La Valle Caudina compare all'interno del lunghissimo elenco elenco delle varie "unione di comuni", l'ente italiano disciplinato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che attua la legge 3 agosto 1999, n. 265, in particolare dall'articolo 32. L'ente della Nuova Caudium è costituito da tredici comuni, uniti per l'esercizio congiunto di funzioni o servizi di competenza comunale. L'unione dei comuni della Valle Caudina è dotata, almeno sulla carta, di autonomia statutaria nell'ambito dei principi fissati dalla Costituzione e dalle norme comunitarie, statali e regionali.
Purtroppo, dati alla mano, da queste parti si preferisce l'orticello del rispettivo paesello. Nessuna prospettiva unionista è stata portata avanti negli ultimi anni. Nemmeno con le tragedie umanitarie o con le tragedie ambientali si è riusciti a mettere in piedi un coordinamento omogeneo. Tutto fermo come non mai. Eppure altri esempi, ovviamente negativi e positivi, si possono trovare in ogni angolo della Campania. In Provincia di Avellino troviamo l'Unione dei comuni Antico Clanis, l'Unione dei comuni Medio Calore, l'Unione dei comuni Terre dei Filangieri, l'Unione dei comuni Terre dell'Ufita, l'Unione dei comuni Terre di Mezzo, l'Unione dei comuni Alto Ofanto, l'Unione dei comuni Baianese - Alto Clanis. In Provincia di Benevento, invece il numero cala con sole due realtà, ossia l'Unione dei Comuni Città Telesina e la generica Unione dei Comuni Città dei Sanniti.
Nell'elenco nazionale compare anche l'Unione dei Comuni Città Caudina, composta da cittadine in provincia di Avellino e Benevento. Tra alti e bassi queste strutture sociali riescono ad fornire servizi ai cittadini come coordinamento perpetuo della Protezione Civile, canile, raccolta rifiuti, mense scolastiche, manutenzione impianti sportivi, musei, servizi ricreativi, culturali, avvocatura, mobilità - sistema trasporti intercomunali, sportello unico informa giovani, ufficio coordinamento dello sviluppo economico, sociale, ambientale, infrastrutturale del comprensorio, servizio informatico, servizio affissioni, difensore civico, una centrale unica di committenza per i lavori, forniture dei singoli comuni e servizi di prossimità, un unico nucleo di valutazione, un solo servizio di mappatura delle funzioni e dei servizi dell'Unione.
Non solo, c'è chi lavora per coordinamenti utili per la l'azione dell'antincendio boschivo e la difesa del patrimonio agricolo e forestale. Esercitare in forma associata le funzioni comunali Caudine, come ad esempio lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) o la realizzazione di opere pubbliche con valenza intercomunale, porterebbe uno sviluppo del territorio al momento inimmaginabile.
Il compito dell'Unione Caudina dovrebbe essere quello di gestire a livello sovracomunale i servizi alla persona affidati per assicurare da un lato servizi omogenei ai cittadini sull'intero territorio della Valle e dall'altro maggiore efficacia, efficienza ed economicità degli interventi specifici. La Nuova Caudium potrebbe in tal modo erogare i propri servizi in sinergia ed in coordinamento con gli uffici preposti dei singoli comuni Caudini e con le strutture dell'Azienda Sanitaria Locale che presidiano l'area, giusto per fare qualche esempio.
L'Unione dei comuni Città Caudina agli albori venne costituita tra i comuni di Bonea, Montesarchio, Rotondi, Cervinara, Roccabascerana e San Martino Valle Caudina, a cui poi hanno aderito poi Airola, Arpaia, Bucciano, Forchia, Moiano, Pannarano e Paolisi in prospettiva di potere contrattuale e politico con la Regione Campania. I comuni così uniti rappresentano una città di oltre cinquantamila abitanti che con i tagli dei parlamentari rischia di essere, ahinoi, emarginata per sempre.
Sul sito istituzionale dell'ANCI, l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia c'è la lista aggiornata con in mostra la Città Caudina, reale almeno in questo elenco di collegamenti ipertestuali. Segnaliamo un errore nel sito nazionale: c'è il collegamento diretto con Roccabascerana, per l'esattezza con la pagina del 2014 che annunciava, senza testo, la nascita di questa unione alquanto particolare e grottesca, vedi l'apparizione "politica" dell'ente alla presenza di Vincenzo De Luca, Governatore della Campania.
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