Tutto fermo. La strada ferrata che collega Napoli a Benevento, via Valle Caudina, dovrebbe riaprire a settembre 2023. La clamorosa notizia è stata accolta con rassegnazione soprattutto dal Comitato Disagiati della Valle Caudina. Solo una tiepida richiesta di dimissioni per il responsabile della linea gestita dall'EAV. Dal punto di vista politico emerge l'assenza e la necessità di un piano trasporti per la Valle Caudina coordinato dall'Unione dei Comuni Caudini, entità che dovrebbe prendere posizioni in merito al disagio perpetuo che viaggia su due binari.
La lettera
I Sindaci di Apollosa, Airola, Arpaia, Ceppaloni, Benevento, San Felice a Cancello, San Martino Valle Caudina, Cervinara, Roccabascerana, Rotondi, Montesarchio e Santa Maria a Vico hanno ricevuto dall'EAV una lettera che riportiamo integralmente per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321:
L’attivazione dei citati impianti consentirà ai treni di percorrere la linea Benevento – Cancello alla velocità di tracciato (80 km/h) anziché gli attuali 50 km/h consentiti, con la possibilità di effettuare incroci in qualsiasi stazione in luogo degli attuali incroci fissi.
Considerata l’elevata importanza strategica della linea Benevento‐Cancello per la mobilità del Bacino Beneventano e della Valle Caudina, oltre ai circa 23 milioni del finanziamento regionale, EAV ha stanziato ulteriori 7 milioni di euro circa per il risanamento dell’armamento ferroviario lungo linea di circa 4 km e la completa rivisitazione dell’armamento nella stazione di Benevento Appia.
Sulla medesima linea sono state già ristrutturate le stazioni di Cervinara e San Martino Valle Caudina mentre sulla linea Piedimonte Matese – Napoli la stazione di Dragoni, per un importo complessivo di circa € 650.000,00.
Inoltre, entro il mese di novembre p.v., sarà pubblicata una ulteriore gara per la completa ristrutturazione del fabbricato viaggiatori di Benevento Appia con la realizzazione di un sovrappasso pedonale, l’abbattimento completo delle barriere architettoniche, la realizzazione di impianti SMART STATION ed interventi GREEN per la drastica riduzione dei consumi. Il progetto, di cui si allega render dimostrativo, è stato già approvato in Conferenza dei Servizi in data 12.10.2020.
I numerosi interventi previsti, con la necessità di far coesistere diversi appaltatori con tipologie di lavoro interferenti, non erano compatibili con l’esercizio ferroviario che, quindi, è stato sospeso. A fronte, quindi, del perdurare della chiusura all’esercizio della Benevento – Cancello, in un incontro tecnico tra il RUP Ing. Pasquale Sposito e i rappresentanti del RTI Hitachi Rails SpA /EMG SpA, è stato svolto un importante lavoro programmatico, che ha portato ad una drastica riduzione dei tempi di attrezzaggio con l’attivazione dei nuovi impianti prevista per ottobre 2022 (anziché settembre 2023) per la linea Benevento‐Cancello, fermo restando la data di settembre 2023 per la linea Piedimonte Matese ‐ Santa Maria C.V. che, invece, non sarà interrotta all’esercizio.
A conclusione lavori, il traffico ferroviario sulle due linee sarà gestito da nuovo impianto ACCM (Apparato Centrale Computerizzato Multistazione) ubicato nel fabbricato di Benevento Appia dal quale saranno gestiti tutti i Posti Periferici di Stazione e PLL di entrambe le linee. Il nuovo ACCM (omologato RFI e primo esemplare di una nuova release) gestirà in totale sicurezza il distanziamento treni secondo i migliori standard oggi disponibili basata su un’architettura altamente modulare e scalabile.
Verranno realizzati ex novo impianti di Protezione Passaggi a Livello di Linea (sia pubblici che privati) e circuiti di binario a standard RFI. L’intervento costituisce il primo passo per l’ammodernamento dell’intera rete EAV e garantirà, oltre la gestione dell’esercizio in completa sicurezza, una riduzione dei tempi di percorrenza sulle due tratte interessate, ripristinando le velocità massime di tracciato.
In ultimo, EAV e RFI hanno condotto un importante lavoro di programmazione degli investimenti, che ha portato al finanziamento di un corposo intervento per un ammontare complessivo di circa 110 €Mln, a valere sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), volto all’ammodernamento della linea Benevento ‐ Cancello attraverso il completo rinnovo dell’armamento ferroviario e della trazione elettrica, la realizzazione di nuove SSE nonché la copertura radio elettrica (GSM‐R) e interventi di soppressione PP.LL. Tale intervento, che è in fase di avvio, in uno all’intervento in corso di rinnovo del sistema di segnalamento, restituirà una linea totalmente ammodernata e adeguata ai più moderni standard di sicurezza e confort.
DISAGIATI
Manifesta incapacità gestionale e invito alle dimissioni nella nota diffusa dal CDVC del Presidente Augusto Genovese:
«La riapertura - dichiara Genovese su FB - della linea ferroviaria Benevento - Napoli, Via Cancello, prima doveva essere nel settembre 2021, poi nel settembre 2022 e ieri é uscito un comunicato che riaprirà nell'ottobre 2022 (?). È evidente l'incapacità gestionale del Presidente dell'EAV, dott. Umberto de Gregorio, e di tutta la dirigenza nel gestire la linea ferroviaria. I sindaci della Valle Caudina sono consenzienti. Il sottoscritto, in qualità di Presidente del Comitato Disagiati della Valle Caudina, invita il Presidente dell'EAV, dott. Umberto de Gregorio, ancora una volta, a presentare le dimissioni per incapacità gestionali».
