Seconda parte dedicata ai bacini imbriferi montani di Cervinara, in parole povere sono le zone che raccolgono le acque piovane che alimentano i fiumi. Quando esondano gli "imbriferi" la Valle Caudina trema.
2.4. CARATTERISTICHE FISIOGRAFICHE DEI BACINI IMBRIFERI
Il comune di Cervinara ricade nel bacino imbrifero del fiume Isclero, affluente in sinistra del fiume Volturno a valle della confluenza di quest’ultimo con il fiume Calore, ed è attraversato da cinque corsi d’acqua principali:
il torrente Castello, il torrente Ioffredo, il torrente San Gennaro, il torrente Remescuso, il torrente Conca ed il torrente Pirozza. A valle della linea ferroviaria, fuori dal centro abitato, il Castello ed il Conca confluiscono entrambi nel torrente Carmignano.
La descrizione delle caratteristiche fisiografiche dei bacini imbriferi di tali corsi d’acqua è qui di seguito riportata.
Torrente Castello a monte della confluenza con il torrente Ioffredo
L’asta principale del torrente Castello, il cui bacino imbrifero è di circa 3,012 km2, con quota variabile tra un massimo di 1300 m s.l.m. ed un minimo di 370 m s.l.m. e quota media di 800 m s.l.m., lambisce, in destra idraulica, la base del versante di Monte Pizzone, il cui spartiacque delimita il confine del comune di Cervinara con il comune di S. Martino Valle Caudina.
In sinistra idraulica raccoglie le acque di diversi impluvi che solcano il versante della Foresta con pendenze medie molto accentuate. Il torrente presenta una pendenza variabile tra il 2% e il 19% (raggiungendo per un piccolo tratto la pendenza del 25%) e pendenza media di circa il 10%.
Nel tratto montano il torrente è stato sistemato con una batteria di briglie in muratura di pietrame, realizzate nel 1970 presumibilmente in seguito all’evento alluvionale del 18 dicembre 1968, molto simile, per intensità e durata, a quello del dicembre, che causò considerevoli danni all’abitato di Cervinara.
All’inizio del centro abitato, l’alveo è stato sistemato con un canale artificiale e tombato per un tratto poco a monte della confluenza con il torrente Ioffredo.
Torrente Ioffredo
Il torrente Ioffredo, principale affluente in sinistra del torrente Castello, trova naturale recapito nel Castello ad una quota di circa 330 m s.l.m., e drena un bacino imbrifero di circa 1,022 km2, con quota massima pari a 1050 m s.l.m., quota media pari a circa 575 m s.l.m.. L’asta principale presenta una pendenza variabile tra un minimo del 9% ed un massimo dell’89%, e pendenza media di circa il 27%
Torrente Castello a valle della confluenza con il torrente Ioffredo
Il torrente Castello immediatamente a valle della confluenza con il torrente Ioffredo, sottende un bacino imbrifero con superficie pari a circa 3,91 km2, quota variabile tra un massimo di 1300 m s.l.m. e un minimo di 330 m s.l.m. e quota media di 750 m s.l.m..Nel tratto iniziale, sistemato con un canale artificiale, il suo tracciato è parallelo alle ultime abitazioni della frazione Castello, fino a raggiungere la frazione Ioffredo, dove, antecedentemente all’evento calamitoso del 1999, scorreva tombato in corrispondenza delle prime abitazioni.
Più a valle il torrente, in canale artificiale, attraversa la campagna abitata tra la frazione Pantanari e la frazione Trescine, fino a ricevere le acque del torrente S. Gennaro, a valle della linea ferroviaria, per poi confluire nel torrente Carmignano.
Torrente San Gennaro
L’asta principale del torrente S. Gennaro, il cui bacino imbrifero a monte dell’abitato della frazione Ferrari è di circa 2,85 km2, con quota variabile tra un massimo di 1290 m s.l.m. ed un minimo di 320 m s.l.m. e quota media pari a circa 850 m s.l.m., percorre alla base i versanti del Monte Cornito, posto in destra idraulica, ed i versanti del Monte Ariella e del Bosco di Cervinara, posti in sinistra, con pendenza variabile tra un minimo del 7% ed un massimo del 125 %, con un valore medio pari al 24%. Nel tratto montano e pedemontano, il torrente è sistemato con una batteria di briglie in muratura di pietrame, di altezza variabile fino a 7 metri.
Il tronco urbano, che attraversa la frazione Ferrari e la campagna abitata tra Pantanari e Trescine, scorre in canale artificiale, sistemato a tratti con muri di sponda, fino alla confluenza nel torrente Castello, a valle della linea ferroviaria.
Torrente Remescuso
L’asta principale del torrente Remescuso, il cui bacino imbrifero a monte dell’abitato della frazione Scalomoni è di circa 1,45 km2, con quota variabile tra un massimo di 1252 m s.l.m. ed un minimo di 337 m s.l.m. e quota media pari a circa 815 m s.l.m., con una pendenza media dell’asta principale pari al 27%.
Nel tratto vallivo, il torrente attraversa in canale artificiale e in tratti tombati l’abitato della frazione San Potito prima e Trescine poi prima di raggiungere la linea ferroviaria in prossimità della stazione di Cervinara.
Torrente Conca
L’asta principale del torrente Conca, il cui bacino imbrifero a monte dell’abitato della frazione Trescine è di circa 2,33 km2, con quota variabile tra un massimo di 1150 m s.l.m. ed un minimo di 327 m s.l.m. e quota media pari a circa 700 m s.l.m., percorre alla base i versanti di Monte Ariella che si estende in destra idraulica ed i versanti di Costa Arsa ubicata in sinistra, con pendenza variabile tra un minimo del 7% ed un massimo dell’81 %, con un valore medio pari al 26 %.
Nel tratto vallivo, il torrente attraversa in canale artificiale il centro urbano tra le frazioni Curielli, Salomoni, Trescine e Scalomoni, fino a raggiungere la linea ferroviaria in prossimità della stazione di Cervinara e confluire, circa 500 m più a valle, nel torrente Carmignano.
Torrente Pirozza
L’asta principale del torrente Pirozza, il cui bacino imbrifero a monte dell’abitato della frazione omonima è di circa 3,73 km2, con quota variabile tra un massimo di 983 m s.l.m. ed un minimo di 473 m s.l.m. e quota media pari a circa 711 m s.l.m., con pendenza media pari al 16 %
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