"Chiamare il 118 è un terno al lotto".
L'allarme sarcastico è stato lanciato questa estate da Mario Balzanelli, presidente nazionale del Società Italiana Sistema 118, che chiuse l'intervento riportato dall'Ansa con una denuncia apocalittica:
"Negli ultimi 7-8 anni il sistema di soccorso salva-vita è stato smantellato. A bordo delle ambulanze di rado ci sono medico e un infermiere in grado di intervenire con diagnosi e terapia immediata, spiega Balzanelli. La situazione è peggiore al Nord. Al Sud - precisa - invece i mezzi di soccorso hanno il personale sanitario, ma troppo spesso arrivano in ritardo perché le ambulanze sono poche".
Le dichiarazioni del capo del SIS 118 lasciano senza parole, ridimensionano i festeggiamenti per il Trentennale (1992/2022) e ufficializzano l'enorme difficoltà nazionale nella gestione di una struttura molto articolata. Una contesto poco difeso dai politicanti di turno e lasciato in pasto a speculazioni di vario genere. Il diritto alla Salute in Italia non è tra le priorità dello Stato e Balzanelli un paio di mesi fa aveva sottolineato che:
"Per il 118 si spende l'1,7% di tutta la spesa sanitaria nazionale, e che negli ultimi anni è stato chiuso il 50% delle Centrali operative". E ricorda che il DM del 2015 prevede che per ogni 60 mila persone, va garantito sui mezzi di soccorso "un team di prestazione avanzata", in grado di fare una diagnosi immediata e di fornire una terapia urgente". "Ogni regione - spiega - fa a modo suo. E così succede che a Milano su centinaia di ambulanze, quelle medicalizzate, cioè con medico e infermiere a bordo, sono solo cinque. Nel Lazio ce ne sono 16, poche in tutto il Friuli. A Taranto invece chi chiama il 118 sta tranquillo perché il medico arriva sempre, come in Calabria e Sicilia, dove però c'è carenza di ambulanze e quindi sono sempre in ritardo mettendo a rischio la vita dei cittadini". Non solo: "Troppo spesso sulle ambulanze ci sono solo soccorritori, volontari o persone che hanno seguito corsi certificati di rianimazione e che non possono intubare, dare farmaci, insomma salvare la vita alla gente".
Valle Caudina
Il Diritto alla Salute dovrebbe essere un punto di battaglia della politica in Valle Caudina, vista la complessità della situazione e la necessità di avere un punto di riferimento in questa giungla burocratica. L'assenza di strutture sanitarie pubbliche sul territorio Caudino è vergognosa.
La Nuova Caudium ha un bacino d'utenza che sfiora i sessantamila abitanti, che si moltiplicano nei mesi estivi e durante le feste. Un Ospedale in Valle Caudina risolverebbe tanti problemi. Oggi, però, la tendenza a devastare il pubblico a beneficio del privato è dilagante.
La spaccatura della Nuova Caudium è palese. Gli abitanti dei quattro centri irpini, ossia Cervinara, Rotondi, San Martino V.C. e Roccabascerana rischiano di più. L'Unione dei Comuni Caudini e la Regione Campania dovrebbero realizzare un gruppo di lavoro per poter creare una nuova gestione del comprensorio, oltre la divisione tra Asl e/o Provincia. Benevento e Avellino sono entrambe lontane dalla Valle Caudina, chi più, chi meno. Servirebbe un'alternativa in loco o dislocata su più comuni. Un centro di primo soccorso, un eliporto e tanti volontari sono sogni o incubi?
Cervinara e la Valle Caudina sono ancora addolorate per la recente morte del giovane Giuseppe. Lo sdegno popolare, per la mancanza di un dottore proprio in quel maledetto turno, è ovvio e giustificato. Bisogna, altresì, ripartire proprio da questo drammatico episodio per poter cambiare pagina e garantire il sacrosanto diritto alla Salute, senza mai più dover piangere di dolore e di rabbia. Focalizzare l'attenzione sulle promesse pre-elettorali è fuorviante.
Il problema è diffuso in tutta Italia, non solo in Valle Caudina. Teniamolo ben presente. Da Trieste a Catania, passando per tutta la Penisola. Ormai è una costante. Tutti si lamentano delle carenze del settore sanitario. Da anni. Cosa ferma una ristrutturazione capillare? Chi dovrebbe sbrogliare la matassa? Come riescono a prender sonno questi esseri immondi?
Oltre al DIRITTO ALLA SALUTE, ricordiamoci il DOVERE ALLA SALUTE.
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NOTE
- https://www.ilpiccolo.net/generic/2022/10/03/news/ambulanze-118-senza-medico-il-territorio-si-interroga-144569/
- https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/arzignano/ambulanza-senza-medico-i-sindaci-sono-sul-piede-di-guerra-1.9509671?refresh_ce
- https://www.primonumero.it/2022/07/ambulanze-118-senza-medici-la-soluzione-pagare-di-piu-chi-resta/1530735771/
- https://www.emergency-live.com/it/ambulanze/il-118-e-davvero-senza-medici-e-infermieri-ecco-perche-il-sis118-ha-lanciato-lallarme/
- https://www.money.it/dimezzato-stipendio-medici-118-ares-ambulanze-a-rischio-nel-lazio
- https://it.wikipedia.org/wiki/Servizio_Sanitario_di_Urgenza_ed_Emergenza_in_Italia
- http://trentennale118.it/
- https://www.appiapolis.it/2022/10/11/118-ficco-saues-fimmg-chiarisca-su-dipendenza-medici-convenzionati-emergenza-territoriale/
- https://www.ilmeridianonews.it/2022/10/ambulanza-bloccata-a-napoli-il-118-la-donna-non-e-morta-per-questo/
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