La Trentesima Via Crucis Cervinarese torna dopo la lunga pausa pandemica ed il mondo Cattolico entusiasta è pronto a rivivere la storia della Via Crucis, una tradizione cristiana, dove vengono rievocati gli ultimi attimi della vita di Gesù, dalla consegna della croce fino alla crocefissione.
Attenzione, però, la Via Crucis non è nata in seguito agli eventi storici che riguardano Gesù Cristo. Secondo alcuni storici la prima rappresentazione sacra risale al 1300, probabilmente su iniziativa dei vari ordini monastici Domenicani e Francescani, mentre altre fonti fanno risalire la storia di questa devozione proprio alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme. La maggior parte degli storici del Cristianesimo riconosce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi o alla tradizione francescana.
Nel 1294 un frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, descrisse minuziosamente la sua salita al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", per varie tappe, che chiamò stationes:
il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.
In realtà la vera Via Crucis comportava l'invito a recarsi materialmente in visita di persona presso i luoghi spirituali della cristianità e dove Gesù venne crocefisso. Col tempo i vertici della Chiesa capirono l'estrema difficoltà dei pellegrini europei a raggiungere la città santa e invitarono i fedeli a rappresentare le stazioni nelle rispettive parrocchie per trasportare idealmente i credenti a Gerusalemme.
La carica emotiva che sprigiona l'evento religioso, con tanto di costumi dell'epoca e colonne sonore da lungometraggio americano, è la vera essenza di una sentita recita comunitaria, utile per trasmettere in maniera concreta le ultime scene della vita di Gesù Cristo di Nazareth. Infatti, gli sceneggiatori dividono la storia in più episodi, carichi di violenza, ferocia, dolore e tristezza. Aspetti fondamentali per coinvolgere e sconvolgere le spettatrici e gli spettatori a bocca e cuore aperti.
Tale pratica popolare - si legge su sguardosulmedioevo -venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santi di Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici "quadri" disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.
Le Vie Crucis Viventi del Terzo Millennio si sono trasformate in veri e propri studi cinematografici per la produzione di pellicole digitali d'autore. Uno sforzo enorme, coronato dal successo della manifestazione che abbraccia la stragrande maggioranza dei Cervinaresi e dei Caudini. Le minoranze religiose in Valle Caudina, pur non partecipando, rispettano la difficile marcia del Salvatore.
Per fortuna sono lontani i ventuno giorni dell'assedio di Gerusalemme del 614 d.C. quando i sassanidi e gli ebrei massacrarono decine di migliaia di cristiani in quella città santa, per antonomasia, dove è ambientata storicamente la Via Crucis. Altro che rievocazione, lì vennero devastati tutti i monumenti e le chiese Cristiane, inclusa la basilica del Santo Sepolcro.
Secondo fonti ufficiali fervono i preparativi e già sono stati programmati i primi incontri istituzionali, con il sindaco e forze dell'ordine per le autorizzazioni burocratiche. Le organizzatrici e gli organizzatori dovranno evitare qualsiasi imprevisto, visto la mole di pubblico che dovrebbe fare da cornice allo spettacolo. L'ultimo caso di incidenti durante la Via Crucis risale al 2017 e vide Aprilia al centro del singolare fattaccio. Nella cittadina laziale accadde un increscioso episodio, causato dalla bravura delle attrici, degli attori e dalla celebre forte carica emotiva, mista a quantità industriali di alcoolici vari. Riportiamo, come monito, uno stralcio del famoso pezzo di cronaca apparso su la Luce di Maria.
"Aprilia, degli attori in costume ricostruiscono alla perfezione la scena della flagellazione di Cristo, quando ad un tratto un uomo ubriaco irrompe in scena, ruba la spada ad uno dei centurioni, e si avventa addosso all’attore che impersona Gesù. Dopo un primo momento di smarrimento gli altri attori accerchiano l’uomo (presumibilmente un Tunisino) e lo bloccano, infine lo consegnano ai Carabinieri presenti poco fuori il teatro dove si stava svolgendo la rappresentazione".
All'epoca in Italia erano alte l'attenzione e la tensione verso lo spauracchio del terrorismo di matrice islamica o presunta tale. La gente presente, molto impaurita, pensò addirittura ad un atto spontaneo ed imprevedibile di guerra santa, ma la stampa locale smentì categoricamente ogni possibile correlazione con folli organizzazioni del genere.
Era semplicemente un uomo straniero completamente ubriaco che, impressionato dalla veridicità della rappresentazione, si fiondò in mezzo ai teatranti per ingaggiare quella che la sua mente annebbiata aveva scambiato per una classica rissa da paese. L'integrazione religiosa a volte nasconde brutte gatte da pelare.
La Trentesima edizione della Via della Croce - anche detta Via Dolorosa Vivente, rinata negli anni Novanta ad opera della Parrocchia di Sant'Adiutore e del carismatico don Nicola Taddeo, è tra le più affascinanti e realistiche dell'intera Valle Caudina, anche grazie allo splendido scenario che offre Cervinara e all'organizzazione esemplare dell'Unità Pastorale locale, pronta a scrivere una nuova pagina di storia tradizionale Cattolica.
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