giovedì 27 ottobre 2022

FAVOLE ITANGLOMANI - 20 baggianate itanglesi demistificate una ad una (6/20) | CULTURA

I sostenitori dell’itanglese tendono spesso a contraddirsi. Non è inusuale che nella stessa frase neghino il fenomeno, o lo minimizzino, per poi però anche dire che è un’ottima cosa, bella, moderna, inevitabile, e «comune a tutte le altre lingue». Analizziamo una a una le gemme più tipiche alla fiera dell’anglomania.

6. Ma il Jobs Act* si chiamava così per distinguerlo dalle precedenti riforme sul lavoro!

RISPOSTA: E allora quando arriva la prossima riforma sul lavoro che nome le daranno per distinguerla, uno in russo? In cinese?

Per caso, hanno reso illegale la pratica fin ora in uso di dare alla legge il nome del suo proponente? La legge Cossiga sull’emergenza terrorismo del 1980 la chiamarono forse Terrorism Act per distinguerla da altre emergenze?

 *Jobs Act indica informalmente una riforma del diritto del lavoro in Italia (promossa e attuata in Italia dal governo Renzi, attraverso l'emanazione di diversi provvedimenti legislativi e completata nel 2016) volta a flessibilizzare il mercato del lavoro. Il provvedimento fu adottato nell'intento di ridurre la disoccupazione stimolando le imprese ad assumere. Il termine deriva dall'acronimo di "Jumpstart Our Business Startups Act", riferito a una legge statunitense, promulgata durante la presidenza di Baracco Obama nel corso del 2011, a favore delle imprese di piccola entità mediante fondi. In Italia il termine è stato invece usato, per contaminazione con il sostantivo inglese "job", per definire un insieme di interventi normativi in tema di lavoro a carattere più generale

Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete.

Fonte: https://campagnapersalvarelitaliano.com/favole-itanglomani/

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