Campione del Mondo, Campione del Mondo, Campione del Mondo!
Il culturismo internazionale s'inchina per la terza volta consecutiva d'innanzi a Pasquale Ricci, l'atleta Caudino, vanto della Cervinara sportiva, capace di siglare una tripletta mondiale in Belgio. La cultura fisica (in inglese bodybuilding, letteralmente «costruzione [building] del corpo [body]»]) è una disciplina che tramite l'allenamento con pesi, sovraccarichi (resistance training) e un'alimentazione specifica si pone come fine ultimo il cambiamento della composizione corporea, con l'aumento della massa muscolare e la riduzione del grasso corporeo, dove le finalità sono estetiche, ma anche competitive. Infatti, Pasquale Ricci e l'Asd Natural incarnano i valori dello sport pulito che si sposa con il motto mens sana in corpore sano. Il Campione Cervinarese, ex studente del vecchio Liceo Classico di Via Cioffi, si è distinto per l'esemplare condotta agonistica, premiata anche dalla crescita di una comunità umana legata proprio dai valori olimpionici dell'Antica Grecia.
Il natural body building è quel movimento di atleti che praticano la scultura del fisico senza l'aiuto di testosterone, ormoni, insulina, stimolanti, broncodilatatori e diuretici. Negli anni settanta il nbb divenne uno sport riconosciuto e apprezzato a livello internazionale ed il "nostro" Pasquale Ricci ha inciso negli annali di questa disciplina, eticamente nobile, il nome suo e della magnifica squadra, la prestigiosa Natural, che in questi giorni ha tagliato il traguardo di mezzo secolo di attività. Cinquanta anni di sacrifici, sudore e soddisfazione per la Famiglia Ricci e la comunità agonistica Caudina.
Ieri è stata una giornata storica per la Natural. In Belgio Pasquale Ricci ha riconfermato il Titolo Continentale Assoluto FNBB-Europa per la terza volta consecutiva, mentre nella Repubblica di San Marino, Fabiana Scotto Di Uccio ha conquistato il Titolo Italiano Assoluto femminile della Federpesistica!!!
Il gusto estetico dei culturisti e degli amanti della disciplina li spinge ad allenarsi per aumentare il più possibile la massa e la definizione muscolare, mantenendo armonia e proporzioni in linea con i canoni del culturismo. Questa linea di pensiero è la base dove l'associazione sportiva dilettantistica Natural ha costruito un ventennio di successi internazionali e nazionali.
Per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 proponiamo un'intervista, tradotta in italiano, raccolta poche ore prima del terzo storico successo che ha incoronato il pluricampione assoluto in Benelux. Il sito della Federazione nazionale NBB ha ospitato Pasquale Ricci, che con umiltà e professionalità ha illustrato il suo pensiero, poco prima di entrare nella Storia.
D- Caro Pasquale innanzitutto che piacere ritrovarsi dopo quest’anno che ci ha visto giocoforza fermi. Quale miglior occasione per ripartire con un intervista con il nostro Campionissimo. Cosa ne pensi di quello che sta accadendo nel mondo a causa del Covid?
R- Purtroppo ci siamo trovati di fronte ad un qualcosa che ci ha visti impreparati. Io stesso, come tutti coloro che operano nel nostro settore e non solo, sono stato fortemente colpito. Da parte mia ti confesso che devo ringraziare di avere dei genitori alle spalle, altrimenti non so come avrei superato i dieci mesi di lockdown e di totale inattività. Avendo, sinora, incentrato tutti i miei obiettivi nella passione ereditata da mio padre, ovvero nella palestra ove sono cresciuto, mi sono improvvisamente ritrovato con un pugno di mosche in mano. Fortunatamente siamo ripartiti, anche se non ne siamo ancora usciti. Il settore delle palestre non è ancora a pieno regime.
