I sostenitori dell’itanglese tendono spesso a contraddirsi. Non è inusuale che nella stessa frase neghino il fenomeno, o lo minimizzino, per poi però anche dire che è un’ottima cosa, bella, moderna, inevitabile, e «comune a tutte le altre lingue». Analizziamo una a una le gemme più tipiche alla fiera dell’anglomania
3. Ma io sono stato in Inghilterra e lì dicono tiramisù, lasagna, pizza e soprano.
RISPOSTA. Di nuovo, il problema sono le proporzioni, i tempi, la rapidità.
Guarda lo studio condotto da Campagna per salvare l’italiano nel Novembre 2021. Comparando quotidianamente le portate (home page, se no siamo obsoleti) di 4 grandi quotidiani europei, quello italiano sommava 644 anglicismi (!) in una sola settimana, quello francese ne sommava 37, quello spagnolo 102, quello tedesco 233. Il Guardian britannico, anch’esso inserito nello studio per verificare il peso della filastrocca ricorrente secondo cui anche gli inglesi dicono tiramisù, forniva un totale di sei forestierimi puri in tutta la settimana. Gli italianismi erano quattro e tre di essi si riferivano a un servizio su Napoli.
Forse vale la pena ripeterlo: 644 anglicismi nel campione italiano contro 4 italianismi in quello britannico, «però gli inglesi dicono tiramisù». Durante lo studio, era chiaro ogni giorno che non vi fosse partita. Al netto della sindrome da dissonanza cognitiva galoppante, questi dati possono fornire spunti di riflessione su vari livelli. Ed il più ovvio è che il volume di prestiti integrali dall’inglese usati attualmente e correntemente nella lingua italiana non sono paragonabili alla situazione di francese, spagnolo e, in minor misura, tedesco. Parliamo di una magnitudine completamente differente.
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete.
Fonte: https://campagnapersalvarelitaliano.com/favole-itanglomani/
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