«Quando ho iniziato la mia avventura politica - dichiara Raffaella Cioffi - vi ho promesso che lo avrei fatto con coraggio, onestà e determinazione. Oggi pago il prezzo di aver difeso questa scelta e di aver difeso i cittadini sempre e comunque. Non ho mai amato le poltrone, soprattutto se svuotate di ogni potere necessario per migliorare le cose, ma adoro camminare fra la gente a testa alta, sapendo di aver dato il massimo per la mia Comunità e di non essere un inutile "signorsì" al guinzaglio di un potere cieco ed arrogante.Per me da oggi è l'alba di un nuovo giorno, libera nella mia dignità, da Consigliere Comunale indipendente, e vi prometto che sempre mi batterò per i diritti dei cittadini della mia Comunità, che hanno deciso di credere in me».
FRATTURE
Fin dalla composizioni della lista si intravedeva una possibile frattura futura tra il Sindaco uscente Tangredi e il neoSindaco Lengua. Purtroppo, il timore era fondato e Raffaella Cioffi, fedelissima nella scia di Filuccio, ha lasciato la maggioranza in un modo eclatante, sbattendo simbolicamente la porta e ammutolendo l'ex coalizione, almeno fino ad ora.
Tutti gli accordi sono saltati, da una parte e dall'altra. La scintilla che acceso la giornata politica è stata l'elezione della sorridente Maria Bianco, neopresidente del consiglio comunale solo dopo il terzo giro di votazioni. Questo risultato ha aperto ufficiosamente la crisi nella maggioranza guidata dall'avvocato Lengua. Un brutto segnale per l'equilibrio dell'amministrazione, stranamente fredda e distaccata, nonostante tutti questi movimenti. Nessun botta e risposta. Nessun focolaio di accuse e ripicche.
padrone e sotto
Insomma, qualche cittadina e molti cittadini hanno avuto l'impressione di assistere ad una gara di Padrone e Sotto Politico, uno degli sport più praticati dalla classe politica locale, secondo solo allo Scaricabarile, emblema nazionale dello sfascismo. Il Generale Cioffi, fino a ieri era "padrone" sulla tavola della minoranza, poi è stato portato senza pietà a Urma. Per la cronaca Urma significa ombra, letteralmente lasciare qualcuno all'ombra, al riparo dalle bevute, sebbene ciò abbia una accezione negativa, sia nel gioco, sia in chiave politica.
Libera o bevi e Mi riservo
Nella versione base chi gioca la carta della donna, in questo caso nelle vesti della Cioffi, oltre che proporre una singola persona, ha anche la facoltà di chiedere al cavallo: "O libera o bevi". Questo significa che il giocatore che possiede il cavallo (o cavalla) deve scegliere tra lasciar decidere al giocatore con la donna chi far bere o bersi tutti i bicchieri e le bottiglie del turno lui stesso. Anche in questo caso, comunque, il re (nel caso Cervinarese ex re) può sempre "bussare" e prendersi una o tutte le bevande. Viceversa se la donna (il sotto) vuole far bere tutto al cavallo (il padrone/sindaco), questi può decidere di non bere lasciando alla donna la libertà di invitare alla bevuta chi vuole e al re di bussare a chi è stato invitato dal sotto. C'è anche la formula per il Cavallo del Mi riservo. Con questa formula il Cavallo che subisce la proposta si può riservare di non far bere un certo numero di persone, da una fino a tutti i giocatori meno uno. Nella formula non rivela chi, ma solo il numero di persone. Sarà sempre la donna che proponendo chi vuol far bere farà scoprire le persone riservate o meglio occulte.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
Nessun commento:
Posta un commento