domenica 23 gennaio 2022

Traforo del Partenio come la Chiave di Milot? | POLITICA

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Avellino e Salerno ha bocciato la Chiave di Montevergine ed il nuovo presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, ha deciso di rimuovere definitivamente l'opera monumentale dell'artista Milot. 

A quanto pare il 2022 è partito abbastanza male per l'ideatore albanese della mastodontica installazione, gemella della Chiave di Cervinara, quest'ultima vandalizzata e repentinamente ripulita proprio ad inizio del nuovo anno. La Kay of Mountain Virgin era pronta per entrare a far parte delle installazioni artistiche più grandi del mondo ed invece sarà ricordata come l'oggetto misterioso e arrugginito della rotonda di Torrette di Mercogliano. Sul patibolo sale Mimì Biancardi da Avella, Presidente uscente dell'istituzione provinciale, che aveva puntato tutto sulla Chiave di Montevergine

BOCCIATI

Doccia fredda per Alfredo Mirashi detto Milot, che ha aspramente criticato la decisione inappellabile della Sovraintendenza. Ricordiamo alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo321 che la scultura in acciaio corten doveva essere completata in Valle Caudina dalla ditta Metal Zurlo di Cervinara per poi essere posizionata all'uscita del casello autostradale Avellino Ovest. Si attende la replica del direttore artistico del progetto naufragato, Michele Stanzione, incredulo per la sonora bocciatura degli addetti ai lavori. Tutti si chiedono, a questo punto, che fine farà la chiave di cinquanta metri. Secondo voci di corridoio l'incompiuta potrebbe trovare posto tra Avella e Baiano, anche se si prospetta un ripiegamento verso Cervinara o la Valle Caudina.

INKUBO

L'attacco di Rifondazione Comunista, pronta a mobilitare la Procura della Repubblica per chiarire l'incredibile vicenda burocratica e amministrativa, ha fatto riemergere gli inkubi dell'artista, scappato dal Regime Comunista della Repubblica Popolare Socialista d'Albania

Sotto la lugubre bandiera rossa furono condannati a morte mediante fucilazione, impiccagione o altro oltre 6.000 tra uomini e donne. Inoltre furono incarcerati 34.135 persone tra cui migliaia di morti in carcere per i continui maltrattamenti e per le indicibili torture rivolte a chi si opponeva alla virulenta dittatura del proletariato. Ancora oggi molte famiglie stanno cercando i resti dei loro cari in fosse comuni, vittime dell'intolleranza, dell'odio e della violenza di matrice sovietica.

Statua del dittatore Enver Hoxha

Il profondo dolore per le persecuzioni, marchiate a fuoco dalla stella bolscevica, è la molla che fatto scattare la vena artistica del bravo Alfredo, uno dei tanti profughi sbarcati in Italia, affamato di libertà e ostile al potere del Cremlino. Chissà cosa avrà pensato Milot quando ha visto palesarsi i fantasmi di un difficile passato, questa volta sotto forma di "komunicato stampa post-sovietico"...

RIFLESSIONI

Alla luce degli ultimi avvenimenti prende forma, soprattutto, l'ipotesi del tramonto di un'altra opera faraonica, anch'essa caldeggiata da Mimì Biancardi. Il Traforo del Partenio potrebbe seguire la stessa sorte della Chiave di Montevergine e restare sulla carta, facendo risparmiare ben 400 mila euro alla Provincia di Avellino?

Vi terremo aggiornate e aggiornati.

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