Ci sono persone che hanno ancora il timore di rientrare e ve ne sono altre che hanno optato per una home-gym. Poi ci sono le dovute restrizioni che comunque incidono sull’affluenza dei frequentanti. E per di più siamo alle prese con la quarta ondata. Ci è stato proposto un vaccino. Il fatto che per molti vi siano delle perplessità in merito, ci sta tutto. Ma personalmente non vedo soluzione alternativa valida e concreta. E’ giusto comunque che ognuno sia libero di scegliere, soprattutto visto che lo stesso non è stato reso obbligatorio.
A mio modesto parere, sarebbe stato più coerente renderlo tale anziché inventare il green-pass. Ciò non ha fatto altro che aumentare le discordanze. Ma da che mondo è mondo, la storia ci insegna che sono sempre esistiti dissensi e pareri discordi, per cui tutto ciò non mi stupisce.
Una cosa è certa; dopo la riapertura ho notato un aumento di costi in quasi tutti i settori. Anche alcuni tra i principali prodotti alimentari sono aumentati, la benzina ha subito ulteriori rincari, per non parlare dei costi di manodopera. Finanche il caffè è aumentato. E a quanto pare subiremo un cospicuo aumento su luce e metano, che saliranno del 70%.
Ciò vuol dire che se stavo pagando mille euro su tali consumi, d’ora in avanti ne verserò millesettecento. Quindi dovrei aumentare gli abbonamenti in palestra del 70%? Francamente preferirei che in Italia si protestasse e scendesse in piazza per questi, più che per altri motivi.
D- Finalmente si ritorna a gareggiare. Ci sembra di capire che verrai a difendere il titolo già tuo che hai difeso a Leopoldsburg nel 2019: facciamo un passo indietro. Nella tua prima gara in FNBB a Napoli nel 2018 hai vinto l’Assoluto battendo un rivale di tutto rispetto, Vittorio Caputi. Successivamente nel novembre dello stesso anno hai conquistato il Titolo Europeo battendo il già 2 volte campione assoluto Alfredo Tessitore. Cosa ricordi di questi due momenti ?
R- Intanto l’impatto positivo che ho avuto da subito nello scenario FNBB, ovvero il clima e l’aria di un ambiente ove si avverte tanta passione e voglia di far valere e divulgare un progetto ambizioso ma sano, basato su ideali culturistici estetici che rispecchiano a pieno quelli che sin da bambino mi sono stati inculcati dalla passione di mio padre.
Entrando nello specifico delle gare ogni volta mi chiedo: ”Cavolo, come ho fatto a batterli!” Vittorio, oltre ad essere un grande atleta, è una grande persona ed un validissimo professionista nel suo lavoro. Quando vidi la separazione muscolare dei suoi arti inferiori… Era stratosferica! E pensai tra me: ”Questo è davvero difficile da battere!”
Con Alfredo, invece, si creò un duello alla pari. Ricordo il pose-down, avvincente, sembrava interminabile. I giudici erano in difficoltà. Alfredo era certamente più grosso e voluminoso. In quel momento ho pensato: “Non ho mai vinto contro atleti più “piccoli” di me”. Quindi ci ho voluto credere sino alla fine. Il resto lo conoscete.
D- Il pubblico di FNBB ti conosce e ti ammira per il tuo package denso, proporzionato e sempre in una forma stratosferica. Ancora una volta ci parli un po’ delle tue abitudini alimentari e qual è l’elemento o gli elementi che pensi facciano la differenza tra il periodo off season e pre gara?
R) Sembrerebbe quasi che tu voglia farmi tirar fuori una ricetta magica. Ma sai benissimo anche tu che non esiste. Cavolo, credo che in 25 anni di gare l’avrei trovata! Per cui non posso dire nemmeno quali siano esattamente gli elementi determinanti che possano fare la differenza. Credo siano diversi per ognuno di noi. La bravura sta a scoprirli e a renderli tali. E c’è chi è più bravo e chi meno, anche in base ai propri studi ed alle proprie esperienze.
