Marì Muscarà: PENZAMM 'A SALUTE!
Non si è fatta attendere la replica dell'esponente regionale campana Marì Muscarà, eletta nel Movimento 5 Stelle. La delicata questione del rogo Caudino continua a tenere banco. L'incidente che ha divorato la Sapa sfortunatamente riuscì a sprigionare nell'aria una mastodontica e tenebrosa nube nera, capace di sfruttare i venti ed arrivare fino a Napoli. L'ex Pentastellata ha abbandonato il M5S da pochissimo, riuscendo a ritagliarsi uno spazio sulle pagine della politica italiana per essersi scagliata contro Beppe Grillo con le stesse armi politiche e dissacranti usate proprio del comico genovese: «E la consigliera di Napoli, ex M5S, rispolvera il 'vaffa'» si legge sull'agenzia di stampa Adnkronos.
RESA DEI CONTI M5S?
L'ex insegnante di Educazione Fisica, dal 1977 fino al 2014, ha registrato da poche ore un video di appena due minuti dove ribadisce le perplessità sulla questione Airola. L'invito lanciato in queste ore per un tavolo di lavoro, aperto a tutti i protagonisti, potrebbe mettere la parola fine, una volta per tutte, ad una storia abbastanza nebulosa, grottesca e angosciante. Riportiamo per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 le parole della professoressa Marì Muscarà.
«Quando il cittadino denuncia, e quando i cittadini sono certi di quello che sta succedendo sul proprio territorio, e quando prende fuoco una azienda a fianco alle loro case, e quando temono che sia bruciato materiale pericoloso è dovere della politica, garantire che ci sia certezza delle analisi delle indagini, per non lasciare nessun dubbio NESSUNO...SPERO DI ESSERE STATA CHIARA con tutti».
Il video su fb
«Un brevissimo chiarimento - dichiara Marì nel video - sull'incendio di Airola che ha devastato, qualche mese fa, un'azienda florida ed importante e che ha creato preoccupazione nei cittadini che abitano nella zona. La preoccupazione grossa, legittima, che mi è stata presentata da cittadini e associazioni e che questa industria, ripeto, eccellenza nel mondo, che lavora le fibre di carbonio per la componentistica di auto, abbia visto bruciare proprio questa sostanza, una sostanza pericolosa, volatile paragonabile da alcuni tecnici come l'amianto».
«Ogni volta che il cittadino si preoccupa o il cittadino denuncia va rassicurato con i fatti e non soltanto con le parole. Non può bastare la dichiarazione della ditta che dice "non c'erano fibre di carbonio". E' necessario che i cittadini vengano rassicurati sul loro stato di salute e sulla salute della loro terra. Le analisi che ha fatto l'Arpac sono state le solite analisi che si fanno dopo un incendio che poteva interessare, allo stesso modo, un impianto di rifiuti, una discarica, un'azienda che produce materiale plastico o altre tipologie di azienda. Per questa tipologia d'incendio era necessario intervenire facendo analisi sulle fibre di carbonio, per scongiurare con delle prove provate che fibra di carbonio non c'era e non si è bruciata.
A seguito di queste sollecitazioni mi hanno chiesto di chiedere la convocazione di una commissione ambiente cosa che ho fatto in queste ore e tra qualche giorno, spero, riusciremo ad avere intorno al tavolo tutti gli attori di questa vicenda, in modo che i cittadini vadano a casa con la sicurezza di poter continuare a respirare a finestre aperte e continuare a mangiare i prodotti della terra con la sicurezza che è doveroso che abbiano».
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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