domenica 10 aprile 2022

UNIONE DEI COMUNI CAUDINI - Prevenire gli incendi boschivi. Perché no? AMBIENTE


PREVENIRE é meglio!

In questo momento di rinascita, dopo le norme liberticide legate all'emergenza sanitaria, bisogna porre l'attenzione dell'Unione dei Comuni Caudini (fantasma) sul problema degli incendi boschivi che sfregiano il Massiccio del Partenio ed il Massiccio del Taburno (reale). La Valle Caudina rientra, a pieno titolo, nelle bollenti statistiche basate sugli incendi nel 2021, ma appare tiepido il coordinamento tra enti, volontari ed istituzioni locali. 

Pur essendo abbastanza scaramantici, dobbiamo affrontare ed analizzare la difficile tematica della difesa dell'Oro Verde e smetterla di lagnarci dopo.Basta sprecare inchiostro digitale sulle catastrofi annunciate. L'anno scorso con con una superficie di 120.166 ettari andata in fumo, dall'1 gennaio al 14 agosto scorso, l'Italia ha conquistato lo scettro di Stato più colpito in Europa dagli incendi nel 2021. Purtroppo, fino a settembre, si sono registrati altri casi sparsi in ogni angolo di verde della Penisola, Nuova Caudium e isole comprese. Anzi, proprio in Sicilia e Sardegna le percentuali sono spaventose. Oltre un terzo dei boschi bruciati nell’intera Unione Europea, pari finora a 358.024 ettari, appartengono alla Patria di Dante, Virgilio, D'Annunzio, Gentile, Pitagora e Giulio Cesare

Encomiabile il forte impegno degli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile. Tuttavia, le statistiche parlano chiaro. Troppe le richieste di spegnimento di numerosi incendi boschivi con il supporto aereo alle operazioni svolte dalle squadre a terra. Il COAU, ossia il Centro Operativo Aereo Unificato, copre tutta la Nazione con tanto sacrificio e qualche difficoltà oggettiva. 

Il fenomeno degli incendi boschivi, per definizione tra le minacce ambientali più gravi nel Mediterraneo, può essere combattuto e contenuto con l'uso di strumentazioni tecnologiche avanzate e studi di settore coordinati sul territorio. In quest’ottica bisogna rafforzare le attività di prevenzione e di intervento delle Regioni producendo e aggiornando la cartografia della pericolosità d’incendio, anche mediante l’elaborazione di dati satellitari. 

Il centro di competenza dovrebbe operare nel campo del telerilevamento aereo e satellitare per la protezione dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini e delle imprese. Quest'ultime puntano, tra l'altro, sulla costosa formazione tecnologica del personale pari a ben18 milioni di euro: 

Nei primi anni di attività i Centri di Competenza - si legge sul sito del Ministero dello sviluppo economico- hanno investito nell’infrastrutturazione delle sedi, nella strutturazione dell’offerta formativa e nell’attivazione dei bandi per i progetti di innovazione presentati da parte delle imprese. Sono stati erogati complessivamente circa 150 eventi formativi tra corsi, webinar ecc. Alcuni CC hanno realizzato linee pilota o dimostratori con cui formare e dimostrare le tecnologie 4.0 (test before invest) Sono stati attivati 14 bandi per progetti di innovazione delle imprese, con cui sono stati selezionati più di 140 progetti da finanziare per un ammontare complessivo di finanziamenti di circa 18 milioni di euro.

L'Unione dei Comuni dovrebbe munirsi di Centro di Competenza con diverse tecnologie di telerilevamento sia aereo con i droni, sia terrestre con tecnici e volontari. Pertanto, l’integrazione trasversale di sensori satellitari e aerei potrebbe essere una risorsa di fondamentale importanza. Infatti, mentre le coperture satellitari avvengono in giorni e ad orari prefissati, le tecnologie di telerilevamento aereo con i droni permettono, invece, di acquisire i dati in base alle esigenze contingenti, fondamentali per la gestione delle emergenze. 

Ad esempio, un sensore termografico di ultima generazione rileva la temperatura superficiale con una risoluzione inferiore ai 50 centimetri e può operare anche con la presenza di incendi, grazie al fatto che il fumo è trasparente nell’infrarosso termico. Con sorvoli di droni nel corso di un incendio c'è la mappatura in tempo reale grazie al sensore ed è possibile identificare con precisione fronti di fiamma anche molto piccoli. 

La possibilità di effettuare lanci d’acqua da elicottero o da Canadair basandosi sulle coordinate effettive delle fiamme e della vegetazione da bagnare potrebbe segnare una vera e propria rivoluzione, con la certezza di raggiungere sempre il bersaglio, rispetto all’attuale operatività a vista, necessariamente offuscata dalla coltre di fumo.

Sono centinaia gli incendi boschivi scoppiati dall’inizio dell’anno in Campania, un pessimo dato in linea con quello dello scorso anno. Migliaia di ettari di superficie forestale in cenere e tantissimi bastardi incendiari denunciati dai Carabinieri Forestali della Regione Campania, da sempre in prima linea nel contrasto ai reati ambientali. Altro esempio concreto sono gli oltre 21mila euro di sanzioni comminate per le violazioni ai divieti di accensione di fuochi nelle aree verdi nel corso degli oltre 1100 controlli disposti 

Grazie alla collaborazione con la Regione Campania, la Specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri è stata in grado di rinforzare i servizi di vigilanza e monitoraggio del territorio e nelle aree forestali e rurali più vulnerabili dove sono più frequenti gli incendi e gli interessi delle ecomafie palesi.

La Regione Campania, attraverso l’attuazione del regolamento forestale recentemente approvato, ha introdotto specifiche sanzioni per le violazioni agli obblighi da parte di proprietari di terreni e frontisti, di manutenere le scarpate e i cigli stradali. 

De Luca ha imposto la creazione di fasce di protezione sgombre da vegetazione in prossimità di insediamenti produttivi, delle abitazioni e dei villaggi turistici e nelle aree adibite ad attività ricreative. In alcuni periodi è fatto divieto assoluto di accensione di fuochi in aree forestali e di bruciare residui vegetali o scarti derivanti dall’agricoltura e dalla manutenzione di parchi e giardini. 

Le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321, se dovessero avvistare un incendio, sono invitati a segnalarlo celermente al numero di emergenza ambientale 1515 o al numero unico di emergenza 112; sempre disponibili il 115 del corpo dei Vigili del Fuoco e i numeri verdi dedicati delle strutture regionali di protezione civile. 

Segnalare in tempo reale un incendio può fare la differenza e garantirne lo spegnimento immediato.

Esiste almeno una mappatura aggiornata della pericolosità d’incendio in Valle Caudina e quali zone dell'Unione hanno una maggior propensione alle fiamme e meritano attenzioni particolari?

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete

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