- La prima, che fa riferimento a un ambito individuato in via preliminare, consiste in un'analisi delle tematiche rilevanti presenti nel contesto considerato e finalizzata a evidenziare lo stato dei luoghi, le criticità e le potenzialità del territorio, le attività economiche presenti, il contesto sociale e le caratteristiche storico-culturali e ambientali.
- Nella seconda fase vengono definiti gli assi strategici di sviluppo ossia le strategie, i progetti e le azioni volte alla valorizzazione del sistema economico e del patrimonio culturale, sociale, ambientale, del paesaggio, per l'ambito considerato.
- La terza fase consiste “nell'animazione”, messa in opera e gestione delle azioni volte alla realizzazione del Master Plan. Essa comprende un processo complesso di integrazione con gli strumenti della pianificazione urbanistica e con i programmi finanziari approvati in accordo di programma o con altre forme di strumenti finanziari: un processo che prevede fasi di monitoraggio e di feedback. Presuppone l'adozione di una metodologia comune che permette a tutti gli attori del progetto di arrivare congiuntamente a definire l'assetto desiderato secondo indirizzi espressi e condivisi.
OBIETTIVO
In effetti l'obiettivo resta sempre lo stesso, anche se con varie forme estetiche. Bisogna far tornare la Valle Caudina un’area viva e centrale per la Campania e non solo. Tutti i Sindaci della Città Caudina, uniti come non mai e quasi per magia hanno consegnato al Governatore Vincenzo De Luca un documento che prefigura una strategia d’interventi ed azioni per il territorio, che conducono ad un “O'Masterplan Valle Caudina” redatto dalla struttura del Comune di Montesarchio, su presunta iniziativa corale degli appartenenti all’Unione dei Comuni della Valle Caudina".
Strano, però, che fino a ieri l'Unione era agonizzante ed appariva senza prospettive. Evidentemente Rambo De Luca dato la spinta ed ha preso in carico le proposte che dovrebbero essere analizzate e discusse presso Palazzo Santa Lucia a Napoli, in collaborazione con i due presidenti della Provincia di Avellino e Benevento, i due commissari dei parchi del Taburno e del Partenio, senza tralasciare l’Asi di Avellino del Presidente Pisano.
«Essendo la Valle Caudina un’area vasta - affermano i Sindaci Caudini - che comprende comuni ricadenti nella provincia di Avellino e nella provincia di Benvento, è condizionata da regole e da burocrazia che ostacolano la creazione di una programmazione omogenea, e gli effetti negativi purtroppo hanno portato ritardi nello sviluppo e nella crescita del territorio. Noi chiediamo innanzitutto di creare un Campo Territoriale Complesso, come individuato dal Ptr, nei comuni della Città Caudina e da qui sviluppare un Masterplan, in modo da presentare un piano anche per utilizzare i fondi del Pnrr per la crescita e lo sviluppo del territorio.
Obiettivo primario naturalmente è la rottura dell’isolamento, con la realizzazione della strada a scorrimento veloce Benevento – Caserta via Valle Caudina, l’ammodernamento della tratta ferroviaria Benevento – Cancello ed il collegamento con la stazione Alta Velocità di Afragola e Alta Capacità di Benevento, tramite il passaggio della linea a Rfi; il completamento dell’asse attrezzato Paolisi – Avellino-Pianodardine.
E poi la creazione di sistemi e servizi per lo sviluppo delle imprese artigianali ed industriali, la valorizzazione dei nostri attrattori storico - architettonici come il Museo del Sannio Caudino, delle nostre produzioni enogastronomiche ed agroalimentari d’eccellenza, del Parco Regionale del Taburno e del Partenio, del sistema di fiumi e torrenti. Insomma, un vero e proprio masterplan per il futuro della nostra valle. E siamo fiduciosi, - chiudono i Primi Cittadini Caudini - vista la disponibilità e l’interesse con cui il Governatore De Luca ha accettato il documento invitando noi sindaci a restare uniti nella proposta per avviare subito a Napoli il confronto con le strutture regionali, testimoniando così, ancora una volta l’attenzione che questo governo regionale riserva al nostro territorio».
DeLuCaudium
L'Unione dei comuni Città Caudina agli albori venne costituita tra i comuni di Bonea, Montesarchio, Rotondi, Cervinara, Roccabascerana e San Martino Valle Caudina, a cui poi hanno aderito poi Airola, Arpaia, Bucciano, Forchia, Moiano, Pannarano e Paolisi in prospettiva di potere contrattuale e politico con la Regione Campania. I comuni così uniti rappresentavano una città di oltre cinquantamila abitanti, con l’obiettivo, inoltre di sviluppo economico, servizi ed economicità, e immagine di un territorio tutelato, valorizzato, rispettato, in grado di fornire servizi sempre più efficienti con un risparmio di risorse.
La promozione di servizi e funzioni associate avrebbe identificato un territorio specifico con caratteristiche e tradizioni specifiche e la forma associata avrebbe dovuto perseguire l’obiettivo primario del contenimento della spesa, e quello della qualificazione dei territori migliorando la quantità e la qualità di funzioni e servizi, nel pieno rispetto dell’autonomia e della volontà dei singoli Comuni.
Fra gli obiettivi è, bene ricordare, ci sono realizzazione di un unico Distretto sanitario, trasporti adeguati, Tribunale unico, e valorizzazione del ruolo importante dell’Appia. Riduzione delle spese correnti e promozione degli investimenti, alleviare la situazione economica delle famiglie più disagiate, accrescere le entrate turistiche e migliorare la sicurezza urbana. Realizzazione di un Canile Caudino, mai costruito dopo una valutazione del progetto, la diffusione del Banco Alimentare e la realizzazione di un Portale turistico della Valle Caudina, ed infine integrare il servizio di Protezione Civile e di Polizia Municipale.
Anche un incremento degli investimenti ed il coinvolgimento delle comunità locali, attraverso la stipula di appalti integrati per l’illuminazione, manutenzione, verde pubblico, rifiuti. Integrazione del servizio tributi, la redazione di un dossier con le opportunità di investimenti, ed infine la realizzazione della segnaletica “Città Caudina”, e l’avvio di attività culturali-sportive in comune. Infine, nel programma era prevista anche la realizzazione di un punto di Pronto Soccorso.
Per dare slancio alla Valle Caudina dobbiamo aspettare qualche altra tragedia per attirare l'attenzione politica necessaria alla tutela del territorio? L'intervento del Governatore Vincenzo De Luca ha toccato molti temi di attualità, tra tutti il tema della Vaccinazione e la potenziale emergenza sanitaria in Campania.
Non abbiamo digerito l'aspra battuta su Padre Pio alla domanda "Quando riaprirà la linea ferroviaria?". Dobbiamo chiedere lumi direttamente a Padre Pio. Pure per la nube tossica di Airola, la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori Caudini compresa quella delle migliaia di neo-emigranti? A quale Santo dobbiamo rivolgerci? A San Vicienz da Saliern, o'patrono r'a Campania e ora pure della Valle Delucaudina?
Amen.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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