Al resto, poi, deve pensarci anche madre natura. Le mie abitudini sono sempre le stesse. Dieta mediterranea off season, e nei periodi pre-gara seleziono una maggiore qualità dei macronutrienti, riducendo l’apporto di grassi e aumentando quello proteico. I carboidrati restano pressappoco invariati. Ciò che varia sostanzialmente sono gli alimenti. Mangio semplicemente “pulito” con circa sei pasti al giorno (di più rispetto al periodo off-season) e se devo sgarrare, mi concedo un quadratino di cioccolato fondente. Ma forse faccio prima ad elencarti un mio giorno tipo ad almeno due mesi dalla gara:
- COLAZIONE: 1 bicchiere di latte macchiato o 1 vasetto di yogurt con cereali e muesli, 1 tuorlo d’uovo con un bicchiere di albumi, 60 g. di bresaola o prosciutto o fesa di tacchino, 3-5 fette biscottate, 1 cucchiaio di miele, frutta fresca a piacere, 1 cp. multivitaminico.
- SPUNTINO: Shaker di proteine in polvere del siero del latte, 30 g. in acqua e coffee break.
- PRANZO: 1 piatto abbondante di riso in bianco (a volte pasta), carne/pesce a scelta, verdure cotte (almeno due tipi diversi), 1 cucchiaio d’olio extravergine, frutta fresca a piacere.
- MERENDA: 1 vasetto di yogurt o 1 banana e coffee break.
- SPUNTINO (solitamente prima dell’allenamento serale): 1 piatto di riso in bianco.
- DOPO L’ALLENAMENTO: 6 cp. BCAA e shaker proteico (nel caso non l’ho preso durante la giornata)
- CENA: carne/pesce a scelta, verdure cotte (almeno due tipi diversi), insalata mista di foglie e ortaggi crudi a piacere, 4-6 pezzi tra gallette di riso e/o fette biscottate, un cucchiaio d’olio extravergine, frutta fresca a piacere.
Off-season la mia dieta mediterranea è la cucina di mia mamma, che devo sempre ringraziare poiché è sempre lei a cucinare per me.
D- La Palestra Natural di Cervinara, Club Carlo Ricci, è il tuo centro sportivo che ha festeggiato qualche giorno fa i suoi 50 (!) anni di attività. Qual è segreto di questa longevità e che emozioni hai provato nel festeggiare insieme a tuo padre, Angelo tuo fidato compagno d allenamento e collaboratore (nonché carissimo amico) la tua famiglia e il resto degli associati, questo lungimirante e speciale traguardo?
R- Caro Ciro il segreto è la passione per ciò che fai ed il modo in cui lo fai. Questo vale in tutto. Quando c’è passione l’impegno non ti pesa, anche quando si tramuta in sacrificio. In 50 anni siamo cresciuti tanto. La nostra palestra a Cervinara è stata la prima del settore in Valle Caudina, il territorio in cui vivo e che abbraccia vari paesi per un totale di circa 69.000 abitanti. Ricordo che anche in passato abbiamo avuto periodi difficili.
In palestra ci si contava sulle dita. C’è stato l’inizio del boom delle palestre e del Fitness che ovviamente ha creato concorrenza e noi avevamo grosse difficoltà economiche per stare al passo. Se non avessimo avuto passione per quel che facevamo, oggigiorno i 50anni non li avremmo certo festeggiati.
Avremmo chiuso i battenti così come spesso accade in più occasioni, tra i tanti che oggi aprono palestre o centri sportivi per moda; perché hanno soldi da poter investire, ed in tal caso è esclusivamente per commercio; oppure si tratta di giovani neo-laureati in scienze motorie e quant’altro, o anche non laureati, tutti che tentano di tuffarsi nel mondo del lavoro. Un mondo che anni addietro era quasi sconosciuto, se non addirittura bistrattato. Ne ho viste e sentite tante in tutti questi anni che potrei scriverci un libro.
Ad ogni modo la passione è altra cosa. E’ ciò che ti permette di raggiungere un periodo lungimirante perché non sei mai portato a mollare anche quando tutto sembra difficile e/o inutile. E questi periodi credetemi che prima o poi arrivano. In quei momenti va avanti colui che non riesce a fare a meno della passione di cui si nutre e tutto il resto non fa testo; diversamente si spezzerebbe ogni traguardo. Oggi devo dire che l’ASD Natural è senza dubbio una realtà sportiva del nostro territorio.
