martedì 1 febbraio 2022

Rogo Airola, cala il silenzio? Pronta petizione popolare | AMBIENTE

Rogo Airola, cala il silenzio? Pronta petizione popolare!

Lnube tossica ora non è più visibile ad occhio nudo. Si è lentamente dissolta nell'atmosfera, distribuita su più provincie, su tanti comuni e aree ora avvolte, però, dal silenzio di tomba istituzionale. Un vero e proprio buco nero che ha inghiottito tutti i personaggi politici e non legati allo scenario apocalittico post incendio. Il rogo di Airola del 14 ottobre 2021 non è più una priorità a quanto pare e tutta questa situazione appare sempre più grottesca. Basiti gli abitanti della Valle Caudina che seguono la vicenda.

Troppe domande invase e nessuna risposta concreta né dal Comune di Airola, né dalla Regione Campania, né tantomeno dall'Arpac. Il Salute & Ambiente, comitato di base nato dopo la sciagura che ha incenerito un capannone della ditta Sapa, per mantenere alta l'attenzione e ricevere ulteriori chiarimenti sta preparando una dura petizione popolare da sottoporre direttamente ai componenti del consiglio comunale airolano. 

Gli ambientalisti Caudini hanno finanche scritto al Ministero dell’ambiente, agendo per vie traverse, ma l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania al momento dà conferma solo delle indagini in corso e del conseguente silenzio istituzionale sugli esiti analitici del rogo. 


Tra l'altro il Comitato ha incalzato la prof.ssa Marì Muscarà per avere spazio all'interno del consiglio regionale campano. Fu proprio la Pentastellata, tendenzialmente vicina a Di Battista, a schierarsi dalla parte del popolo, partecipando attivamente anche all'interno della trasmissione Status Quo di Tommaso Bello in onda su UserTv:

«Quando il cittadino denuncia, - affermò con decisione la Muscarà - e quando i cittadini sono certi di quello che sta succedendo sul proprio territorio, e quando prende fuoco una azienda a fianco alle loro case, e quando temono che sia bruciato materiale pericoloso è dovere della politica, garantire che ci sia certezza delle analisi delle indagini, per non lasciare nessun dubbio NESSUNO...SPERO DI ESSERE STATA CHIARA con tutti».

La legittima richiesta di far partecipare al Consiglio Regionale risulta essere è l'ultimo contatto reale tra Comitato e Muscarà. Poi il silenzio muto.

arpac, isclero grave

In attesa di sviluppi tecnici sul dopo incendio, il Comitato ha incassato e divulgato la relazione dell'Arpac sull’attività di monitoraggio per capire la reale situazione del fiume Isclero nel periodo 2018-2020. Lo studio ha evidenziato una grave situazione di contaminazione ambientale, in particolare  per la parte relativa ad Airola e dintorni. 

L’ aumento degli agenti inquinanti - dichiara senza mezzi termini l'Arpac - è sicuramente collegato ad una PEGGIORE gestione dei depuratori comunali a causa anche di molte aziende ubicate nell’area industriale di Airola che SCARICANO in fognatura. I depuratori comunali NON SEMPRE HANNO una capacità depurativa adeguata”.

Inoltre, il report ritiene improcrastinabile che gli Enti preposti alla gestione dei depuratori pubblici e delle reti fognarie attivino azioni di miglioramento atte a rimuovere le cause del degrado di tale corso d’acqua!

Ricordiamo che il comitato esercita attività di interesse generale come gli interventi ed i servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell'ambiente e della salute dei cittadini. Infatti, in relazione ai Canoni idrici per il Depuratore, richiesti dal Comune di Airola, per gli anni 2016 e 2017, il Salute & Ambiente sta offrendo supporto legale gratuito per fare opposizione agli stessi, essendo una richiesta illegittima e avanzata oltre i termini di prescrizione previsti per legge.

Il CSA di Airola e della Valle Caudina, in qualità di stakeholder, cioè gruppo di individui portatori di interessi che dipendono dall'organizzazione di riferimento per la realizzazione della loro azione, ha partecipato all'importante incontro, in videoconferenza, tenuto dalla Regione Campania sull'adozione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali

L'ing. Michele Rampone, funzionario della regione e il dott. Alberto Grasso del catasto rifiuti dell'Arpac, hanno illustrato le linee generali in merito all'aggiornamento del Piano che avrà durata di 6 anni. Il piano è adottato con la consultazione pubblica, prevista nell’ ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, per cui associazioni e comitati possono proporre osservazioni, integrazioni o modifiche. 

Il Comitato, con i suoi tecnici, sta valutando il Piano Proposto dalla Regione e contribuirà con le modifiche e le integrazioni che si riterranno opportune per migliorarne l'efficacia. Questa è un'occasione importante perché l'impatto dei rifiuti speciali sul nostro territorio campano ha il maggior effetto potenziale sull'inquinamento, inoltre il riciclo dei rifiuti speciali potrebbe rappresentare, anche in vista dei fondi PNRR, una possibilità di sviluppo del territorio e di lavoro per i giovani. 

Perché, in questo caso, il Comitato Caudino è stato coinvolto dalle istituzioni? Basta silenzio!

Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo

immagini tratte dalla rete

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