Le fiamme dell'incendio, ormai, sono spente ad Airola. Le luci della ribalta iniziano a calare. Divampano, invece, le tarantelle tra politici, Comitati e cittadini Caudini coinvolti, in un modo o nell'altro, nel grave incidente capace di incenerire la Sapa nella zona industriale airolana. Purtroppo, anche questa volta le nostre domande non hanno avuto un riscontro diretto...in diretta, a causa delle tante richieste di chiarimenti giunte durante il collegamento, seguito da un centinaio di naviganti.
Lo Schiaffo 321 continuerà, senza peli sulla lingua, a dare un piccolo contributo al progetto d'informazione Caudina dal basso con le "solite" domande agli ospiti presenti in trasmissione. La Redazione de L'Altra Faccia di Tommaso Bello ha messo insieme, quasi, tutti i protagonisti di questa storia, cercando di sbrogliare il bandolo della matassa.
Impresa ardua, ma apprezziamo lo sforzo giornalistico di sollecitare l'agguerrita Marì Muscarà, Consigliere Regionale, membro della Commissione Ambiente Campania, il neo Sindaco di Airola, l'ingegnere Vincenzo Falzarano ed il giovane portavoce del Comitato Salute e Ambiente, Domenico Forgione. Loro hanno messo la faccia su Status Quo, lo spazio autogestito dall'incalzante Bello. Altri, invece preferiscono stare alla finestra o dietro una tastiera.
STATUS QUO
Durante l'ultima puntata il Primo Cittadino di Airola, Vincenzo Napoletano, ha difeso l'operato della giunta da poco insediata nel palazzo comunale, rispedendo al mittente tutte le accuse comparse anche sulla stampa nazionale dopo l'intervento della Pentastellata partenopea. Il Comitato Salute & Ambiente Airola e Valle Caudina ha formulato cinque domande extra, chiare e precise. Tartassato l'ingegnere Caudino, in evidente difficoltà vista la mole degli interventi. Dalla pagina ufficiale del Comitato peschiamo la cinquina diretta al Sindaco Falzarano:
1 - il Comune di Airola sapeva dell'esistenza dell'insediamento della Ditta Sapa nella zona industriale di Airola?
2 - il Comune di Airola sapeva la specifica attività che la Ditta Sapa esercitava nel territorio?
3 - la Ditta Sapa aveva presentato un piano antincendio ex d.lgs. 105 del 2015?
4 - il Comune di Airola è a conoscenza del materiale analitico stoccato nel sito al momento dell'incendio e combusto?
5 - il Comune di Airola come dichiarato dal Sindaco, è disposto a contribuire con uno stanziamento in bilancio di una somma per l'effettuazione di analisi indipendenti promosse dal comitato? quando questi stanziamenti sarebbero disponibili?
SAPA
Intanto, la ditta Sapa si mobilita e cerca di bonificare la zona, ma a distanza di oltre un mese dai tragici fatti, avvertiti fino a Napoli. Riportiamo, per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321, l'integrale appello lanciato alla cittadinanza, chiamata a collaborare, nonostante qualche mugugno sulla tempistica giudicata pachidermica. L'Azienda Sanitaria Locale ha cancellato tutte le limitazioni sulla raccolta di prodotti della terra e del pascolo stabiliti il 14 ottobre, alla luce dei confortanti dati emersi. Questi ultimi sono stati messi in discussione quando tutto sembrava esser finito per il meglio.
Le obiezioni e i dubbi non piovono dal cielo e crescono giorno dopo giorno.
“Al fine di attuare l’azione di raccolta dei rifiuti plastici combusti - si legge dalla pagina del Comune di Airola - che sono ricaduti nei quadranti occidentali del sito coinvolto dall’incendio, in particolare nel settore tra San Donato, Madonna della Neve, San Giovanni e monte Tairano ed eventuali altri oggetto di segnalazione, la società Sapa Spa rende disponibile il seguente numero telefonico 0823 951628 contattabile a tutto il 17 Dicembre (ore 10-13 e 15-17), al quale segnalare ogni eventuale rinvenimento di materiale combusto presso fondi/aree private, fornendo nome, cognome, ubicazione e recapito telefonico. I prelievi così pianificati verranno effettuati da personale specializzato della ditta Ambiente e Metalli srl”.
Si attendono sviluppi sulla vicenda.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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