La Valle Caudina animalista è in costante fermento a difesa delle anime a quattro zampe che popolano la nostra terra e cercano di sopravvivere tra mille insidie. Lo Schiaffo 321 nasce come cinghia di trasmissione culturale e dare visibilità alle volontarie e ai volontari della Nuova Caudium rientra nella diffusione di Cultura, con la maiuscola, e rispetto verso il mondo animale.
La nostra linea politica ci impone di sollecitare quotidianamente gli addetti ai lavori affinché possano costruire una struttura amministrativa capace di affrontare i problemi del territorio, pianificare il futuro nelle sue mille sfaccettature e contribuire, magari, alla crescita organica dell'Unione dei Comuni della Valle Caudina. La lotta al randagismo è un esempio che calza a pennello. A Cervinara l'associazione Mabello Associazione Italiana Protezione Animali è riuscita rafforzare i rapporti con l'amministrazione comunale guidata dall'avvocato Caterina Lengua come riportato nel comunicato diffuso dalla realtà animalista Cervinarese:
È solo l’inizio e siamo ancora all’inizio. Mabello da sempre cammina al fianco delle istituzioni sensibili al problema randagismo /animali vaganti. Dopo anni di dura lotta per la missione scelta, di grande sacrificio, Ottenere questi risultati ci gratifica enormemente come associazione e come volontari. Ci sentiamo in dovere di ringraziare l’amministrazione Lengua per la sensibilità e l’ascolto, lavoreremo ancora insieme per raggiungere altri obiettivi, per rafforzare la presenza sul territorio di volontari e addetti Asl ( portare un presidio veterinario a Cervinara presente per microchip e sterilizzazione sarebbe il massimo) che potrebbe servire un po’ tutta la valle e la provincia, dato che siamo distanti 45 km dal più vicino sito a Monteforte irpino.
Il randagismo si combatte con il controllo delle nascite e con la continua vigilanza e impegno per prevenire gli abbandoni. La filosofia di Mabello è NON UNO DI TROPPO.
Noi siamo in via di costruzione di un rifugio, ma questo non è il nostro obiettivo, è solo una fase di transito, il nostro obiettivo è quello di poterlo chiudere fra qualche decennio e veder sempre più canili chiusi, per mancanza di anime.
Gli animali devono avere una famiglia, devono vedere riconosciuti il loro sacrosanto diritto al benessere e una vita degna di essere vissuta. Chi commette abusi, violazioni, crudeltà nei loro confronti dev’essere punito e perseguito come la legge prevede e la morale ci impone. Mabello ha lottato sempre per questo, senza mai voltarsi, instancabilmente, senza mai arrendersi e mai lo farà.
Personalmente, non è il valore di quel che la nostra amministrazione ci concede a smuovere le corde della mia anima, ma il riconoscimento dell’importanza del nostro operato, che si riconferma ogni giorno sotto gli occhi di tutti e da un po’ di tempo anche nei palazzi del potere. Quindi l’associazione Mabello tutta, compreso delle anime di cui si occupa - chiude Veronica Passariello, presidente del nucleo - ringrazia infinitamente.
Finalmente, una buona notizia per tutta la comunità e per i pelosi che potranno scodinzolare sotto un tetto grazie al costante impegno delle ragazze e dei ragazzi che hanno fatto tanti anni di dura gavetta prima di entrare nel mondo burocratico-amministrativo-politico, che il più delle volte allontana le persone di buona volontà, poco disponibili a fraseggiare per lunghi mesi.
Purtroppo, ci vuole molta pazienza, ma i risultati arrivano.
Onore a Veronica e a tutti coloro che donano tempo e passione al volontariato, in tutte le sue salse.
Cervinara è all'avanguardia nella lotta al randagismo, grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini. Ad
Airola, invece, l'associazione
Cuori Randagi, nonostante i passi in avanti nella battaglia al randagismo locale, per farsi ascoltare dal
Comune è dovuta ricorrere ad una
petizione digitale. Riportiamo il testo della sottoscrizione simbolica che proprio in questi minuti sta per raggiungere quota
1500. In realtà il direttivo animalista airolano, tramite un messaggio di posta elettronica certificata indirizzato al Sindaco, ha già inviato la richiesta appena superato quota
mille firme a sostegno:
«Siamo volontari dell’associazione Cuori Randagi di Airola, grazie all’amore che mettiamo e tutti i sacrifici che facciamo da molti anni, il randagismo non è più un problema del nostro paese. Pur avendo chiesto sempre aiuto non abbiamo mai percepito nessun tipo di sostegno, sovvenzione o aiuto da parte dell’Amministrazione comunale per i pelosi del nostro rifugio”.
«Nella zona industriale del paese – spiegano i Cani Randagi – c'era un branco di cani di taglia grande (ventuno cani). Per noi è stato difficilissimo riuscire a prenderli e sterilizzarli tutti, sia per le spese ovviamente, sia per il fatto che non si fanno toccare. Loro sono così, non danno fastidio a nessuno, ma non sono molto domestici. Ecco perché abbiamo deciso di rimetterli sul territorio in cui vivono (sempre accuditi da noi) chiedendo al Comune di recintare una piccola parte di terreno in cui sostano. Solo questo abbiamo chiesto, un po' di pali e reti per metterli in sicurezza».
«Negli ultimi mesi questi cani da ventuno sono diventati otto, li stanno avvelenando, ammazzando a furia di sprangate o addirittura li fanno aggredire da cani che accompagnano greggi di pecore. Tanti cuccioloni che non fanno male a nessuno ci stanno rimettendo la vita. Molte persone del nostro paese - in conclusione - sposano la causa e per questo abbiamo lanciato una raccolta firme, solo questo, mettere in sicurezza queste anime che ormai sono in pericolo di vita perenne».
Riflessioni
I randagi possono arrivare in ogni angolo della Valle Caudina con estrema facilità. Non hanno la divisione tra due province che ostacola il loro cammino. Le amiche e gli amici a quattro zampe, però, potrebbero vivere meglio se ci fosse un coordinamento unitario animalista, ovviamente sotto la tutela dell'Unione dei Comuni Caudini.
Le esperienze positive di Cervinara, Airola o Montesarchio potrebbero servire da esempi costruttivi per le altre cittadine che al momento non hanno punti di riferimento nel settore.
Sarebbe bello unire le forze...
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immagini tratte dalla rete
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