domenica 10 ottobre 2021

ANCORA STRISCIA LA NOTIZIA IN VALLE CAUDINA!


Le telecamere di Striscia la Notizia tornano a colpire in Valle Caudina, precisamente Rotondi, per sbeffeggiare il neoeletto Sindaco Giuseppe Ilario, reo di aver rubato, pari pari, l'atteso discorso di apertura della campagna elettorale. Infatti, il testo appare identico a quello pronunciato nel 2013 dal democristiano Paolo Foti, eletto ad Avellino anche grazie a quelle parole cariche di significato, tanto da colpire a distanza di tempo il neo sindaco CopiaIncolla Caudino. 

Vanessa Incontrada e Sandrino Siani in diretta hanno continuato a prendere per i fondelli un imbarazzato Ilario. Il servizio di Striscia è il secondo attacco mediatico, perché Propaganda Live su La7 ha messo in vetrina, nella puntata del 24 settembre, il saccheggio politico.

SIANI E INCONTRADA SU ROTONDI

Paradossalmente anche trasmissione televisiva creata da Antonio Ricci ha copiato e incollato il lavoro altrui. Il montaggio alternato commentato, ricoperto da grasse risate, non è farina del sacco di Striscia. O meglio, i primi ad accorgersi del clamoroso copia e incolla sono stati quelli della redazione di Propaganda Live, che con la solita ironia radical chic hanno sghignazzato alla grande per la  grande interpretazione "teatrale" di Giuseppe Ilario.

PROPAGANDA LIVE SU ROTONDI

Luca Abete, tuttavia, ha dato la possibilità di replica al Sindaco copia e incolla, anche se a scoppio ritardato. Per di più, proprio Ilario, ha invitato il giornalista, vestito di Verde Irpino, a tornare in quel di Rotondi per raccogliere i frutti futuri della nuova gestione amministrativa, premiata dal Popolo nella recente tornata elettorale.

L'ultima incursione dello storico tg satirico, per fortuna, non ha fatto registrare tarantelle degne di nota. In passato, invece, i servizi di Striscia hanno alzato veri e propri polveroni mediatici in Valle Caudina.

O'PROVOLONE

Il provolone di Fabio e Mingo resterà nella storia giornalistica della Valle Caudina. Tra il 2005 ed il 2006 la coppia di giornalisti pugliesi piombò a Cervinara per dare voce alle lamentele di alcuni cittadini in difficoltà abitativa per problemi legati alle case Iacp. All'epoca il Sindaco Cervinarese era Franco Cioffi, che venne goliardicamente premiato con il famoso provolone di Fabio e Mingo, geniale alternativa dell'amato e odiato Tapiro d'oro.

il caso su ottopagine

Fabio e Mingo cercarono di entrare, addirittura senza permesso, nell’ufficio del sindaco Franco Cioffi. Si scatenò l'inferno. Vigili ed impiegati fecero quadrato contro l'audace troupe televisiva. Nell'orrendo palazzo comunale di Piazza Trescine le tarantelle furono pesanti, con qualche spintone di troppo. Il casus belli fu la legittima denuncia degli abitanti dei prefabbricati, i quali da ben venticinque anni erano stipati in quelle maledette baracche. Attendevano risposte concrete dalle istituzioni, non servizi satirici fini a se stessi.

All’epoca, i lavori per la costruzione degli alloggi Iacp erano bloccati, ma a dicembre del 2005 ripartirono. In tutta quella vicenda il Comune di Cervinara, a dire il vero, aveva poca voce in capitolo. Lo stesso sindaco assegnò gli alloggi per evitare le occupazioni a scopo abitativo che si registrarono nel caldo mese di novembre di sedici anni fa.

la prima striscia
Quando Fabio e Mingo erano stati a Cervinara la prima volta, l’avvocato Franco Cioffi, aveva rilasciato un’intervista tranquilla nella quale, tra sorrisi e pacche sulle spalle, prendeva degli impegni per assegnare al più presto le tanto agognate abitazioni. Il servizio entrò nelle case di tutti gli Italiani, ma secondo gli addetti ai lavori Cervinaresi, non rispecchiava assolutamente la realtà. 

Il Primo Cittadino, molto inviperito, replicò a muso duro sulla stampa locale, sostenendo la chiara malafede dei presunti paladini della giustizia. Il clima era abbastanza teso e quando i due inviati tornarono ai piedi del Partenio scoppiò il putiferio, a differenza della pacifica Rotondi. 

striscia l'erotismo

Il moderato Cioffi si scagliò contro l'obiettivo della telecamera, respingendo l'assalto mediatico perché, prima di concedere un'altra intervista, voleva chiarire con gli inviati e fare presente quelle che lui considerava delle forzature nel precedente servizio andato in onda. Un Vigile Urbano, preso dalla rabbia in un momento concitato, volle tentare un goffo e ardito sequestro del celebre provolone. A suo avviso, non veniva esibito lo scontrino. 

Un raptus contro l'evasione fiscale capace di mettere in ridicolo tutta la Valle. Follia. Apriti cielo. Oltre alle risate e alle miriadi di battute sulla questione, per coronare l'episodio, venne lanciato un concorso che premiò il miglior meme legato al Provolone e allo scontrino.

Purtroppo, in rete non c'è traccia della miriade di foto divertenti partorite dai cervelli Caudini e andate in onda sempre su Canale 5.

il provolone di paolo e mingo

Per la cronaca Paolo e Mingo vennero cacciati dal programma televisivo per una presunta truffa nel 2013. Secondo l'accusa, sostenuta dalla Procura di Bari, all'insaputa del collega FabioMingo avrebbe truffato per 170 mila euro a Mediaset con la complicità di sua moglie, facendosi pagare i servizi su fatti inventati, incassando anche costi non dovuti per figuranti e attori.

Le bestemmie Caudine colpiscono, anche a scoppio ritardato.

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