La strage di Ustica
La sera del 27 giugno 1980 ventuno aerei militari di diverse nazionalità fendevano i cieli italiani «in una guerra non dichiarata». L’espressione è del giudice Rosario Priore che ha indagato per anni sulla strage di Ustica, cioè sull’abbattimento del Dc9 decollato da Bologna e mai arrivato a Palermo, con 69 adulti e 12 bambini a bordo. Da uno di quegli aerei militari partì con ogni probabilità il missile che colpì il volo civile dell’Itavia, nella cui scia si celava – fuori dai radar - il bersaglio mancato. Potrebbe sembrare un film anche ben costruito, invece è tutto vero, benché di una verità ancora incompleta: non si sa chi sia il responsabile materiale né quale fosse l’obiettivo.
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