Il presente, intanto, vede il Ratto d'Europa, perla assoluta del Museo Caudino, in viaggo verso il mastodontico Expo di Dubai. Tutto il mondo potrà ammirare il Cratere Caudino dal 23 novembre al 6 dicembre 2021 come fiore all'occhiello della mostra “The future is back – Returned beauty and upcoming perspectives”, che sarà allestita nel Padiglione Italia dal Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale.
Furono proprio loro gli impavidi eroi che riuscirono a recuperare l'opera di inestimabile valore al Museo Getty, per l'esattezza al Jean Paul Getty Museum. Il ricco museo statunitense d'arte di Los Angeles, casualmente, custodiva il Vaso di Assteas al Getty Villa di Malibù, la storica vecchia, ricca di reperti da ogni angolo del mondo antico.
Tra l'altro, come anticipato da Lo Schiaffo 321, la Valle Caudina ha trovato spazio su Sky Arte grazie all'incredibile storia legata al recupero del cratere rosso. Il viaggio del Ratto d'Europa da Montesarchio a Dubai nasce dalla collaborazione con il Segretariato generale del Ministero della cultura. Obiettivo principale del progetto è continuare la lotta contro i tombaroli, ripercorrendo l’infame azione “dei ladri della bellezza”, contrastata dall’attività di recupero dei Carabinieri.
Ferdinando Creta a luglio è stato riconfermato alla guida del Museo Arcos su nomina diretta de presidente della Provincia beneventana, Antonio Di Maria. Il professionista di Puglianello è l'attuale direttore dell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento e anche direttore artistico della Sezione Arte Contemporanea della struttura di via Borgia.
Una decisione – si legge in una nota – che mira a “a garantire la continuità della Direzione artistica della Sezione di Arcos che ospita Mostre estemporanee di arte contemporanea nell’area di circa mille metri quadrati a tanto adibita presso gli indicati Sotterranei, ove peraltro insiste, nei restanti mille metri quadrati circa, anche la Sezione della Mostra permanente del Tempio egizio di Benevento, che è diversamente regolata nell’ordinamento museale dell’Ente”.
Nel documento Di Maria ricorda i tre anni di direzione di Creta contrassegnati “da eventi culturali di notevole spessore e successo anche presso l’opinione pubblica, con l’esposizione di opere di artisti italiani ed esteri come, ad esempio, i Fratelli Vishka e Amir Sabet Azar, Lyu Jianfu, Alfredo Mirashi Milot, Nicola Salvatore, Arturo Pagano ed altri, e con la partecipazione, anch’esse a titolo gratuito, di eminenti personalità del mondo artistico e culturale quali curatori artistici di dette Mostre, come ad esempio il prof. Massimo Bignardi”.
Secondo quanto si apprende, Creta ha proposto alla Presidenza un programma di Mostre a medio termine di alto profilo che, se realizzato, rafforzerebbero ruolo e prestigio della Sezione di Arte contemporanea di Artco e della stessa Provincia di Benevento quale Ente promotore delle iniziative espositive.
“In questa contingenza storica di ripresa delle normali attività museali – conclude la delibera – appare opportuno garantire una continuità direzionale ed operativa per le stesse strutture”.
Riflessioni
Affidare lo sviluppo della Nuova Caudium ad un personaggio di prestigio, ma Non-Caudino, è una scommessa che potrebbe, se tutto va male, rallentare il processo di sviluppo culturale e turistico dell'intera Valle. Il carico di responsabilità è fin troppo oneroso ed articolato, soprattutto se affrontato senza la decisiva ed incisiva collaborazione dei Comuni dell'area. La mossa Creta, però, potrebbe dare quello slancio importante che solo un esperto "esterno" come lui può e deve dare, scevro da condizionamenti e campanilismi di bassa lega.
Tuttavia, servirebbe un capillare coordinamento degli assessorati Caudini alla Cultura e al Patrimonio Artistico, magari per dar vita ad un unico ente intercomunale, all'interno dell'Unione dei Comuni, necessario per intercettare fondi.
Un'entità compatta, essenziale per poter coordinare i singoli eventi all'interno di una logica comunitaria prettamente Caudina, pur sempre allacciata alle realtà artistiche di Avellino, di Benevento, nonché regionali e oltre. Ciò non significherebbe annullare le singole specificità, bensì si aprirebbe un percorso poliedrico, legato al territorio Caudino in sé. Omogenei territorialmente e culturalmente per dare vitalità alla Nuova Caudium. Non solo quando bisogna gettare fumo negli occhi al Governatore di turno.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
Nessun commento:
Posta un commento