Il nostro messaggio di etica sportiva e di promozione della salute e forma fisica è ormai consolidato ed apprezzato. Diversi dei nostri allievi hanno dato vita, a loro volta, a delle piccole realtà sportive creando sì ulteriore concorrenza, (spero vivamente perseguendo il nostro messaggio di etica sportiva!) e ciò è normale ed inevitabile, però abbiamo certamente divulgato la nostra passione.
Sulle orme di mio padre ho costruito, altresì, un settore agonistico parallelo al fitness ed alla cultura fisica, in particolare quello della pesistica olimpica, grazie al quale molti dei nostri giovani hanno avuto l’opportunità di vivere esperienze significative e piccoli momenti di gloria e di soddisfazione.
Ad oggi devo ringraziare molto anche mia sorella Mariateresa e mio cognato. Mia sorella in particolare, collabora da sempre con me sin dalla sua prima gara di pesistica del 2001.
Inoltre, devo dire che da sempre ho avuto un sostegno collaborativo da parte di quei ragazzi che io definisco “I fedelissimi” e quando c’è bisogno di organizzare un evento o serve una mano in altre situazioni, c’è sempre il fedelissimo di turno che si presta. Questo perché si è sempre creata, all’interno della Natural, una piccola famiglia con quei frequentanti più assidui, i quali si appassionano e mostrano di apprezzare il nostro lavoro. Una figura ormai onnipresente è, come tu stesso hai detto, caro Ciro, il mio amico Angelo Finelli.
Ormai per tutti alla Natural è un punto di riferimento. Praticamente io e lui siamo la stessa cosa. Lui però è in grado di trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto e di risolvere qualsiasi problema, che sia un guasto, un imprevisto, un momento di particolare bisogno. Per cui passa dall’essere un ottimo manutentore ad esperto elettricista, dal discepolo modello che era, ad istruttore professionale, da atleta eccellente a Campione da primato italiano nel dead-lift. Praticamente il “braccio destro” che tutti vorrebbero nella propria palestra. Ah, dimenticavo… Anche ottimo “mallatore” da come si è potuto vedere.
D- Tornando al culturismo, oggi nell’era dei social media si ha la sensazione che il più delle volte le persone sono più interessate a fare polemica che ad abbracciare lo sport e le sue fatiche: tu sei nella scena e per altro sulla cresta di essa da più di 20 (!) anni, noti una differenza tra il fitness di oggi giorno e quello di qualche anno fa?
R- Oggi, ahimè, sembra che i social quasi non si possano più scindere dalla realtà. Il mondo di internet ci ha invasi e resi schiavi di esso, ci ha dato ampia visibilità, ma allo stesso tempo ha infestato il nostro settore. Prima l’istruttore in palestra era tutto. Era un qualcosa di unico, una guida fondamentale a cui tutti facevano riferimento. Era altresì un maestro di vita a cui giovani e meno giovani vi si affidavano e fidavano ciecamente. Oggi la figura dell’istruttore fa parte di un semplice elenco di figure professionali; ha perso quella “spiritualità”. In palestra tutti sanno tutto, perché ovviamente c’è internet, Wikipedia e i social. Già… I social!!! Ognuno si eleva e si appropria di libero arbitrio in ogni dove. Sembra che tutti sappiano tutto e possono far tutto! Mah…
Nel nostro settore oggi è “semplice” addentrarsi. Basta saperci fare con i social. Un tempo si dava maggiormente importanza al curriculum professionale e si contavano i risultati ottenuti che, gara dopo gara, contribuivano ad arricchire la propria esperienza. Ai giorni d’oggi si contano i follower! Ed ecco le nuove figure professionali, quali il Coach online. Spese zero e unicamente incassi.
Poi ci sono i “moderni” PT (personal trainers). Molti di essi si direbbero i “Guru” del settore, in virtù di non si sa quanti anni e titoli raccolti nel medesimo. All’apparenza son tutti supertitolati. PT e Coach On-line rappresentano semplicemente un estratto dell’Istruttore della vecchia maniera di concepire ed insegnare il Fitness. Egli prendeva il nome di Maestro qualora lasciava dietro di se decenni di ghisa.
