Cosmopolitan, il è un popolare mensile americano rivolto alle donne, che tratta argomenti relativi all'amore, alla sessualità, alla salute, alla carriera, alle celebrità oltre che a moda e bellezza ha pubblicato un articolo dove menziona le nostre Forche Caudine.
La battaglia del 321 avanti Cristo grazie alla rivista "cosmopolita" potrebbe essere letta e tradotta in 34 lingue, magari conquistare una pagina nelle 58 edizioni internazionali distribuite in oltre cento nazioni.
Cosmopolitan nasce nel 1886 come rivista per la famiglia, ma nel corso degli anni è diventata definitivamente una rivista rivolta al pubblico femminile con un messaggio molto angloamericanizzante. Infatti, la rivista in carta patinata si dimostrò molto più "disinvolta" degli altri periodici femminili dell'epoca, soprattutto perché parlava apertamente di sesso, indicando posizioni, "trucchi", zone erogene, esercizi per la sensualità: argomenti cui le donne italiane non erano abituate. Sostenendo l'emancipazione sessuale della donna, il mensile trattava anche di contraccezione, di convivenza, di relazioni pre- ed extraconiugali, di aborto, di omosessualità. Dal gennaio 1976 la testata cambiò nell'attuale Cosmopolitan. La tiratura si aggirava sulle 230 000 copie.
Odio online
Da quando esiste? Ester Viola ripercorre la Storia dell'Umiliazione pubblica, fino ai giorni nostri. Perché alla fine è un feticismo che è sempre esistito, forse un bisogno, e che non è mai passato di moda
Con la minaccia atomica figurati se possiamo perdere tempo con l’odio online. Che tema vecchio, l’odio online. Sono dieci anni che parliamo di odio online. Che sarà mai, l’odio online. Fa anche bene, tempra il carattere. Fortifica, l’odio online.
Non è visibilità pure quella? L’odio è buono, se sai che farci. Pure il veleno frutta, su internet. E poi tre giorni e si dimenticano tutto, internet è più scemo del pesce rosso. Oggi pestano te, dopodomani ne menano un altro. Scrive Magrelli di Propagande et antisémitisme sur Internet (Hermann 2021), recensito da Ruggero Pol-Droit, su Le Monde, in questi termini: «L’odio è una marea che sta montando».
In futuro quindici minuti di Forche Caudine toccano a tutti. La logica è quella, le Forche Caudine. I Sanniti erano così contenti di aver dato la scoppola ai Romani (321 a.C.), che imposero la subjugatio. Costruirono una specie di trabiccolo per umiliarli meglio. La subjugatio, due lance fissate in terra, una sospesa orizzontalmente tra le due: lo sconfitto, nudo, doveva passare sotto, inchinandosi, davanti all'esercito nemico.
Cassio Dione, Hist. Rom. V: «Veniva grande gloria a chi imponeva una tale umiliazione, ma totale ignominia a chi la subiva». Umiliazione, quello sarà lo scopo. La devi pagare, tu autore di quel post sgradevole. Noi siamo qui, ministri della morale, passa sotto il giogo. Restiamo ai Romani, alla semipreistoria, quando valeva tutto. Oggi si fa latinorum per queste lande.
Ai tempi le chiamavano Quaestiones Perpetuae. Erano corti che riconoscevano al quisque de populo (l’idiota medio, quello nemmeno utile, insomma io e voi) la possibilità di promuovere personalmente un’accusa. La procedura cominciava con la nominis delatio. Fermavi un passante e gridavi «criminale!». Pigliavi chi ti pareva. Poteva essere per fatti di dieci anni prima. Pure per fatti sconosciuti. Pure per fatti irrilevanti. Pure per fatti che non esistevano. A piacere vostro, signò.
Il cittadino giustiziere era incentivato a colpi di praemia (denaro, politica, promozione a romano puro). Quindi, rasoio di Occam: duemila anni fa c’erano gli indignati pagati, oggi facciamo gli indignati gratis. E quindi mi sono messa a cercare le ragioni. Perché devono esserci, le ragioni, per l’odio. Mai internet è così coalizzato come davanti alla ghigliottina. Manco a Sanremo.
- Quella persona ha una vita migliore della mia, se non posso avere successo io, va benissimo anche che fallisca lei.
- La mia vita è bruttina. Vivo prevalentemente sui social, non ho senso degli altri e della realtà perché esco pochissimo, insultare estranei mi sembra una cosa normale.
- Da qualche parte mi devo sfogare.
- Sono moralista, non mi pare sia vietato dalla legge
- Credo in un mondo migliore a partire dai social, dove secondo me serve disciplina e rigore, e violenza a volte in piccole dosi
Insomma i social si sono scritti i loro codici civili e penali, e si fanno i processi per direttissima. Nessuna riunione di sciacalli può essere punita, fermata, evitata. Pareva tutto perduto, e invece qualcosa si muove. Un tribunale inglese ha ritenuto i social media responsabili per la morte di una ragazzina. Si legge in sentenza: «Alcuni di questi contenuti online erano particolarmente espliciti nel descrivere l’autolesionismo e il suicidio come una conseguenza inevitabile di una malattia da cui non si poteva guarire».
Il Consulente tecnico del Magistrato ha poi fatto presente come gli algoritmi abbiano continuamente proposto contenuti simili per giorni. Immagino già l’obiezione. Moltiplico le pere con le mele. Non è lo stesso. L’algoritmo che istiga al suicidio e una massa di gente frustrata che dà addosso a qualcuno non sono ragionamento cumulabile. Troppo facile dire che la gogna è uguale a un algoritmo. Ma la gogna è un algoritmo, un algoritmo qualificato e più intelligente. Un po’ di gente aggregata per ottenere qualcosa (la tua testa). Una cosa non va con l’altra - insisteranno. E invece ci va, ci va eccome. Lo schifo siamo noi, nessuno si senta offeso.
RIFLESSIONI
Dal 321 a.C. ad oggi si parla, in tutto il mondo, di un evento unico e raro come la vicenda dell'umiliazione suprema, dopo una vittoria passata alla storia: le Forche Caudine, un momento di estremo splendore guerriero per le nostre terre, conosciuto per la cruenta mazziata inflitta ai Romani.
Nel 354 a.C. Romani e Sanniti siglarono un patto di non belligeranza destinato a non durare. Lo scontro tra Caudini, Irpini, Pentri, Carracini e i Romani è un passaggio di grande importanza per stabilire la supremazia nell'Italia meridionale. Emblematico il gran numero di episodi leggendari o colorati dalla storiografia, come la subjugatio delle Forche Caudine, citata da Cosmopolitan, la Devotio del Console Decio Mure nella III guerra, e forse di suo padre nella prima, la Legio Linteata.
La genesi dell'Impero Romano, quindi, potrebbe esser scoccata proprio da questa sconfitta bruciante, scolpita nella storia d'Europa e spesso dimenticata in zona...Non del tutto, però, anche grazie alle riviste patinate cosmopolite, in barba ai campanilismi e all'Unione Ectoplasmi dei Comuni Caudini.
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