Tra quei monti Roma conobbe
l’umiliazione e il disonore, nel giorno
più funesto del suo glorioso Impero
Nel 321 a.C. Roma subì la più grande umiliazione della sua gloriosa storia. Alle Forche Caudine i Sanniti, guidati dall’embratur Gaio Ponzio Telesino, costrinsero sedicimila legionari a passare sotto il giogo di lance. Spogliati e disonorati non solo dell’orgoglio tornarono a Roma senza armi e cavalli, e da allora i Consoli promisero lo sterminio di tutta la genia Sannita…"
Non sono le parole di Tito Livio, ma la presentazione di un lavoro musicale unico nel suo genere e che ci rende fieri delle nostre radici: “Le Forche Caudine 321 a.C.-2021 d.C.” uscirà il 24 Settembre per la francese Antiq Label. Domani sarà lanciato in rete in occasione del 2300esimo anniversario della celebre battaglia.
Un anniversario passato completamente inosservato nella magica Terra delle Forche. Sono poche le realtà che possono vantare un anniversario del genere. Duemilatrecento anni fa da queste parti ci fu un episodio che è passato alla storia per i suoi significati filosofici e bellici. Un insieme di componenti messe insieme da Tito Livo lo storico romano, che in realtà nacque e morì nella sua Padova.
Ad Urbe condita è la gloriosa storia di Roma, dalla sua fondazione fino alla morte di Druso, figliastro di Augusto, nel 9 avanti Cristo. Tra le pagine tramandate ai posteri per sempre spicca la nostra amata Caudium e la nostra vittoria tattica contro il miglior esercito della storia.
Ci hanno pensato i Dawn of a Dark Age (L'Alba dell'età oscura) nati nel gennaio 2014 da una geniale idea di Eurynomos e Buran. Suonano alla grande Black Metal atmosferico/sperimentale su tematiche storiche, esoteriche, naturaliste e visionarie. Hanno inciso la prima saga dedicandola agli elementi naturali. Nel 2020 lanciano un discreto lavoro intitolato La Tavola Osca che riportiamo integralmente qui sotto:
Lo Schiaffo 321, spesso e volentieri, affronta l'argomento Forche Caudine in tutte le salse. Dai negazionisti del luogo, convinti che il luogo della battaglia sia dislocato in altre "forche caudine", alle tesi alternative, fino alle curiosità da pescare negli scaffali digitali.
In anteprima diamo in pasto, alle lettrici ed ai lettori de Lo Schiaffo 321, un inedito dell'album che domani vedrà la luce e che racconta in maniera magistrale la storia dell'evento in chiave metallara:
Recensione
Riportiamo la prima recensione di Le Forche Caudine 321 a.C.-2021 d.C. tradotta in Italiano dall'inglese, che porta la firma della prestigiosa Two Guys Metal Reviews di Matt Bacon, proprietario di Dropout Media, dove lavora con una varietà di etichette e band tra cui Blacklight Media (filiale di A Metal Blade), Prophecy Productions, Ripple Music, Tankcrimes e molti altri. Ha intervistato leggende tra cui Ace Frehley dei KISS, Glenn Tipton dei Judas Priest e Roger O'Donnell dei The Cure facendo amicizia con altri giganti, come Phil Collen dei Def Leppard. Anche Matt Bacon è rimasto affascinato dalla storia delle Forche Caudine, dando un taglio internazionale alla pubblicazione musicale:
"Poche band possono - afferma TG Metal Revies - davvero combattere con lo stesso livello di visione di questi visionari del black metal. Il loro approccio al genere è iconoclasta ed eccitante, esattamente il genere di cose che lascia gli ascoltatori entusiasti di più. È difficile non essere innamorati dell'unicità di queste composizioni e della volontà di portare una vasta gamma di idee al fine di garantire un disco che è un chiaro passo avanti per un progetto a lungo termine che insiste nel sfidare continuamente le aspettative e costringere gli ascoltatori a lasciarsi incantare dalla musica".
Cofanetto
La perla spettacolare, oltre all'esecuzione musicale, è il cofanetto curato minuziosamente in ogni piccolo particolare. Artigianato, arte e cultura legati alle nostre Forche Caudine. Le novantanove copie dell'edizione limitata sono composte da il cd cartonato con libretto da otto pagine, un'audio cassetta demo con venti minuti di materiale inedito dell'album, un certificato di autenticità numerato e autografato, la partitura dei tromboni (scena numero 7 “Agguato”) con foglie provenienti dal Sannio, un'antica mappa della Valle Caudina, il luogo dell’agguato. Inoltre, i pochi fortunati avranno un digital download all'interno del prezioso cofanetto, diverso uno dall’altro poiché creato e confezionato singolarmente a mano.
Riflessioni
A qualcuno fischiano le orecchie? L'Unione dei Comuni Caudini, stranamente, non ha mosso un dito per celebrare un evento del genere. Peccato. Duemilatrecento anni fa la Valle Caudina era popolata da guerrieri. Negli ultimi anni, ahinoi, si è perso la spirito comunitario e l'identità storica di un'area che unita potrebbeoffrire tutto ciò che la Nuova Caudium merita.
Prima di tutto il rispetto per questa Terra.
La Valle Caudina!
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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