SINDACI
La Napoli - Cancello - Benevento, via Valle Caudina, nacque nel 1852 quando una una società britannica acquisì dai Borbone del Regno delle Due Sicilie la concessione per la costruzione di una linea ferroviaria tra Benevento e Napoli attraversando la Valle Caudina. La lentezza che accompagna questo tratto ferroviario è davvero emblematica. Da metà Ottocento si arriva al Novecento per salire in carrozza. I Sindaci di ieri fecero il Diavolo a quattro per portare sviluppo e servizi nell'antica terra di Caudium. Dal sito ufficiale dell'Eav abbiamo ricavato la storia della tratta:
«A partire dal decennio successivo furono presentati svariati progetti, tra i quali quelli: degli Ingegneri Mario D'Agostino e Giorgio Haetzel (1862); di Ambrogio Mendia, Carraro e Padula (1864); degli ingegneri Principe e Prestipino (1869); dell'Ingegnere inglese Giacomo Endrey, che propose una linea a scartamento ridotto (1870); degli Ingegneri Nisco, Caneva e Civita, di una tramvia elettrica tra Cancello e Benevento (1892).
Nel 1905 su pressione dei Comuni della Valle Caudina, venne riproposto ed approvato, a cura degli Ingegneri Cilli e Scalabrini, un altro progetto, redatto sin dal 1901, dallo stesso Ing. Scalabrini, non molto dissimile dagli altri con alcune modifiche per meglio conciliare le esigenze delle popolazioni della Valle di Sessuola e della Valle Caudina.
Fu così che il 15.12.1905, tra la Compagnia Generale des Chemins de fer ed des Travaux Publics, società finanziatrice rappresentata dall'Ing. Legru, ed il Governo, veniva stipulata una convezione, per una durata di 70 anni, approvata con Regio Decreto del 28.12.1905, per la costruzione e l'esercizio della ferrovia a scartamento normale ed a trazione a vapore, da Cancello a Benevento, per una lunghezza complessiva di km 48,25 ed una spesa di costruzione di Lire 8.850.000, e con una sovvenzione statale chilometrica annua di Lire 5.000 per tutta la durata della convenzione stessa, a decorrere dal giorno dell'entrata in esercizio della linea, e con il contributo da parte delle Province e dei Comuni interessati pari a Lire 39.775 per un periodo di 55 anni.
L'approvazione del progetto esecutivo avvenne il 20.11.1906. I lavori, affidati alla Ditta Cilli, furono iniziati nel mese di dicembre e procedettero con estrema lentezza e con molte difficoltà sia di ordine finanziario che di ordine campanilistico:
a parte, infatti la lentezza ed i ritardi con cui venivano erogati i finanziamenti, tra i diversi comuni della Valle Caudina nacquero dispute e discordie non solo sul percorso che avrebbe dovuto seguire la ferrovia ma anche sulla dislocazione delle stazioni e, a tal proposito, vale per tutte la disputa tra i comuni di S.Martino V.C. e Montesarchio che culminò con la salomonica decisione che finì, poi, con lo scontentare tutti, di costruire la relativa stazione in una posizione intermedia, distante poco più di 2 km dai rispettivi centri abitati.
Nel 1907 la Società Anonima Strade Ferrate Sovvenzionate (S.F.S.) che, nel frattempo, si era costituita a Roma, con capitale sociale di Lire 3.000.000, a causa di sopravvenute difficoltà economiche nella società concessionaria, rilevò la concessione rilasciata alla Compagnie Gènerale des Chemins de Fer et des Travaux Publics.
Con la sollecita erogazione dei fondi necessari, si diede un nuovo e decisivo impulso ai lavori che, sotto la direzione dell'Ing. Carlo Tonetti, procedettero alacremente consentendo, l' 8.01.1910, l'entrata in esercizio, sotto la direzione dell'Ing. Sette, del tronco Cancello - S.Martino V.C., cui seguì, il 15 agosto dello stesso anno, l'attivazione, a Cancello, del servizio cumulativo viaggiatori e merci tra le F.S. e la S.F.S.
Il 10.07.1911 fu, poi, inaugurato il tratto S.Martino V.C. - San Vito/Cretazzo, stazione provvisoria sita a poco più di 2 Km dal centro di Benevento, in prossimità dell'attuale fabbrica di laterizi in località San Vito, e l'esercizio fu affidato a tre coppie di treni a vapore al giorno, coincidenti, a Cancello, con altrettante coppie di treni da e per Napoli e collegate alla città di Benevento da un efficiente servizio di carrozzelle a cavalli.
I lavori sul restante tratto San Vito/Cretazzo - Benevento C.le, che comprendevano la costruzione dei ponti sui fiumi Sabato e Calore e, a seguito dell'approvazione di una variante di tracciato, per meglio avvicinare la ferrovia alla città, anche la costruzione della galleria Gran Potenza, di circa 817 m, furono ultimati il 21.06.1913 e la linea, dopo i necessari collaudi, ultimati il 05.07.1913, poté finalmente entrare in esercizio il 10.07.1913, giorno dell'inaugurazione, con cinque coppie giornaliere di treni a vapore, coprendo il tracciato (Benevento-Cancello) in 1h30’. A decorrere dal 21 Marzo 2005, la società ha cambiato denominazione sociale da “Ferrovia Alifana e Benevento – Napoli s.r.l.” a “Metrocampania NordEst s.r.l.».
Valle Caudina, binario morto!
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