Aspettando Padre Gianni!
Dopo tre anni di assenza torna in Valle Caudina Padre Jean Kokou Edoh, un sacerdote missionario togolese, da anni in contatto con molte realtà attive sul territorio della Nuova Caudium. Martedì 8 e giovedì 10 novembre le fedeli ed i fedeli della comunità Cattolica di Cervinara riabbracceranno Padre Gianni. Grazie alla solidarietà Caudina sono state costruite scuole, chiese, pozzi ed un piccolo ospedale. Tanti sono i progetti di alfabetizzazione per i giovani africani Cattolici sostenuti negli anni. Nel 2004 i lettori del Messaggero di Sant'Antonio, tramite la Caritas antoniana, hanno finanziato alcuni progetti per donare gratuitamente l'acqua alle popolazioni del Continente nero, tra cui un pozzo di diciassettemetri:
"Quando l'acqua è sgorgata - scrisse don Gianni, referente per il progetto -, a circa diciassette metri di profondità , la gioia è stata immensa. Ho aspettato l'inizio dell'anno scolastico per fare la foto insieme ai nostri 343 scolari. La vostra generosità ha dissipato la mia più grande preoccupazione. Dio sia lodato".
L’insieme dei villaggi ha già donato il terreno in una zona rurale pianeggiante e la popolazione ha dato disponibilità per raccogliere la sabbia nei torrenti vicini per la costruzione di una scuola che ospiterà ottocento studenti. La fabbricazione dei mattoni per la costruzione è iniziata il 18 febbraio scorso. Il nuovo pozzo artesiano è stato realizzato grazie ad un benefattore nel mese di gennaio. La chiesa locale, tramite la direzione diocesana dell’insegnamento cattolico, provvede anche agli insegnanti e al loro stipendio.
Nel 2017 l’Associazione Irpinia Trekking organizzò a San Martino, ma con il sostegno di tanti centri della Valle, il "Trekking della Solidarietà sui Monti del Partenio" per raccogliere fondi utili per attrezzare in Togo, precisamente ad Atakpamé, le aule della Scuola-collegio intitolata a “San Giovanni Paolo II”.
Nel 2014 a Montesarchio presso l’istituto Maestre Filippine in via Varoni, venne organizzata una cena di beneficenza con l’associazione “Amore Oltre i Confini”, sempre a sostegno della missione di padre Jean Edoh Kokou. Da segnalare nel 2015 il "gemellaggio" tra tifosi Cervinaresi dell'Audax e le squadre del villaggio Abì, sempre in Togo, diocesi di Atakpamé.
L'Associazione "I Ragazzi della Pace" nel 2010 si recò in Africa per portare la propria solidarietà ai bambini della parrocchia Maria Assunta di Akparè. L'obiettivo del progetto partito da Benevento era il completamento del "Centro Medico" dispensario realizzato ad Ilama.
Ordinato sacerdote, ritornò nella terra d'origine con l'intento di aiutare concretamente la popolazione. La forza e spirituale e il credo religioso sono parte integrante del suo impegno quotidiano e motore della sua missione. Vari sono i suoi progetti appoggiati da diverse associazioni Caudine tra cui “Amore oltre i confini” di Montesarchio, l'Associazione Irpinia Trekking, il "Gruppo Ofè” di Benevento, l'Azione Cattolica San Potito Martire, oltre a tantissimi privati come le Caudine Paola Lanzotti, Luigia Caporaso, Loredana Viscione, Pasqualina Terlizzi ed il dottor Giovanni Cioffi, Cervinarese capace di andare direttamente in Africa per dare una mano sul posto.
Il Nazionalismo africano, invece, è un movimento politico e di pensiero che vorrebbe il continente africano unito in un'unica nazione, nel nome di una forte identità nera comune per la salvaguardia dei costumi e delle usanze delle tribù indigene. Le origini del movimento sono da rintracciare tra le file dei pensatori del nazionalismo europeo, fortemente fagocitate dall'influenza data dal cristianesimo e dalla filosofia internazionalista promossa da Mahatma Gandhi, e in parte, anche dal leninismo quale ideologia politica per l'internazionalizzazione dei rapporti. Secondo alcuni, quindi, il nazionalismo africano nacque inizialmente come movimento di ribellione alla presenza di colonie straniere nel continente e progredì, nel tempo, da pensiero di unione tra i popoli africani a idea d'indipendenza delle nazioni dominate da altri.
riflessioni
L'aiuto diretto sul posto è l'unica alternativa possibile per dare una mano al Popolo africano che vuole difendere l'Africa. “Il nuovo ordine economico internazionale non può che affiancarsi a tutti gli altri diritti dei popoli, – diritto all’indipendenza, all’autodeterminazione nelle forme e strutture di governo – come il diritto allo sviluppo. Come tutti gli altri diritti dei popoli può essere conquistato solo nella lotta e attraverso la lotta dei popoli. Non sarà mai il risultato di un atto di generosità di qualche grande potenza”. Così parlava un grande leader africano, il burkinabè Tommaso Sankara, a Nuova York, il 4 ottobre 1984, alla 39ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
A distanza di anni quel monito “L’Africa agli africani” è ancora attuale.
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