martedì 5 ottobre 2021

SETTE ORE DI SILENZIO - La galassia di Marco Zuckerberg e il buco nero in Valle Caudina | POLITICA

SETTE ORE DI SILENZIO - La galassia di Marco Zuckerberg e il buco nero in Valle Caudina

Mi piace, condivisioni, commenti, polemiche, scontri virtuali e amori digitali. Tutto fermo. Tutti fermi.
Era dal 13 marzo 2019 che non accadeva un blocco totale sui canali sociali di Marco Zukerberg. Infatti, verso le 17.30 di ieri 4 ottobre c'è stata la peggior interruzione di servizio, durata poco più di 7 ore, ma capace mettere al tappeto in un sol colpo WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger. L’origine del malfunzionamento non è ancora chiara, ma poco importa.


La nostra cinghia di trasmissione culturale non ha rallentato la marcia, solo grazie a Twitter. Il buio di queste ore ha confermato il peso di queste strutture digitali private, capaci di fare il bello e cattivo tempo.


Non è chiaro quale sia stato il problema dal punto di vista tecnico, potrebbe essere stato il Dns, acronimo di Domain Name System. In pratica è come se Facebook avesse oscurato l’indirizzo con cui gli utenti potevano rintracciarlo online, come se il sito non fosse mai esistito. È raro che un servizio così diffuso venga interrotto per così tanto tempo e questo blocco spinge ad alcune riflessioni.

Cosa è diventata la "galassia Zuckerberg" ormai è sotto gli occhi di tutti. Un terzo della popolazione mondiale utilizza almeno una delle applicazioni controllate da Marco e soci. Appena salta il sistema, vuoi per un guasto o per un attacco informatico, tutto si spegne clamorosamente e resta il silenzio, almeno su queste piattaforme.


L'aspetto del cazzeggio da perdigiorno è tra le principali caratteristiche dei social, ma l'utilizzo sociale di queste reti rappresenta una mastodontica cinghia di trasmissione culturale, digitale e virtuale, importantissima per tutti, seppur controllata e censurata, spesso in  malo modo. 

In Israele hanno dichiarato lo stato di cyber allerta in seguito al 'down' che ha sconvolto Facebook, Instagram  e Whatsapp, ed era in contatto con la Casa Bianca ed il Pentagono. Lo riferiscono alcuni media arabi che hanno dato risalto ad una notizia che potrebbe mettere la mosca nell'orecchio di qualcuno. 
Guasto tecnico o attacco virtual-terroristico?


In Valle Caudina il buco nero di ieri ha creato confusione nei seggi elettorali per gli aggiornamenti in diretta delle attesissime elezioni comunali di Bonea, Airola, Rotondi, Roccabascerana e San Martino. Ci dispiace per il disagio patito dalla la sfortunata trasmissione di UserTv con il Mentana Caudino, ossia Tommaso Bello, oscurato in diretta mentre analizzava i primi responsi del voto. Tra l'altro, l'ottimo lavoro giornalistico era stato condiviso anche sulla pagina de Lo Schiaffo 321, ma alle sei meno venti iniziava il lungo silenzio:

«Grazie! Siete stati in tanti a seguirci - si legge sulla pagina di UserTv - durante la diretta elettorale. Purtroppo alle 17,40 Facebook è diventato inaccessibile in tutto il mondo e ci ha impedito di continuare ad informarvi. Ringraziamo tutti gli ospiti intervenuti e anche quelli che erano pronti a commentare con noi i risultati. 


Un grazie al nostro Tommaso Bello e ai nostri inviati e collaboratori. Non è facile gestire un programma del genere con cinque comuni al voto ma lo sforzo è stato ampiamente ripagato. A presto con la nuova programmazione live di Usertv che ha in agenda programmi di dibattito politico e non solo. Usertv la prima webtv che si occupa esclusivamente della nostra VALLE CAUDINA».


All'improvviso sono state riesumate penne, matite e blocchetti di carta per far viaggiare, con lunghe telefonate, gli esiti delle urne delle cittadine Caudine impegnate in questa ennesima sfida elettorale, macchiata da un incredibile episodio di cronaca nera digitale. I più preoccupati, a nostro avviso, sono stati famigerati leoni da tastiera, sterilizzati e costretti ad emigrare, in fretta e furia, su altre piattaforme.
Sette ore di silenzio...

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