venerdì 23 dicembre 2022
martedì 20 dicembre 2022
LA CAUDIUM PAGELLA della settimana
dal 8.12 al 20.12.22
La Caudium Pagella è una nuova rubrica goliardica e non che nasce per dare i voti ai personaggi e/o alle notizie del mese traendo spunto direttamente dalla stampa locale. Segnalaci qualcosa che a tuo parere merita di passare sotto le Forche Caudine de Lo Schiaffo 321. Non dimenticare la fonte e l'ironia.
10#S.MARTINO V.C.
Intitolato al compianto Pellegrino D’Argenzio, morto mentre spalava il fango a seguito dell’alluvione del 1999, il Largo fra Via Crocevia e Via Torretiello, nel giorno del 23° anno della sua scomparsa. (usertv.it)
9#AFRICA
Un poliambulatorio in Senegal per offrire assistenza nelle discipline di Pediatria, Ginecologia e Medicina d’Urgenza: è il sogno dell’associazione “Avellino per il mondo”, che si è concretizzato in un progetto già in corso di realizzazione. Quanto è stato fatto e quanto resta da fare sarà l’argomento dell’incontro “Africa chiama, Avellino risponde”, che si terrà dopodomani, martedì 20 dicembre, alle ore 15,30, nell’aula magna dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati. La scelta di presentare il progetto nella struttura sanitaria di Contrada Amoretta non è casuale, ma scaturisce dalla volontà di offrire un tributo alla figura di Felice Mariani, dirigente medico dell’Unità operativa di Medicina d’Urgenza e Pronto soccorso dell’Azienda Moscati, prematuramente scomparso e ricordato anche per il suo profondo spirito umanitario, alimentato, sia nell’esercizio della professione che nella vita privata, da una spontanea volontà di aiutare i bisognosi. All’incontro, moderato dal giornalista Gianluca Amatucci, parteciperanno il Direttore generale dell’Azienda “Moscati”, Renato Pizzuti, il Presidente dell’Associazione “Avellino per il mondo”, Marco Cillo, il Direttore della Caritas Diocesana, Carlo Mele, la responsabile della formazione dell’associazione, nonché moglie di Felice Mariani, Rosanna Dattoli, e la responsabile del progetto “Chiama l’Africa”, Elvira Napoletano. Nel corso della presentazione dell’importante iniziativa di solidarietà è previsto anche un intermezzo musicale, a cura del Direttore dell’Unità operativa di Anatomia e Istologia patologica, Giovanni De Chiara.(retesei.com)
8#CIRO
Nuove indagini da lunedì 19 dicembre per il fossile di dinosauro “Scipionyx samniticus”, noto con il soprannome di “Ciro”. Ad annunciarlo una nota della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, diretta da Gennaro Leva, che spiega che i nuovi accertamenti saranno realizzati da Matteo Fabbri del Field Museum of Natural History di Cicago. Le analisi sul fossile, attualmente custodito nell’ex Convento San Felice a Benevento, sede della Sovrintendenza, dove è ammirato ogni anno da scolaresche campane, sono state autorizzate considerata l’eccezionale possibilità di ottenere nuovi dati scientifici sul reperto. (labtv.net)
7#CALCIAMORE
I Cloudia pronti a scalare le classifiche. Il sogno di un amore eterno e velleità di trionfi calcistici, come quella di far vincere la Champions alla Juventus, ma il tutto trattato in modo simpatico e scanzonato, con un motivo che mette allegria. Stiamo parlando di CALCIAMORE, il primo brano inedito dei Cluodia. Un brano che, dallo scorso 14 dicembre, potete trovare su tutte le piattaforme e che si annuncia foriero di importanti novità per questo giovanissimo gruppo. I Cloudia sono un gruppo musicale pop, composto da Francesco Lista alla voce, Aniello Montella alle chitarre, Antonio Vitelli al basso e Raffaele Capriati alla batteria. La band nasce in Campania, più precisamente fra la provincia di Benevento, da cui provengono Francesco e Aniello, e quella di Caserta, dove vivono Raffaele e Antonio. Aniello, Raffaele e Antonio sono diplomati al conservatorio di Benevento (i primi due in musica classica e il terzo in musica jazz), mentre Francesco ha conseguito la laurea in Traduzione Specialistica presso “L’Orientale” di Napoli, studiando musica da privatista e coltivando la passione per la scrittura di canzoni. Dopo diverse esperienze musicali