Paradossalmente anche trasmissione televisiva creata da Antonio Ricci ha copiato e incollato il lavoro altrui. Il montaggio alternato commentato, ricoperto da grasse risate, non è farina del sacco di Striscia. O meglio, i primi ad accorgersi del clamoroso copia e incolla sono stati quelli della redazione di Propaganda Live, che con la solita ironia radical chic hanno sghignazzato alla grande per la grande interpretazione "teatrale" di Giuseppe Ilario.
Luca Abete, tuttavia, ha dato la possibilità di replica al Sindaco copia e incolla, anche se a scoppio ritardato. Per di più, proprio Ilario, ha invitato il giornalista, vestito di Verde Irpino, a tornare in quel di Rotondi per raccogliere i frutti futuri della nuova gestione amministrativa, premiata dal Popolo nella recente tornata elettorale.
L'ultima incursione dello storico tg satirico, per fortuna, non ha fatto registrare tarantelle degne di nota. In passato, invece, i servizi di Striscia hanno alzato veri e propri polveroni mediatici in Valle Caudina.
O'PROVOLONE
Il provolone di Fabio e Mingo resterà nella storia giornalistica della Valle Caudina. Tra il 2005 ed il 2006 la coppia di giornalisti pugliesi piombò a Cervinara per dare voce alle lamentele di alcuni cittadini in difficoltà abitativa per problemi legati alle case Iacp. All'epoca il Sindaco Cervinarese era Franco Cioffi, che venne goliardicamente premiato con il famoso provolone di Fabio e Mingo, geniale alternativa dell'amato e odiato Tapiro d'oro.
Fabio e Mingo cercarono di entrare, addirittura senza permesso, nell’ufficio del sindaco Franco Cioffi. Si scatenò l'inferno. Vigili ed impiegati fecero quadrato contro l'audace troupe televisiva. Nell'orrendo palazzo comunale di Piazza Trescine le tarantelle furono pesanti, con qualche spintone di troppo. Il casus belli fu la legittima denuncia degli abitanti dei prefabbricati, i quali da ben venticinque anni erano stipati in quelle maledette baracche. Attendevano risposte concrete dalle istituzioni, non servizi satirici fini a se stessi.
All’epoca, i lavori per la costruzione degli alloggi Iacp erano bloccati, ma a dicembre del 2005 ripartirono. In tutta quella vicenda il Comune di Cervinara, a dire il vero, aveva poca voce in capitolo. Lo stesso sindaco assegnò gli alloggi per evitare le occupazioni a scopo abitativo che si registrarono nel caldo mese di novembre di sedici anni fa.
Il moderato Cioffi si scagliò contro l'obiettivo della telecamera, respingendo l'assalto mediatico perché, prima di concedere un'altra intervista, voleva chiarire con gli inviati e fare presente quelle che lui considerava delle forzature nel precedente servizio andato in onda. Un Vigile Urbano, preso dalla rabbia in un momento concitato, volle tentare un goffo e ardito sequestro del celebre provolone. A suo avviso, non veniva esibito lo scontrino.
Un raptus contro l'evasione fiscale capace di mettere in ridicolo tutta la Valle. Follia. Apriti cielo. Oltre alle risate e alle miriadi di battute sulla questione, per coronare l'episodio, venne lanciato un concorso che premiò il miglior meme legato al Provolone e allo scontrino.
Purtroppo, in rete non c'è traccia della miriade di foto divertenti partorite dai cervelli Caudini e andate in onda sempre su Canale 5.
Per la cronaca Paolo e Mingo vennero cacciati dal programma televisivo per una presunta truffa nel 2013. Secondo l'accusa, sostenuta dalla Procura di Bari, all'insaputa del collega Fabio, Mingo avrebbe truffato per 170 mila euro a Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi pagare i servizi su fatti inventati, incassando anche costi non dovuti per figuranti e attori.
Le bestemmie Caudine colpiscono, anche a scoppio ritardato.
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