Il pascolo di pecore al posto dell'arte contemporanea? Meglio della chiave!! Milot capirà.
A Mercogliano continuano le discussioni, spesso goliardiche e sarcastiche, sulla Chiave di Montevergine, l'opera abortita dell'artista albanese Alfredo Milot. L'ultimo focolaio di battute e frecciatine è divampato sul gruppo "Le cose che devono essere migliorate a Mercogliano". La piazza virtuale ha ospitato decine di commenti divario genere. C'era chi invocava l'ex Onorevole Vittorio Sgarbi, altri che sottolineavano la differenza tra pecore e capre e difendevano, a spada tratta, le pecore dalle battute "antiovini".
Qualcuno, invece è stato molto diretto esclamando: "Diecimila volte meglio le pecore che quella ferraglia arrugginita". La bellezza dell'arte è la sua totale libertà anche nel giudizio tecnico o sulle emozioni che essa trasmette.
"Questo è quello che ci meritiamo. Evidentemente non siamo preparati per l'arte moderna", afferma un cittadino Irpino, evidentemente favorevole all'installazione rimossa poco prima dell'attesa inaugurazione. L'accesa discussione si sposta sul fronte bucolico: rasatura naturale sì contro il divieto di pascolo per mancata pulizia da plastiche e affini presenti. Presumibilmente la contesa rotonda, orfana della Chiave, potrebbe essere ancora "papabile" per un clamoroso finale. Infatti, anche se sul sito dell'artista c'è ancora una piccola speranza in piedi:
"Chiave di Montevergine" è un'altra chiave di Alfred Mirashi, in arte Milot, che sarà presto installata a Mercogliano, uscita autostradale Avellino Ovest.
Intanto si avvicina l'11 marzo 2023, giorno dell'inaugurazione a Piazza Plebiscito a Napoli della monumentale opera, sempre a forma di chiave divelta. Secondo le fonti ufficiali saranno ben dodici le Chiavi dell'Unità disseminate nel mondo nei prossimi anni. L’ottimo artista albanese, in Italia da moltissimi anni è legatissimo a Cervinara e alla Valle Caudina. La Chiave inutile, ma non del tutto sarebbe dovuta essere il trampolino per far partire un messaggio di speranza, mirato a risvegliare il pensiero collettivo di una società che ultimamente ha perso autostima.
RIFLESSIONI
Discusso in Campania e premiato all'interno della tredicesima edizione toscana del Premio “Ponte Vecchio” Firenze. Tra artisti, pittori, scultori, critici d’arte e docenti accademici potrebbero esserci state domande sulla mastodontica Chiave fantasma? Non sapremo mai la verità. In un articolo pubblicato su un sito albanese, pochissimi giorni fa, c'è un chiaro riferimento alla ormai leggendaria Chiave fantasma Irpina che stava per prendere vita in Campania, sorella di quella Caudina.
«Milot, grazie al suo duro lavoro di scultore, ha provato - si legge su Perqasje.com - tutti i generi e le forme d’arte. Dal disegno, alla pittura su tela, alle gigantesche sculture in ferro. Mega progetti coinvolti in molte piazze d’Italia. Basti ricordare la scultura di 40 metri intitolata: “La Chiave di Montevergine” che è in corso di installazione in Campania».
Chissà dove...
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