BASTA ANIMALI NEL CIRCO! RICHIESTA DI ADOZIONE DI REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL’IMPIEGO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI.
Il Comitato Salute & Ambiente Airola e Valle Caudina, il World Wide Fund for Nature Sannio e la Lega AntiVivisezione si schierano sul fronte animalista per difendere i diritti degli animali, soprattutto alla luce delle ultime novità legislative che hanno ufficialmente messo fuori legge.
I bambini Caudini possono anche trovare divertente un animale costretto a esercizi innaturali per la sua specie, ma sicuramente non ne trarranno alcun beneficio, né sotto l'aspetto pedagogico né per quanto riguarda lo sviluppo della propria sensibilità. Il triste spettacolo degli animali al circo, sottoposti all'imposizione coercitiva dell'addestramento, crea nel bambino un'ottica distorta del rapporto tra uomo e animale. Al circo s'insegna ai bambini che gli animali sono giocattoli viventi, che non hanno dignità e quindi che non meritano rispetto. L'animale esiste solo in quanto è buffo ed è sottomesso all'uomo, ma non esiste in sé, con le proprie caratteristiche e il proprio bisogno di libertà.
Il circo senza animali è necessario per recuperare un rapporto tra Uomo e Natura, tra Bambini e Animali. Non si può non sottolineare come ormai non vi sia tappa di attendamento del circo che non sia accolta da manifestazioni di cittadini contro l'uso degli animali. Noi ricordiamo bene la clamorosa azione animalista contro l'attendamento portata a termine con successo a Cervinara nel dicembre del 2011. All'epoca vennero distribuiti volantini, affissi manifesti e davanti all'entrata, dopo qualche momento concitato, fu srotolato uno striscione dai militanti con una frase eloquente: al Circo gli animali non si divertono.
Ricordiamo alle lettrici ed ai lettori che simili esibizioni sono finanziate dallo Stato grazie a un capitolo del Fondo unico per lo spettacolo destinato ai circhi e finalizzato al sovvenzionamento dello spettacolo, anche all'estero. Riportiamo a sostegno dell'iniziativa, con molto piacere, la nota integrale giunta per posta elettronica.
COMUNICATO
«Premesso che - si legge nella nota - la tutela degli animali, con la riforma intervenuta agli articoli 9 e 41 della Costituzione (adottata con la Legge costituzionale dell’11 febbraio 2022, n.1) ha oggi valore giuridico di rango costituzionale. Per cui l’articolo 9 del nuovo terzo comma, stabilisce che la Repubblica tutela; accanto al paesaggio e al patrimonio storico della nazione - “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e disciplina, con legge dello Stato, i modi e le forme “di tutela degli animali”, che diventano così specifici destinatari di protezione costituzionale; il legislatore europeo, all’articolo 13 TFUE, ha previsto che le politiche dell’Unione e degli Stati membri debbano tenere pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto “esseri senzienti”;
il legislatore italiano, in attuazione del Regolamento (UE) 429/2016, ha provveduto ad introdurre, con il Decreto legislativo n. 135 del 2022 in vigore dal 27 settembre 2022, misure specifiche volte ad impedire l’introduzione di nuovi animali nei circhi, nonché la riproduzione degli esemplari da questi già detenuti nell’ottica di un graduale ridimensionamento del numero di animali in tali strutture (art. 6).
Sempre ai sensi dell’articolo 6 del Decreto Legislativo 135/2022, peraltro, anche nei confronti di circhi e mostre faunistiche viaggianti è prevista l’applicazione, come per le altre categorie di "detentori", delle disposizioni vigenti in materia di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali, il cui rispetto dovrà essere attentamente vigilato da parte delle autorità competenti; la legge n. 175 del 22 novembre 2017 nell’ambito della riforma, tra l’altro, della disciplina degli spettacoli e delle attività circensi, all’articolo 2, comma 3, reca i principi ispiratori per il settore circense specificamente stabilendo il superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse.
