mercoledì 9 febbraio 2022

Silenzio sul futuro della Chiave di Milot. Scende in campo il direttore artistico Creta? | POLITICA

La Chiave di Montevergine dell'artista Milot potrebbe cambiare nome in Chiave del Silenzio. Dal giorno dello sgombero a Torrette di Mercogliano né il direttore artistico Michele Stanzione, né Alfredo Mirashi, l'autore italo-albanese, sono stati presi in considerazione dai nuovi vertici della Provincia di Avellino, evidentemente impegnati in altri fronti. Al momento, però, non ci sono stati contatti istituzionali per capire quale fine potrebbe fare l'opera che, inizialmente, era destinata ai piedi di Montevergine per dare il benvenuto con un veemente messaggio di apertura verso l'esterno.


CHIAVE BOCCIATA
La direzione generale Archeologica belle Arti e Paesaggio bollò la sorella dell'opera Cervinarese come "un corpo autonomo monumentale e poco originale che non dialoga, ma anzi opprime il paesaggio di Torrette". In pratica la Chiave era troppo grande come la rabbia del maestro Alfredo Milot che criticò addirittura le basi culturali degli addetti ai lavori dopo la rimozione: 

“Evidentemente la soprintendenza non ha compreso il messaggio della mia chiave, è un giudizio di chi non capisce l’arte contemporanea. 


La Provincia di Avellino a breve dovrebbe decidere sul destino della scultura permanente in acciaio cor-ten, la più grande di tutti i tempi che all'ingresso autostradale Avellino-ovest avrebbe dovuto lanciare il suo messaggio di pace e di apertura in tutto il mondo.

ACCIAIO COR-TEN
La principale peculiarità dell'acciaio COR-TEN è quella di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica, mediante la formazione di una patina superficiale compatta passivante, costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega, impedendo il progressivo estendersi della corrosione; tale film varia di tonalità col passare del tempo, solitamente ha una colorazione bruna come a Cervinara.

sarcasmo in rete

L'acciaio COR-TEN è stato utilizzato per il suo aspetto e resistenza alle condizioni atmosferiche. Idoneo in architettura, edilizia e arte principalmente nella scultura all'aperto come nel nostro caso. Per Gli scettici ricordiamo che l'ossidazione dell'acciaio Cor-Ten si realizza nell'arco di sei mesi, quindi resiste nel tempo, ma varie aziende americane come Corten+ permettono di realizzare questa ossidazione in due ore grazie a prodotti di trattamento superficiale.

SVOLTA CRETA?
In Valle Caudina si vocifera una sistemazione in loco, magari a Montesarchio con la supervisione del direttore artistico Ferdinando Creta, tra l'altro molto attivo in queste ore all'ombra della Torre per setacciare l'arte dell'antica Caudium e non solo. Infatti, l'arte contemporanea in Valle Caudina potrebbe trovare terreno fertile, magari iniziando a valorizzare un indotto economico ed occupazionale anche sul turismo legato a percorsi organici al territorio della Nuova Caudium. 

Lyu Jianfu e Ferdinando Creta

Creta, tutto sommato, potrebbe essere la carta in più da giocare sul tavolo della trattativa. Sotto la sua direzione il museo ARCOS di Benevento nato come museo di arte contemporanea, ha conservato le luci della ribalta per la stupenda sezione egizia del Museo del Sannio. Inoltre, la collaborazione tra i due, Milot e Creta, ha portato già ad ottimi risultati.

milot e Ferdinando Creta

Nel 2018 proprio la collaborazione tra Milot & Creta portò all'apertura di Mostra personale del poliedrico artista dell'est rinato in Valle Caudina, a Cervinara, dopo la caduta del Regime Comunista Albanese. Dal 6 ottobre 2018 fino a gennaio 2019 registriamo un numeroso ed interessato pubblico che ammirò le creazioni artistiche di Alfredo, benedette durante l'inaugurazione dall’Arcivescovo Metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca. Non a caso si mobilitò la prestigiosa Rai Vaticano, a testimonianza del valore internazionale della pittura dell’artista italo-albanese.

Per tali ragioni il Presidente della Provincia di Benevento e Creta, Direttore artistico di Arcos, convennero sulla opportunità di una proroga dell’apertura al pubblico di “A Key for Humanity” oltre la data prestabilita. L'esatto opposto della rimozione repentina e silenziosa, fino ad ora, della Chiave di Montevergine.

I valori dell’accoglienza e della solidarietà costituiscono il fondamento dell’ispirazione artistica di Milot, valori che egli riversa nelle sue opere nella immagine della “chiave”, cioè dello strumento nelle tasche di tutti per aprire la porta di casa e che per l’appunto tutti usano.

milot donò un'opera all'arcos

Nel 2019 presso il Museo Arcos di Benevento la mostra “Tracce d’Oriente”, personale di pittura dell’artista cinese Lyu Jianfu, a cura di Milot e Francesco Creta ebbe grande risalto internazionale, un po' come previsto per l'installazione fallita di Torrette. Lyu Jianfu, prestigioso direttore del Museo d’Arte Yindi di Pechino, fu invitato ad esporre le proprie opere dal "CaudinoFerdinando Creta in veste di direttore artistico della Sezione mostre di arte contemporanee di Arcos.
Lo scambio culturale italo-cinese fu curato da Claudio Rocca, Direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze e da Niccolò Raugei, Art Director Spazio Dinamico Arte. L’evento artistico all'epoca fu possibile anche grazie all’intervento del Presidente Esecutivo del Comitato Culturale UE – Cina, Fan Weizhou e naturalmente dall'instancabile Milot in collaborazione con gli esponenti di Arte Contemporanea Sannio dal 2013 ha assunto la direzione artistica Ferdinando Creta.
Milot alla Biennale cinese di Jinan 2020 

La Chiave, però, avrebbe una logica in quella specifica rotonda, una delle porte d'accesso alla Verde Irpinia. Spostarla altrove potrebbe, a questo punto, essere l'unica alternativa reale per ammirare una composizione imponente e ricca di significati. 
Vi terremo aggiornati sull'evoluzione o sull'involuzione di questa vicenda amara e complicata che potrebbe riservare incredibili colpi di scena, speriamo positivi, soprattutto per chi ha investito tempo, salute, arte e denaro pubblico. 

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete,

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