precedenti, nell’agosto del 2021 i quattro hanno deciso di unirsi per dar vita ad un nuovo progetto, che presto porterà alla luce musica inedita a cui la band sta attualmente lavorando. Nell’agosto 2022, i Cloudia hanno partecipato al contest “Santu Rock” di Arpaise (BN), classificandosi al primo posto e, nello stesso mese, hanno preso parte alla quarantatreesima edizione della manifestazione “Benevento Città Spettacolo”; a ottobre 2022, il gruppo è fra i 30 finalisti nazionali del “Tour Music Fest”, nella categoria “Original Band”. Purtroppo, la band non ha potuto partecipare alla finale in programma a San Marino il 25 novembre, vista la concomitanza con la finale di un’altra manifestazione a cui ha partecipato, Area Sanremo 2022, dove i Cloudia sono stati inclusi fra i 46 finalisti nazionali; la band si è esibita davanti ad una commissione artistica presieduta dal direttore artistico di Sanremo 2023, Amadeus, con il brano inedito “Calciamore”. Il tormentone La passione ed il talento ci sono, auguriamo alla band quel pizzico di fortuna che possa far diventare Calciamore un vero e proprio tormento che li proietti ai vertici delle varie hit parade. (orticalab.it)
6#CENTRO SERVIZI
Cervinara: finanziato il centro servizi per la comunità. L’amministrazione comunale di Cervinara raggiunge un altro importante risultato sul fronte del PNRR. Dopo i finanziamenti sin qui ammessi nel settore dell’edilizia scolastica, della viabilità, della messa in sicurezza di edifici, della progettazione per rigenerazione urbana e riqualificazione ambientale, per studi di micronizzazione sismica, per i quali gli uffici hanno già avviato le procedure per la realizzazione delle opere, arriva la buona notizia del finanziamento di € 500.000 per un altro progetto, sempre redatto dalla struttura tecnica comunale, questa volta nel settore dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità. Il progetto, a cui il Sindaco Caterina Lengua e la Consigliera con delega ai servizi sociali Paola Pallotta hanno prestato particolare attenzione sin dalla pubblicazione dell’avviso, è finalizzato alla riqualificazione dell’immobile sito alla via San Cosma, oggi sede della protezione civile che verrà destinato al centro servizi per la comunità. Cervinara avrà una struttura moderna, dotata tra l’altro di una sala polivalente per anziani, di uno spazio verde attrezzato, di un open space di ascolto e di accoglienza del cittadino per la erogazione di servizi sociosanitari, per i quali è risultato idoneo anche il relativo progetto di altri €500.000. (usertv.it)
5#ROZZA
"Le ronde non sono la soluzione, servono più uomini contro i furti nel Baianese". Il sindaco di Quadrelle Simone Rozza sarà in Prefettura per chiedere di rafforzare il presidio. Allarme furti nel Mandamento-Baianese, una vera e propria escalation quella che si sta registrando nei comuni della Bassa Irpinia nelle ultime settimane e che preoccupa fortemente i sindaci. “Siamo sotto tiro ormai da 20 giorni, bande di malviventi senza scrupoli stanno minando la serenità delle nostre comunità – dichiara Simone Rozza, sindaco di Quadrelle, uno dei comuni più colpiti. Domani mattina andremo in Prefettura per capire come arginare questa situazione. Chiederemo che aumentino gli uomini delle forze dell’ordine sul territorio, i carabinieri di Baiano stanno facendo un gran lavoro ma servono altre unità in questo momento". "Quello che mi preoccupa maggiormente – aggiunge Rozza – è che i cittadini si stanno organizzando in ronde per presidiare il territorio ma devo stigmatizzare queste iniziative. Non spetta a loro, deve essere lo Stato a far questo e ribadiremo il concetto al Prefetto Paola Spena". E su questo allarme è intervenuto anche il dirigente nazionale del Pd Franco Vittoria che attraverso i social chiede l'intervento delle istituzioni. "C’è bisogno di un atto concreto, c’è bisogno di una risposta dello Stato, c’è bisogno di inviare più forze dell’ordine, c’è bisogno di costruire una solidarietà istituzionale". (ottopagine.it)
4#ECOMAFIA
Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, commenta l’allarme lanciato dal rapporto Ecomafie di Legambiente e il quadro generale sull’inquinamento: «È il momento di fare prevenzione primaria, le attività umane, dall’edilizia all’agricoltura, non possono inseguire solo il profitto, ma devono avere al centro la sostenibilità. Ora stiamo monitorando le nostre acque, le falde superficiali sono già ridotte male» (orticalab.it)
3#ROGO
Montesarchio – Rogo nell’ex cava Moccia, danni da 200mila euro. Hanno agito in modo fulmineo. E, probabilmente, quanti sono entrati in azione erano appostati sul posto – o negli immediati paraggi – attendendo che il campo fosse libero. Emergono primi elementi rispetto all’atto incendiario che si è consumato presso la ex cava Moccia di Montesarchio..(retesei.com)
2#BARELLE
Ambulanze bloccate al pronto soccorso di Benevento, mancano le barelle. Una situazione vergognosa, indegna di un sistema sanitario di un paese occidentale. Diverse ambulanza del 118 di tutta la provincia di Benevento sono bloccate presso il pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Benevento. A quanto pare, mancano le barelle. Così, i pazienti che arrivano devono restare sulle lettighe delle ambulanza. E questo significa che le ambulanze non possono far ritorno alla base. Ed allora, se ci dovesse essere un’ulteriore urgenza, le ambulanze non sarebbero a loro posto per intervenire velocemente sul luogo del soccorso. Praticamente, questa situazione al pronto soccorso mette a serio rischio la salute dei cittadini. Tutto questo perché non si riesce ad organizzare al meglio un servizio primario come quello del pronto soccorso. Mai in passato si era arrivati ad una situazione che sembrava avulsa dall’organizzazione del Triage. Purtroppo, dopo l’emergenza covid, negli ospedali stentano a ripartire i servizi, anche quelli essenziali. Ma bloccare il pronto soccorso, o meglio, bloccare le ambulanze che devono intervenire, rapidamente, in caso di emergenza, vuol dire minare alla base qualsiasi tipo di servizio. Una situazione che deve essere risolta al più presto. La nuova direttrice generale dell’ospedale San Pio di Benevento, la dottoressa Maria Morgante deve risolvere immediatamente questa situazione che, ripetiamo non è affatto degna di un sistema sanitario di un paese occidentale. Le zone interne devono fare i conti con sempre meno servizi e con un impoverimento, anche demografico, in vasta scala. Uno dei servizi che sembrava funzionare al meglio è proprio quello del soccorso e dell’emergenza. Ma, purtroppo, con la situazione di oggi che non si verifica per la prima volta, anche quello si va assottigliando. Intanto, le ambulanze attendono che vengano restituite loro le barelle, per tornare a fare il proprio servizio sul territorio. Quando durerà ancora questa attesa ?(ilcaudino.it)
1#CANE
A Gesualdo ucciso un cane a colpi d’arma da fuoco. Indagano i Carabinieri. I militari sono intervenuti su segnalazione al 112. Denunciato un 70enne per omessa custodia di armi. I Carabinieri indagano per risalire all’identità della persona che a Gesualdo ha ucciso un cane a colpi d’arma da fuoco. Nel frattempo, i militari della locale Stazione di Gesualdo hanno denunciato un 70enne del posto per ‘omessa custodia di armi’ nella tarda serata di ieri, dopo che la pattuglia è intervenuta per l’uccisione di un cane maremmano. Uditi gli spari e i forti guaiti, il proprietario del cane ha chiamato il 112, affidando ai Carabinieri la propria richiesta di giustizia. Sviluppando le informazioni acquisite, i Carabinieri sono riusciti a restringere il campo delle ricerche fino ad arrivare all’identificazione del 70enne al quale, a seguito di perquisizione, sono stati sequestrati i suoi due fucili, di cui uno rinvenuto sul pavimento del soggiorno, privo delle necessarie misure di sicurezza. Alla luce delle evidenze emerse, l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. Sono in corso accertamenti finalizzati a stabilire l’eventuale responsabilità dell’uomo in relazione al cane ucciso a Gesualdo. La carcassa è stata sottoposta a sequestro.(nuovairpinia.it)
0#CITTA' CAUDINA
Come le attività COORDINATE per le festività natalizie.
