In antichità i cambiavalute e i coniatori erano soliti praticare lo "svilimento" della moneta: in buona sostanza grattavano, tagliuzzavano e raschiavano le monete d'oro e d'argento, con lo scopo di trattenerne una piccola parte. Maneggiando continuamente il denaro altrui, con questa pratica rubavano continuamente piccole parti di valore, che poi utilizzavano per effettuare prestiti ad interesse. Lo svilimento della moneta era un reato, così come anche il prestito ad interesse (all'epoca chiamato "usura" senza distinzioni).
Ogni volta che utilizziamo la moneta elettronica, un piccolo pezzo di valore viene "grattato" dai cambiavalute di oggi, attraverso le famigerate commissioni bancarie. In ogni istante il denaro viene "svilito" ed entra in possesso dei cambiavalute contemporanei. E che fanno i banchieri con la moneta che gestiscono? Effettuano dei prestiti ad interesse, alimentando sempre di più il complesso meccanismo del debito.
In fondo è cambiata solo la morale: questa pratica un tempo era considerata un reato ignobile (i cattolici possono andare a rileggere cosa diceva S. Tommaso d'Aquino in merito), oggi una prassi consolidata e assunta ad "etica". Passano i secoli, ma l'uomo in fondo rimane sempre lo stesso..."
In questa fase storica, e da più parti, ci spingono a rinunciare alla proprietà delle cose, instillandoci, nella comunicazione martellante, che occorra spogliarsi della proprietà a favore dello sharing. I fautori della sharing economy* vogliono semplicemente spogliarci delle proprietà, come anche con la moneta, per renderci perennemente ricattabili, schiavi e dipendenti.
All'usuraio dà enormemente fastidio la proprietà in capo alle persone.
*Nel sistema economico capitalista, l'economia collaborativa, o economia condivisa, è un modo di distribuire beni e servizi che differisce dal tradizionale modello di società che assume la vendita di prodotti/servizi ai consumatori.Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo.
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete. Fonte: "I cambiavalute" di Francesco Filini
Nessun commento:
Posta un commento