Io stesso, ben più di venti anni orsono, e ancor prima di me mio padre, ma così come tanti altri di noi, iniziai a “prendermi cura”, uno ad uno, di diversi ragazzi che capitavano in palestra e li indirizzavo su lunghi percorsi formativi agonistici e/o amatoriali, estetici e/o salutistici. Ci si qualificava quali istruttori, ma in realtà già si esercitava il ruolo del moderno PT e Coach a tutti gli effetti. Palestra, attrezzature, schede di allenamento, consigli, suggerimenti, oltre che spogliatoi, docce, parcheggio, servizi vari, PT e Coach dal vivo, altro che online.
All inclusive con la sola, solita quota di abbonamento; e dopo un po’, con qualcuno nemmeno quella, in virtù della solita passione. Oggi, coloro che si sono trovati a cavallo tra la vecchia e la nuova era del fitness, così come il sottoscritto, credo debbano assolutamente adeguarsi. Diversamente ho notato che il proprio lavoro, se elargito gratuitamente in virtù di una passione intrinseca, oltre che non essere apprezzato, viene addirittura a non essere considerato e anteposto dal coach online di turno, specialista del fitness e della preparazione agonistica a tutto tondo.
Se devo essere schietto in merito, in questo contesto preferirei non qualificarmi. Spero di non peccar di presunzione, ma quando rifletto su tutto questo penso che, se per stare sul “pezzo”, devo vendere, alla pari dei nuovi colleghi, ciò che ho ereditato da mio padre e dai 25 anni di agonismo e di esperienze maturati in più settori del panorama sportivo, preferisco essere considerato un qualsiasi istruttore/atleta e soprattutto, preferisco per lo più continuare a regalarle, le mie esperienze, ma unicamente a coloro i quali dimostrano di saper vivere e concepire lo sport con la mia medesima passione.
Ciò riesce a rendermi maggiore gratificazione e mi arricchisce il cuore; riesce ancora a farmi sentire quell’identità “spirituale” del ruolo del “Maestro”. Con questo non me ne vogliano i giovani operatori che si addentrano nel settore. Anzi ho avuto modo di confrontarmi con diversi Coach/PT in gamba e preparati, alcuni dei quali anche nel circuito FNBB. Ne siamo usciti entrambi, consapevolmente arricchiti. Del resto il nostro è un settore ove la conoscenza non ha mai confini, così come quasi in tutte le cose della vita.
La cosa difficoltosa di oggi è saper distinguere il giusto Coach/PT in un mondo che si allarga a macchia d’olio e con esso si moltiplicano i “moderni” professionisti. Per me Il coach ideale è colui che, avendo maturato decenni di esperienze tra ghisa, libri, campi di gare e confronti vari con atleti, tecnici e docenti, svolge il proprio lavoro in primis per passione e poi come mezzo remunerativo. Ma quasi sempre accade il contrario.
Tornando ai social, difficilmente riesco a trovare il tempo necessario per attingere come tanti coach. Devo dire che ci ho anche provato. Ma sarà perché amo percepire da vicino il richiamo della ghisa ed il calore umano della gente. La tastiera non mi rende e mi priva dall’interagire con tale realtà che mi appassiona.
D- Il 20 Novembre a Riemst in occasione della 6ta Benelux Cup avrai la possibilità di essere L’unico atleta nella storia di FNBB ad aver conquistato tre titoli di Overall Internazionale che si andrebbero ad aggiungere al quarto conquistato nel 2018 in Italia. (Tra l'altro titoli vinti l’uno dopo l’altro di seguito). Ci pensi a questo particolare o sei semplicemente concentrato nell’arrivare in forma per questo appuntamento? Come stai vivendo questa tensione pre-gara?