lunedì 19 dicembre 2022
Le avventure di Tintin - Tintin nel Paese dell'Oro Nero | Parte 1
domenica 18 dicembre 2022
QATAR 2022 - La mano di Pio #goliardia
LANDO BUZZANCA - L'Arbitro (1974)
Un arbitro siciliano, famoso per le sue doti di energia e di fermezza, viene coinvolto in una speculazione terriera manovrata da un suo conterraneo di pochi scrupoli. Quando lo viene a sapere, l'integerrimo si rivolta, accusa pubblicamente il suo partner, ma lui stesso è travolto dallo scandalo. Il protagonista Lando Buzzanca era schierato a destra, una rarità per il cinema Italiota..
LAS HORCAS CAUDINAS - Le Forche Caudine a Barcellona, storia di uno spettacolo in Catalano di fine Ottocento | CAUDIUM
Le Forche Caudine a Barcellona, storia di uno spettacolo di fine Ottocento. Un vero e proprio viaggio nel tempo per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321.
Valorizzare la Valle Caudina è l'imperativo categorico che prende forma su queste colonne digitali da un bel po'. Questa volta abbiamo "intercettato" un libretto da teatro datato 1895: Las Horcas Caudinas. L'ottimo Francesco Xavier Godò i Llorens, celebre giornalista, drammaturgo e avvocato catalano, fu capace di realizzare più di trenta opere teatrali, tutte applaudite dal pubblico amante del teatro. Quella dedicata alla nostra terra è in realtà una storia, tutta da scoprire, ambientata nel pomposo Ottocento Spagnolo.
La nostra terra è citata grazie al famoso "modo di dire" che è legato agli scritti di Tito Livio sulle gesta dei Romani e sulla famosa e interessante storia della battaglia svoltasi dalle nostre parti nel 321 avanti Cristo. Un pezzo di storia che ha superato confini, epoche e lingue. Un vero e proprio trampolino da utilizzare per creare un indotto culturale orientato al futuro, intrecciato con un passato che non passerà mai.
La prima rappresentazione di Le Forche Caudine al Teatro Principale di Barcellona si tenne il 30 marzo 1895. La sala a ferro di cavallo era piena in ogni ordine di posto per una commedia in un atto al costo di una sola peseta. Abbiamo ritrovato il libretto originale di questa interessante commedia e dopo averlo tradotto dal catalano lo pubblicheremo integralmente. Invitiamo tutte le lettrici e tutti i lettori che hanno a cuore il Teatro (e magari anche la Valle Caudina) a dare uno sguardo al copione e fuoco alla fantasia.
Il Principal che ospitò Las horcas caudinas di Godó rappresenta il teatro più antico della città e uno dei più antichi della Spagna. Al numero 27 della Rambla quella sera c'era una fila di spettatrici e spettatori affascinati soprattutto dal titolo di un'opera legata ad una storia di umiliazione militare e morale unica nel suo genere.
