La Ministra Pentastellata Dadone è stata ad Ariano di Puglia ed in Valle Caudina per incontrare politici, giovani, associazioni territoriali, studentesse e studenti. La titolare del Dicastero per le Politiche Giovanili è giunta in Irpinia accompagnata dal sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia (M5S) e dalla dott.ssa Paola Spena, Prefetto di Avellino in carica.
La visita nasce da un impegno assunto ad Avellino nel corso di un Comitato Ordine e Sicurezza svoltosi lo scorso febbraio a seguito di gravi episodi criminosi verificatisi nella provincia, per l'esattezza San Martino e Cervinara. L'obiettivo della visita era a tenere alta l’attenzione dopo il sangue versato e il piombo sparato. Le istituzioni provano a rendere protagonista la gioventù Caudina con convegni e dibattiti, mirati a fortificare lo spirito di legalità, spesso annientato da una società in apparenza sana, ma che nasconde tanto marcio sotto al classico tappeto del buonismo e dell'apparire.
La strada sembrerebbe quella giusta, ma serve ancora tanto impegno da parte di tutte e tutti. Le passerelle non portano a nulla, la politica attiva può almeno fornire un minimo di speranza ad una realtà dell'entroterra campano che con i tagli ai parlamentari rischia l'isolamento definitivo e mortale.
Purtroppo, la Valle Caudina non era unita all'appuntamento con la Ministra Dadone. A differenza dell'effimera resurrezione politica della Città Caudina, in occasione della visita del Governatore Vincenzo De Luca, questa volta l'Unione dei Comuni Caudini è tornata ad essere un'entità astratta.
Caudinismo
Senza una chiave di lettura Caudinista, unitaria e legata a tutto il territorio, oltre alle divisioni amministrative tra Avellino e Benevento, tutto sembra vano a nostro umile avviso. Sarebbe stata l'occasione, ad esempio, ideale per rilanciare e rifondare i Forum dei Giovani nei rispettivi paesi della Valle, magari per poi provare a creare una struttura capillare ed efficacie con l'aiuto prezioso e fondamentale della titolare del Dicastero per le Politiche Giovanili della Repubblica Italiana.
"Ho 37 anni e sono una "ragazzina" (per questo Paese)- esordì l'Onorevole Pentastellata - ma faccio il Ministro, non sono sposata ma scelgo ogni giorno di stare col mio compagno, ho due figli bellissimi che portano il mio cognome pur non essendo ragazza madre, amo la musica rock pesante ma non mi vesto in maniera "alternativa", guardo film strappalacrime ma sono emotivamente fredda come il ghiaccio. Sono un ammasso di stereotipi e nel corso della vita mi è stato fatto notare molte volte".
Cara Fabiana, sei così giovane come puoi essere un Ministro?
La politica non si addice di più agli uomini?
Chi si occupa dei tuoi figli quando sei a Roma?
Non sei troppo bassa rispetto a come la TV ti fa apparire?
Non sei troppo graziosa per essere presa seriamente?
Non sei troppo trascurata nell'abbigliamento per ricoprire ruoli istituzionali?
"In questa giornata - scrisse la Ministra del Movimento 5 Stelle - tanto evocativa e tanto attenta al politically correct, vorrei dire con molta onestà che sul fronte della parità di genere c'è ancora molta strada da fare. Una strada in salita e piena di ostacoli culturali che dobbiamo avere la forza di affrontare con tutta la tenacia che abbiamo nel cuore. Buon 8 marzo a tutte!".
Cara Ministra Fabiana, se sul fronte della parità di genere c'è molta strada da fare, su quello della legalità e del contrasto alla malavita come siamo messi in Valle Caudina?
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