La vera libertà è non dovere mai chiedere scusa?
NO, LA VERA LIBERTÀ E RIFIUTARSI DI CHIEDERE SCUSA PER NON DOVERLO FARE PER SEMPRE.
Avevo forse 14 anni quando misi piede per la prima volta in una sede del Movimento Sociale Italiano e forse subito, o comunque poco dopo, divenni aderente del Fronte della Gioventù.
L’ho vissuto tutto, quel mondo, dentro e fuori dal “partito”, quando il Movimento era in vita e dopo il suo vile assassinio. Mentre mi stava stretto (per via di quella “destra nazionale”) e poi quando “obtorto collo” bisognò ammettere che “ci mancava”. Messo più volte all’indice dai “guardiani dell’ortodossia” perché mi allontanavo “dall’Idea” (sì proprio quella!) al punto da essere definito talvolta “un comunista”, mi sono ritrovato nel giro di due giorni (tanto durò il congresso di Fiuggi) ad essere “nostalgico”, anche a detta di certuni ex ortodossi che intanto staccavano cimici dal bavero, nascondevano camice, riponevano libri nei cartoni e…cominciavano…a scusarsi.
Di tutto quel mondo c’è una cosa però che rimane limpida ed adamantina: la conoscenza e la frequentazione delle Ausiliarie e dei Combattenti della Repubblica Sociale Italiana.
In un mondo che era dichiaratamene “anti” proprio per loro, hanno vissuto con la dignità dei forti, non hanno mai incurvato la schiena davanti a nessuno, hanno speso il loro tempo per testimoniare ma soprattutto per essere d’esempio. Le regole democratiche le hanno rispettate tutte!
Mentre oggi qualcuno si scusa per “mostri” che altri materializzano e fa i salamelecchi promettendo per il futuro di essere un “buon democratico”, quelle Donne e quegli Uomini (che erano Fascisti sul serio!) hanno per tutta la vita vissuto nell’alveo delle leggi e delle regole della democrazia, sono stati eletti nelle istituzioni a vari livelli, hanno dato vita a quel Movimento Sociale con una logica talmente democratica che alla fine se lo son fatti addirittura portar via, snaturare, massacrare.
Quel Movimento, così com’era, rappresentava un'oscillazione altalenante tra il 6 ed il 10% degli Italiani!
Allora lo dico: se a 14 anni sono entrato nella sede del MSI, a 51 posso garantire che sarò per sempre democratico quanto le Ausiliarie ed i Combattenti della Repubblica Sociale Italiana.
Se altri vogliono seguitare a scusarsi facciano pure, facciano pure finta di credere che qualcuno ci creda alle loro scuse, che qualcuno le consideri una cosa seria e non solo un mezzo per tenerli sotto schiaffo, che ci sarà mai il giorno in cui potranno non prostrarsi, che finirà il tempo della sottomissione culturale e politica e soprattutto...che in questo modo potranno mai “vincere”.
I tempi inducono a pensare che ciò che vuole veramente una buona parte del popolo non è gente sottomessa e arrendevole. Non è gente che si scusa. Sarebbe peraltro anche inutile vincere se alla vittoria dovesse poi seguire una “resa senza condizioni” in termini concreti, per reiterata sudditanza.
Si osservi anche cosa è rimasto del partito passato alla storia solo come ex MSI e del suo unico capo indiscusso ridotto ad un vecchio fallito (in termini politici ed umani, non certo economici).
Le percentuali dei sondaggi oscillano, ma quel che serve è gente con la schiena dritta. E quelli con la schiena dritta sono liberi solo se non devono in eterno chiedere scusa.
Scritto da Pino Missino
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete.
Fonte:https://www.fenice-europa.eu/index.php/storia/la-nostra-storia/496-la-vera-liberta-e-non-dovere-mai-chiedere-scusa
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