Sul prestigioso palcoscenico si sognava, anche per un attimo, di andare a visitare questa terra, Caudium, conosciuta da tutto il mondo, ma visitata da sparute decine di turisti. Purtroppo.
Lo spettacolo di prosa fu messo in scena solo in lingua catalana, scelta intelligente che diede un maggior successo di pubblico. Il caro Godò diede un grosso contributo al blasone del teatro, dando lustro seppur in una fase di decadenza a causa della crescita del cinema.
Nel mondo del teatro di Barcellona. fin dal 1750, operarono tre compagnie stabili, una di opera italiana, una di commedia, il vero teatro di prosa ed una terza di danza, solitamente composta da artisti importati dal Regno di Napoli. In generale, i cantanti d'opera e i ballerini erano italiani mentre gli attori di prosa provenivano spesso da Madrid. A partire dal 1797 iniziò la tradizione di organizzare anche concerti vocali e strumentali per evitare la chiusura del teatro durante la quaresima vista la religione Cattolica che in alcune fasi dell'anno vietava tassativamente l'accesso al teatro. Il teatro dell'epoca ospitò anche spettacoli di circo, esibizioni ginniche, spettacoli di magia, varietà a doppio senso e altri generi minori.
Teatro di prosa
Riguardo al repertorio teatrale dei primi tempi di attività del Principale ci sono poche informazioni; da riferimenti documentali si sa solo che al principio del XVIII secolo andavano in scena commedie e drammi di autori classici spagnoli come Agustín Moreto e Pedro Calderón de la Barca, che si presume siano stati rappresentati abitualmente anche nel secolo precedente. A partire dal XVIII secolo l'allora Teatro de la Santa Cruz si rinnovò, grazie anche all'arrivo di Antonio Galli da Bibbiena al seguito dell'arciduca Carlo VI d'Asburgo, all'epoca ancora conte di Barcellona e pretendente al trono spagnolo, che stabilì la sua corte a Barcellona.
Questo legame con il circuito teatrale europeo si interruppe con la sconfitta della fazione austriaca nella guerra di successione spagnola. Il commercio con Genova e Napoli consolidò i legami con l'Italia e di conseguenza aumentò l'influenza musicale e teatrale italiana, in prevalenza Meridionale per ovvie ragioni. In quell'enorme flusso culturale, ecco apparire "Le Forche Caudine" nei migliori teatri iberici, oltre la celebre battaglia e Tito Livio.
Quel sipario aveva avvolto in sé personaggi di spicco come le attrici Adelaide Ristori (1878), Eleonora Duse (1890) e Sarah Bernhardt (1900) e il trasformista Leopoldo Fregoli (1894). La commedia andò in scena per un anno intero e l'echeggiare dell'allusione alle nostre Forche Caudine lascia spazio all'immaginazione e ci immerge in un'altra dimensione.
In questi giorni, per pura coincidenza, nella Nuova Caudium "Le Sentinelle della Torre" di Montesarchio, attivisti che provvedono al sostegno del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, hanno messo in scena una serata Ottocentesca con i costumi dell'epoca. La magia della Torre di Montesarchio, immersa in un viaggio nel tempo, da Assteas all'Ottocento, potrebbe canalizzare le energie positive e propositive in un evento da sviluppare in una commedia, magari riadattata ed ispirata alle Forche Caudine di Godò.
In chiusura vi proponiamo un piccolo assaggio tradotto in italiano della commedia.
