CAM: Caudium A Morte?
Tantissime bandiere sindacali e lo zoccolo della classe operaia Caudina è sceso per l'ennesima volta in piazza per opporsi al ridimensionamento dello stabilimento Cam di Paolisi. Per decine e decine di famiglie Caudine la fiammella sembrerebbe ridotta al lumicino.
Oggi si segnala l'azione di base, oltre allo sciopero, durato 48 ore, di un paio di giorni fa che porta la triplice firma della Federazione Italiana Metalmeccanici aderente alla Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (Cisl), della Federazione Impiegati Operai Metallurgici (Fiom), il sindacato che fa capo alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil) e dell'Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici, categoria sindacale della Uil.
Le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm della triplice hanno confermato lo stato di agitazione permanente a sostegno dei lavoratori della Cam, che potrebbero essere licenziati, dicendo addio alle residue speranze di queste ore difficili e senza certezze. Probabilmente anche in seno all'Unione Generale del Lavoro Metalmeccanici (Ugl) ci saranno risposte sulla vicenda, finita a Montecitorio, vista la vicinanza dell'ex Cisnal con l'area di Destra-Centro.
La protesta ha avuto visibilità mediatica dopo il blocco stradale dell'Appia. I disagi per gli automobilisti erano simili a quelli patiti in molte città d'Italia dagli eco-gretini. In questo caso, però, la reazione dei "disagiati in auto" è stata ben diversa.
Tuttavia, non conosce soste la rabbia dei centotrenta operai dello stabilimento Caudino in rotta con l'azienda del gruppo Dema. Infatti, cresce l'attesa in vista del temutissimo 8 febbraio, una data che potrebbe lasciare il segno e segnare il taglio del trenta per cento degli stipendiati nei bollenti stabilimenti pugliesi e campani.
La Design Manufacturing (DeMa) è una società per azioni attiva nel settore aerospaziale dal 1993 come azienda innovativa nella progettazione, industrializzazione e assemblaggio di strutture aeronautiche complesse. È presente in Valle Caudina a Paolisi, a Somma Vesuviana e a Brindisi con stabilimenti produttivi e uffici di ingegneria, oggi probabilmente pronti ad essere delocalizzati altrove, nella migliore delle ipotesi di mercato. Qualcuno potrebbe, addirittura, emigrare in Canada, a Montreal. La Dema Aeronautics vantava fino a qualche anno fa un centro di progettazione ed ingegneria da capogiro.
Ricordiamo alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo 321 che i vertici dell'azienda chiusero il 2016 con un fatturato di appena 40 milioni di eurini, frutto anche del sudore di quel migliaio di dipendenti ora a rischio. Da sottolineare l'impegno della Fiamma Tricolore dalla parte dei "patrioti". Il Senatore di Fratelli d'Italia, l'onorevole Domenico Matera, esponente della Destra di governo targata Meloni, sta verificando tutte le strade possibili nell'ottica di salvaguardare tutte le posizioni lavorative. La Destra al fianco del Popolo è un bel messaggio lanciato da Matera, che ricopre la carica di sindaco di Bucciano. Ora servono i fatti concreti. Le chiacchiere in politichese sono controproducenti quando manca il piatto a tavola.
Le famiglie dei lavoratori della Cam di Paolisi, società del comparto compositi per aerostrutture, ossia Boeing, Airbus, Bombardier e Leonardo, ora maledicono il National Aerospace and Defense Contractors Accreditation Program. Nadcap è il ferreo programma di cooperazione, a livello mondiale, delle maggiori imprese operanti nel settore aerospaziale e della difesa, capace di proiettare l’azienda Caudina dal sogno del mercato internazionale all'incubo dei licenziamenti senza pietà, in pieno stile capitalista.
In questa vicenda "mondialista", abbastanza amara, spicca l'azione del fondo bancario d’investimenti inglese Bybrook Capital. BC è un massiccio gestore specializzato in crediti in sofferenza con sede a Londra. I potenti banchieri della perfida Albione gestirebbero, sotto questa società, ben 2,5 miliardi di dollari per conto di investitori istituzionali internazionali di primo livello. Nonostante questa potenza finanziaria, la Cam potrebbe essere smembrata addossando la responsabilità alla pandemia, ai clamorosi sfaceli societari e agli arditi piani di ristrutturazione del debito.
In realtà Caudium sta sperimentando sulla propria pelle il mondo capitalista, essenzialmente agli antipodi del concetto comunitario. Cairn Capital, società di gestione del credito alternativo, ha cambiato nome in Polus Capital Management dopo la fusione con Bybrook Capital, società specializzata nel debito distressed acquisita lo scorso anno. Cairn Capital è controllata da Mediobanca, che ne ha acquisito la maggioranza nel 2015, ma opera in modo indipendente rispetto alla divisione asset management della banca milanese. Il cambio di denominazione è stato annunciato in una lettera agli investitori, il cui contenuto è stato visionato e riportato da Bloomberg.
Paradossalmente, si addebita questa necessaria scelta aziendale alla guerra tra Russia di Putin ed Ucraina di Biden. Con la crescita del costo delle materie prime e l'impennata delle spese per l'energia si tagliano posti di lavoro. Tutto qui. Chissà che fine hanno fatto le fondamentali capacità di ricerca sul credito con competenze complementari che avrebbero dovuto rafforzare il processo di investimento in Valle?
La battaglia a fianco della classe operaia Caudina, al momento, vede eroicamente il primo cittadino di Paolisi, Umberto Maietta, in prima linea tra i manifestanti. Il Sindaco Caudino ha invitato alla mobilitazione tutta la classe politica provinciale e regionale a risolvere questa brutta situazione sociale ed occupazionale. Nel corteo odierno erano pochi irriducibili a chiedere giustizia sociale. Il resto è anestetizzato.
Nessun appello all'Unione dei Comuni Caudini, entità di spessore assente anche in questa tarantella che vede soccombere una bella fetta di futuro di una Valle sempre più vittima inerme dell'emigrazione e di una gestione territoriale non brillante. Manca una struttura politica, libera dalla schiavitù delle Provincie e in antitesi alla sudditanza Napolicentrica. Occorre dar vita ad un grande corpus istituzionale a difesa di questa Terra, per salvare l'ultima generazione di una stirpe guerriera ormai orfana di degni eredi, soprattutto nel mondo politico, indipendentemente dai colori d'appartenenza o di fede.
Eppure, assistiamo ad una netta involuzione in ottica Unionista. Quanti Sindaci Caudini si sono schierati a difesa della Cam, oltre al senatore Materia (Bucciano) e al sindaco Maietta (Paolisi)?
Intanto, la resa dei conti dell'8 febbraio si avvicina. Inesorabilmente. Ad allontanarsi è solo la rinascita organica di tutta la Nuova Caudium. Bisogna riflettere, dialogare, unire le forze, rispettare tutti i punti di vista, analizzare e discutere senza peli sulla lingua e senza le fette di porchetta sugli occhi. E senza dimenticare la rimozione dei tappi nelle orecchie, peculiarità dei politicanti di turno, degni rappresentanti del Regime del Nulla che avanza da un bel po', "delocalizzando" le esistenze, oltre che le fabbriche, le aziende e le speranze di un domani a testa alta.
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