venerdì 17 giugno 2022

Un nuovo ritrovamento archeologico in Valle Caudina potrebbe riscrivere la storia dell'Antica Caudium? | CAUDIUM

Un nuovo ritrovamento archeologico in Valle Caudina potrebbe riscrivere la storia dell'Antica Caudium? 

Secondo le segnalazioni giunte in "redazione" queste in copertina sarebbero alcune delle epigrafi, rinvenute durante dei lavori, presumibilmente abusivi e senza alcuna autorizzazione da parte dei preposti, nella Chiesa di San Sebastiano a Moiano. Qualcuno poi avrebbe segnalato direttamente alla Soprintendenza questi ritrovamenti in Valle Caudina dal valore inestimabile. Sembrerebbe che all'epoca venne fatto solo un rilievo di rito, qualche foto e nulla più. Non c'è traccia di pubblicazione ufficiale sul ritrovamento, né tantomeno si è capita l'origine ed il contenuto delle epigrafi Caudine.

tesori caudini?

Dalle prime analisi tecniche non si evince granché, anzi sorgono molti dubbi e qualche mistero. Il territorio Moiano è ricco di reperti, in ogni suo angolo, ma il ritrovamento potrebbe risalire ad un'epoca remota dove addirittura si parlava ancora in lingua Osca. Alcune iscrizioni, sono in latino, altre in greco, perché vi sono delle Phi (Φ; φ o ϕ), ossia la ventunesima lettera dell'alfabeto greco. Una lettera simile era presente anche in quello etrusco, che però non entrò nell'alfabeto latino, ma introdusse più tardi, sotto influenza greca, il suono della lettera ϕ con il digramma PH.

Ferdinando Colonna dei principi di Stigliano

Comunque il sito o meglio l'intera area, su cui sorge la Chiesa di San Sebastiano a Moiano, dal punto di vista archeologico è molto importante e ricca di storia. Infatti, durante il soggiorno a Moiano, di Ferdinando Colonna dei principi di Stigliano, a pochi metri dalla medesima Chiesa, vennero rinvenuti i resti di un sepolcreto antico e persino di una villa romana. Si tratta dell'area nota come Campo e Passaturo, che comprendeva il sito su cui sorgeva la chiesa di Santa Maria De Mojano (della Madonna della Libera, di San Giovanni Battista dei Ciliberti e di San Nicola), e il palazzo De Marco. Altre sepolture antiche emersero nella stessa zona, tra il 1970 e il 1973, durante la realizzazione delle nuove abitazioni.

reperti "caudini"

Queste nella foto, invece, sono pietre calcaree di recupero, che vennero impiegate per la realizzazione di alcune opere murarie nella chiesa di San Sebastiano nel corso del 1700. Date le iscrizioni, si evince che siano di epoca assai remota. Queste iscrizioni, andrebbero studiate, ma soprattutto ripulite dalla calce che ancora le ricopre, rendendole in parte illeggibili.

monete bizantine "caudine"

Durante i lavori di scavo all'interno della Chiesa di San Sebastiano a Moiano, da parte di una ditta Caudina, alla profondità di circa un metro e mezzo, sarebbe emersa un'antica sepoltura in spaccatoni di tufo. Misteriosamente nessuno rese noto il ritrovamento alla Soprintendenza dei Beni culturali, forse per evitare che i lavori fossero bloccati o probabilmente non venne colto il valore della scoperta archeologica. 
Leggenda narra che il tutto venne di nuovo ricoperto con terra e menefreghismo. Questi lavori sarebbero stati realizzati per la sostituzione della pavimentazione, posta in opera nel 1963, in quadroni di cemento. Attualmente vi è una nuova pavimentazione in cotto, al di sotto è stato realizzato un intercapedine per l'umidità e al di sotto ancora di questo si troverebbe la sepoltura a cassa in spaccatoni di tufo. Nei terreni limitrofi alla Chiesa ne sarebbero state rinvenute molte, incredibilmente simili a quella.

Costantino VII Porfirogenito

Sul sito dove sorgeva la chiesa della Madonna Nera di Moiano, poco lontano dalla chiesa di San Sebastiano, in direzione Nord Est, durante alcuni lavori di scavo, per la realizzazione di un bagno nel 1993, sarebbero state rinvenute addirittura delle monete bizantine, con l'iscrizione Costantino VII Porfirogenito (913-959 d.C.), imperatore di Costantinopoli

La situazione è abbastanza delicata e complicata. Sorgono spontanee tante domande: a quando risalgono le epigrafi e cosa c'è inciso? Testimonianze di civiltà Romane? Greche? Osche? Le preziosissime monete che fine hanno fatto? Quanti misteriosi tesori custodisce ancora la Valle Caudina sotto i nostri piedi, tombaroli e superficialità permettendo?

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immagini tratte dalla rete,

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