...luce e per produrre la luce hanno legna dolce e io sono venuto a produrre quella fiamma che soddisfa i vostri desideri e anima tutta questa casa... Papà... Se per un momento, per far sgorgare le scintille, ho mancato di rispetto a te, Cugina, se per fingere non sono stato sincero con te e ti ho ingannata... perdonami! Perdonatemi, lasciatemi sedere intorno a quella fiamma e in un angolo, in un buco della casa, accanto a voi, lasciate stare i due poveri indigenti, stanno arrivando dal vostro amore e tremanti per la febbre del desiderio di abbracciarvi... Permettete che accanto a voi trovino anche calore i poveri, perché sono stati causa incosciente della vostra felicità. Vi supplico! Ferma Amelia! Ho realizzato le mie idee, facciamogli un bell'applauso...(continua)
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
FAVOLE ITANGLOMANI - 20 baggianate itanglesi demistificate una ad una (18/20) | CULTURA
I sostenitori dell’itanglese tendono spesso a contraddirsi. Non è inusuale che nella stessa frase neghino il fenomeno, o lo minimizzino, per poi però anche dire che è un’ottima cosa, bella, moderna, inevitabile, e «comune a tutte le altre lingue». Analizziamo una a una le gemme più tipiche alla fiera dell’anglomania.
18. Una lingua franca è la migliore soluzione alle barriere tra i popoli.
RISPOSTA: Sicuro che è quella la ragione per la quale ormai anche l’Aeroporto di Torino è diventato Turin Airport? E sicuro che i miscugli alla smart working e no paura day abbattono barriere? Vorresti vedere la faccia di uno statunitense quando gli dici che in Italia School Shooting è patrocinato dal Ministero dell’Istruzione?
O che ti devi fare un daily tampon? Davvero è questa la maniera di farsi capire con gente di altre lingue e culture? E, senso del ridicolo a parte (o mancanza dello stesso), davvero persone così apparentemente sensibili alle «barriere» non si rendono conto di quanto l’omogeneità linguistica sia strettamente collegata all’omogeneità culturale? Proprio loro?
Quelle espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore, che non corrispondono necessariamente a quelle de "Lo Schiaffo 321". Immagini tratte dalla rete.
Fonte: https://campagnapersalvarelitaliano.com/favole-itanglomani/
NICOLA DI BARI - La Mia Libertà (1986)
Artista: Nicola Di Bari
Brano: La Mia Libertà
Anno: 1986
sabato 17 dicembre 2022
Ri-fatti un giro negli ospedali | SALUTE
COMUNI RICICLONI CAUDINI - Montesarchio, Moiano, Forchia e Bucciano guadagnano l'attestato. Bene i Parchi del Taburno e del Partenio | AMBIENTE
Montesarchio vanta il 78,9% di raccolta differenziata e il 67,6% secco residuo. Insomma, una buona notizia sul fronte ambientalista Caudino, se sommata agli ottimi risultati di Moiano, Forchia e Bucciano, rispettivamente classificati alla ventisettesima, trentunesima e sessantacinquesima posizione regionale per i municipi con meno di 5000 residenti. Percentuali altissime di raccolta differenziata. Un ottimo risultato a cui vanno i nostri complimenti sinceri. Riepilogando
6.Montesarchio (13098) 78,9% R.D. 67,6 S.R.
27. Moiano (4328) 80,6% R.D. 54,8% S.R.
31. Forchia (1287) 85,6% R.D. 56,7% S.R.
65. Bucciano (2016) 80,4% R.D. 74,3% S.R.
TROPPE ASSENZE
Mancano all'appello tutti gli altri comuni della Valle Caudina. I Parchi Regionali hanno raccolto discreti risultati positivi, ma è una situazione statica e calante, a quanto pare. Sul fronte "raccolta differenziata" bisogna analizzare la situazione elaborata da Legambiente. Nel Dossier Comuni Ricicloni 2021, dove l'associazione ambientalista ha elaborato i dati l’Osservatorio regionale dei rifiuti, pesano i risultati negativi degli altri componenti della Nuova Caudium.
Ben quattordici anime, unite dalla storia, ma divise dal Regime del Nulla. Per la cronaca Comuni Ricicloni è stato realizzato con il Patrocinio dell’Ente d’Ambito di Salerno e con il contributo di Conai, Assocarta Ambiente S.p.A, Sarim, Igiene Urbana Evolution, Biorepack, Cartesar, Cic, Consorzio Gema, Ecobat, Formaperta, Papa & Proteg.
