daniele D'Anza e gli sceneggiatori ricostruirono con realismo e senza tentazioni celebrative, e con alcune soluzioni narrative di grande modernità, la vita del famoso poliziotto italoamericano, impegnato a combattere a Little Italy la Mano Nera, ovvero la mafia siciliana che diventava Cosa Nostra, e assassinato a Palermo nel 1909. Tra gli interpreti, Adolfo Celi (nei panni di Joe Petrosino), Maria Fiore e Mario Feliciani. (WMSE)
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