Considerato che la cattività, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli non costituiscono una libera scelta dell’animale ma una compressione dei propri bisogni etologici che si traduce in sofferenza e, in taluni casi, suscettibile di integrare le condotte penalmente rilevanti previste e punite dagli articoli 544 –ter e 727, co. II c.p.;
Considerato, altresì, il parere contrario all’utilizzo degli animali negli spettacoli e nelle attività circensi della Federazione Europea dei Veterinari (FVE) e della Federazione Nazionale Ordini veterinari Italiani (FNOVI), secondo le quali la vita degli animali nel circo risulta incompatibile con le loro caratteristiche etologiche, per cui l’uso di ogni specie animale, in particolare di animali selvatici, in circhi itineranti, deve essere proibito in quanto contrario al benessere degli animali, alla loro salute, nonché alla sicurezza degli operatori, degli spettatori e alla salute pubblica, in quanto fonte di trasmissione di zoonosi, vieppiù non comportando alcun beneficio di carattere educativo, di ricerca e di conservazione delle specie animali.
Visto che nel 2019 la Regione Campania ha approvato una mozione per eliminare la presenza degli animali nei circhi, sostenendo i decreti attuativi previsti prima dall’articolo 2 della Legge 175/2018 poi dalla Legge 106/2022, normative che puntano alla revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti finalizzata al superamento dell’utilizzo degli animali nel loro svolgimento;
molti comuni, anche campani, hanno già mostrato sensibilità a riguardo, decidendo, in vario modo, di ospitar solo ed esclusivamente circhi più moderni nel quadro delle attuali normative di tutela animale, igienico-sanitarie, di autorizzazione e di concessione delle aree, di tutela della sicurezza, dell’ordine e della quiete pubblica, di prevenzione incendi, nonché degli obblighi del gestore dell’attività di spettacolo viaggiante; molti comuni in Valle Caudina (è di questi giorni l’arrivo a Montesarchio del circo di Romina Orfei) continuano a concedere l’autorizzazione all’insediamento di circhi in versione tradizionale, che contemplano l’uso spettacolare di animali.
Spettacoli in cui gli animali sono tenuti in condizioni non compatibili al loro benessere e alla loro salute, contrariamente ai principi costituzionali e della legislazione vigente, nonché alla raccomandazione degli esperti di settore.
Nella consapevolezza del nuovo rapporto con il mondo animale, che da alcuni anni la coscienza civile sta maturando, nel solco del rinnovato spirito che il legislatore ha inteso tracciare, attribuendo dignità, tutela e cura agli esseri animali, il Comitato Salute & Ambiente Airola e V. Caudina, il WWF SANNIO e la Lega AntiVivisezione, insieme ad altre associazioni che si occupano di sensibilizzare sul tema ambientale e della salvaguardia degli animali, sollecitiamo gli amministratori, a tutti i livelli competenti, a dare attuazione ai principi nazionali e sovranazionali adottando provvedimenti che vietino ai rispettivi comuni di concedere autorizzazioni ad ospitare circhi nella versione tradizionale, ovvero manifestazioni che prevedano l’uso spettacolare di animali.
Per tutte le indicate ragioni, pertanto, SI CHIEDE che venga emanato un Regolamento comunale, per ogni singolo comune competente della Valle Caudina, che disciplini l’impiego degli animali nei circhi, con riferimento specifico alle norme inerenti al benessere animale, nonché alle norme per la sicurezza e l’ordine pubblico, sull’esempio di tanti altri Comuni italiani (come Carrara, Sassuolo e Bologna hanno già adottato sulla base della proposta delle associazioni promotrici di questa iniziativa). Per cui BASTA ANIMALI NEL CIRCO!».
riflessioni
In Italia non esistono leggi specifiche sull’utilizzo degli animali nei circhi, anche se di recente in Sardegna il Tribunale di Tempio Pausania ha condannato i titolari di un circo a ben quattro mesi di reclusione per maltrattamento di animali. Sevizie, comportamenti e fatiche insopportabili, cattiva nutrizione e condizioni di detenzione incompatibili con il benessere degli animali in gabbie anguste sono state le motivazioni dell'accusa.
La legge delega demanda al Governo Meloni di emanare, entro nove mesi, una legge che fissi le tappe del superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti. Il via al conto alla rovescia per un passo importante a difesa dei pelosi è finalmente partito. Il tutto si sposa con un’altra legge delega approvata a settembre che vieta categoricamente la riproduzione e acquisizione di tutti gli animali definiti ‘pericolosi’.
Un’apposita regolamentazione in Valle Caudina è necessaria a nostro avviso. La richiesta del nuovo Fronte Animalista Caudino contro lo sfruttamento degli animali è legittima. Si attendono con interesse risposte dai singoli comuni e si sogna, vanamente, una presa di posizione dell'Unione dei Comuni Caudini compatta.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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