Parchi Nazionali e regionali.
Tra i parchi nazionali, l’aggregato degli 80 comuni del parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con il 71,6% di raccolta differenziata risulta essere l’unica area che raggiunge e supera il 65% di Raccolta Differenziata e in cui ben 32 comuni, pari al 40%, sono Rifiuti Free, vale a dire che non solo raggiungono o superano il valore del 65% della Raccolta Differenziata ma anche che producono meno di 75 kg di indifferenziato pro-capite annuo. I 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio raggiungono complessivamente il 56,1% di Raccolta Differenziata e solo un Comune risulta essere Rifiuti Free.
Per i parchi regionali, l’aggregato dei 14 comuni del Parco del Taburno con il 75,7% di raccolta differenziata è sicuramente l’area che mostra valori più alti di Raccolta Differenziata e in cui 5 comuni, pari al 35,7%, sono Rifiuti Free. Di rilievo anche i risultati ottenuti dai 30 comuni del Parco dei Monti Picentini con un valore di RD complessivo pari al 69,4% in cui sono presenti ben 20 comuni ricicloni e 4 risultano essere Rifiuti Free. Inoltre, si evidenzia anche il risultato dei 22 Comuni del Parco Regionale del Partenio che nel loro complesso raggiungono e superano il 68,8% di raccolta differenziata.immagini tratte dalla rete.
La famiglia Benvenuti - Puntata 9 (1969)
venerdì 16 dicembre 2022
CERVINARA RISORGI! Quando gli Ultras Avellino sostennero gli Alluvionati | perle
Ricordiamo un triste episodio, legato alla tragedia che colpì Cervinara nel dicembre 99. Lei all’epoca sedeva sulla panchina della Fidelis Andria e pochi giorni dopo, in terra pugliese, incontrò proprio l’Avellino (2-1 il risultato finale con gol di Spinelli, Pizzulli e Zirafa, ndr). La Curva Sud espose uno striscione “Cervinara risorgi!”. Come ricorda quel difficile momento?«Ricordo soprattutto che partii di corsa da Andria per venire a prendere i miei figli e portarli con me, anche perché dal di fuori sembrava una cosa molto più grave di quanto in realtà non fosse, nel senso che tutto il paese sembrava invaso dalle acque, ma fortunatamente non fu così. Non furono momenti facili, ma avere la famiglia vicino riuscì a rasserenarmi.
Il caso volle che la domenica giocassi proprio contro l’Avellino e quello striscione mi fece sicuramente piacere. Ad ogni modo, non persi la concentrazione e la determinazione, perché per l’Andria si trattava di un match importantissimo, e riuscimmo a fare risultato pieno».
La "pezza" fu molto apprezzata a Cervinara ed in tutta la Valle Caudina. Erano tempi molto diversi, senza piattaforme sociali. Solo chi macinava chilometri sapeva. Quel nobile gesto riempì d'orgoglio i Cervinaresi di fede biancoverde e non solo. La voce girò anche tra i tanti volontari che spalavano fango e tifavano per la battagliera squadra nata nel 1912. Per la cronaca si registra anche una sparuta presenza di giovani Lupi Cervinaresi in trasferta a Roma con gli anfibi ancora sporchi di fango. Era il 9 gennaio 2000 e si giocò la gara valevole per la prima di ritorno. Scesero in campo Lodigiani e Avellino al "Tre Fontane" della Capitale per indisponibilità del Flaminio.
Quel messaggio di vera solidarietà e di invito a non mollare cementificò il rapporto umano, popolare e comunitario di una Terra ostinata e testarda, abituata a rinascere dopo terremoti, alluvioni e malapolitica.
foto: Cervinara Clan
René Guénon - Tradizione e tradizionalismo - Audiolettura
Tradizione e tradizionalismo
xXxI capitolo
tratto da Vyāsa Audioletture