R- Anzitutto non sono affatto teso. Lo sarò sicuramente prima di salire sul palco, ma mai prima di allora. Nonostante le numerose volte, ogni palco è sempre diverso e vi è sempre una nuova storia da poter raccontare, sia essa per me bella o amara, gratificante o meno, andrà comunque, come sempre, ad arricchire il mio bagaglio e sarà la gara numero 258 della mia bacheca sportiva tra Pesistica Olimpica, Cultura Fisica e Powerlifting (108esima di BB, da come potrai vedere in dettaglio nel mio cv).
La mia preparazione specifica per questa gara è iniziata verso settembre. Sono abbastanza concentrato ma non più di tanto. Ogni giorno vivo la mia quotidianità pensando prima a tutto il resto. Il pensiero della gara viene sempre dopo. Sono del parere che nella vita si è fortunati a scoprire e poter coltivare una propria passione. La cosa importante è non farne un’ossessione.
Al fatto di poter vincere, il terzo-quarto titolo Overall FNBB consecutivo, non ci avevo pensato; anche perché non reputo sia un qualcosa da Guinness dei primati. Se sarà, qualcun altro più bravo potrebbe vincerne tranquillamente almeno uno in più.
Mi chiedevo, invece, con chi ci sarà da lottare e se vi saranno delle new entry. Ricordo nell’ultima edizione ho dovuto giocarmela con Sunny Letafat e Andrea Ferrante. Due atleti natural di grosso calibro. Sunny ha dei volumi eccezionali e due bicipiti che mi ricordano il leggendario Larry Scott. Andrea, a parer mio, atleta rivelazione dell’ultima edizione, è una statua davvero imponente vista anche la sua elevata statura e oltretutto ha davvero una bella linea; ma già so che quest’anno è fuori dai giochi in quanto assente nel team Italia.
C’è poi Diego Nocera che non sottovaluterei. Un grande atleta ed una gran bella persona. Abbiamo avuto modo di conoscerci più da vicino proprio nella quinta edizione del Benelux. Infatti sono anche queste le cose belle delle gare, quelle che io definisco “I contorni agonistici”. Diego l’ho rivisto a giugno scorso ai Campionati italiani organizzati magistralmente dal presidente FNBB Italia, Maestro Gianfranco Tarantini. Io stesso ho avuto il piacere di consegnargli il trofeo dell’Assoluto (e di questo sono grato a Te, Ciro).
Devo dire che, rispetto al Benelux del 2019, Diego si è nettamente migliorato. Inoltre sono consapevole che, mentre il sottoscritto ha superato gli anta, gli altri sono tutti più giovani e quindi con ampi margini di miglioramento. Vi è da considerare però, che il BB è uno sport tra i più longevi, tant’è vero che una volta, ho sentito dire ad un convegno, che il culturista è come il vino... Migliora invecchiando! Lo spero per me…
D- Non vediamo l’ora di vederti in azione Pasquale! Siamo sicuri che ci farai sognare come hai sempre fatto, il resto di questa storia verrà scritto il 20 novembre a Riemst e noi siamo ansiosi di scoprirlo!
R) Grazie a te per questa bella “chiacchierata” e soprattutto grazie per aver dato vita al sogno di molti atleti che, come me, credono nel vero Natural BB. Personalmente non ho il beneficio di far sognare alcuno, ma è bello sapere che ad oggi, a 26 anni dalla mia prima gara, più di qualcuno mi addita come esempio. Un in bocca al lupo ed un ringraziamento a tutti gli atleti che con me prenderanno parte alla VI edizione del Benelux Cup, offrendo il loro valido contributo ad un Natural BB con canoni che ne esaltano la “classicità”, più che tutto il resto.
La Redazione de Lo Schiaffo 321 si congratula con le Eccellenze Caudine sportive, nate dal sacrificio quotidiano nel tempo.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
Ringrazio doverosamente la redazione de "Lo Schiaffo321" ed il Gent.mo Direttore, Dott. Valerio Criscuoli per questo ampio servizio, nonché per la sensibilità e le attenzioni dimostrate sin dal mio esordio agonistico avvenuto 1995, anno in cui mi dedicò uno spazio sul giornalino del Liceo Classico di Cervinara, l'allora "Pietro Colletta".
RispondiEliminaGrazie a Te, Campione!
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