“La valle dell’amore. Amare Ricordare Rispettare”. Questo il titolo del libro del prof. Carlo Truppi, dato alle stampe dalla Scuola di Pitagora Editrice nel 2017, che ha rilanciato la splendida Valle Caudina, dipinta tra le righe di un romanzo nato dalla filosofia ribelle di James Hillman, uno psicologo indipendente, definito dalla stampa un mago, un visionario, un maniaco e un Re-filosofo contemporaneo. Insieme a Truppi il filosofo e saggista americano, morto nel 2011, ha scritto un libro a quattro mani, accendendo la fantasia dello scrittore di origini Caudine.
Pur essendo stato vicino a Carl Jung, il pensatore psicologo analista junghiano, americano di nascita ma europeo di cultura, non venne mai considerato dalla critica come figura alternativa della psicologia. Infatti, Giacomo il ribelle è visto da molti suoi colleghi come un pensatore profondamente sovversivo, una spina nel fianco degli psicologi rispettabili a cui la Valle Caudina metafisica deve tanto in questo caso.
La trama
Parte dal Portogallo, direzione Roma, un giovane artista affamato di arte, passione e voglia di consolidare la sua formazione creativa. Tra le bellezze della Capitale s’imbatte in una graziosa Donna originaria della Valle Caudina, capace di sequestrare il cuore ed il cervello del romantico viaggiatore portoghese. La magia dell'amore e la bellezza della Nuova Caudium fanno il resto. Sarà proprio la Valle Caudina la rigogliosa fonte ispiratrice delle nuove canzoni scritte dal portoghese. L'occhio "esterno" in questa situazione romanzata rende magici i castelli, i sentieri, le montagne ed i monasteri della zona.
«A casa i due si siedono sul terrazzo, con un’atmosfera particolare: il cielo è coperto, filtrano fiocchi di luce dalle nuvole, mentre loro si tengono uniti sotto un arcobaleno, col terrazzo al centro della Valle». Un’immagine in cui l’amore permette un'unione metafisica tra il caratteristico verde Caudino e l'infinito blu del cielo.
Diciassette anni fa uscì, invece, L' anima dei luoghi. Conversazione con Carlo Truppi scritto da James Hillman, un vibrante schiaffo diretto, senza peli sulla lingua o catene del quieto vivere, all'architettura antinazionale:
«Seguendo le orme di Jung e degli antichi greci, Hillman sostiene che anche i luoghi hanno un'anima, sono popolati da divinità diverse, assorbono i pensieri e le tradizioni degli uomini che li abitano da secoli o millenni».
Giacomo Hillman parla dell'anima dei luoghi con Carlo Truppi, lo studioso ha regalato alla Valle Caudina un'occasione unica per entrare in un contesto scevro da etichette, burocrazia e confini mentali. Dalla conversazione emerge l'idea di un'architettura lontana da uno "stile internazionale" indifferente alle specificità locali; al contrario, se case, monumenti e città vogliono dare un contributo positivo alla vita degli uomini che vi abitano, devono rispettare e rispecchiare la natura segreta dei luoghi in cui sorgono: l'anima dei luoghi respira insieme all'anima del mondo e alla nostra anima.
Valli dell'Amore
La Valle Caudina, quindi, potrebbe anche scippare il titolo di Valle dell'Amore, ad oggi legato saldamente alla lontana Turchia grazie alla Valle di Goreme. In questa area le forme di alcune rocce naturali, chiamate i “Camini delle fate”, hanno la forma di giganteschi membri maschili e la psicologia delle masse ha associato le pietre falliche alla fertilità, cosa che accade in molte culture della storia. Alla radice della loro misteriosa nascita, secondo gli esperti, ci sono numerose eruzioni vulcaniche, capaci come in Valle Caudina di ricoprire tutto con cenere e lapilli.
Chissà se il caro prof. Truppi sia mai stato in Turchia a visitare l'altra Valle dell'Amore, ma nel dubbio vi invitiamo a recuperare il libro in tutte le librerie d'Italia o in rete. Consigliamo anche un viaggetto turco per omaggiare la fertilità dell'essere umano, troppo spesso sterilizzato dietro gli schermi di un mondo virtuale, chiuso tra le gabbie digitali del nuovo ordine mondiale.
Lo scrittore Caudino
Carlo Truppi, architetto e scrittore, si occupa di connessioni tra l’architettura e altre arti, per la realizzazione della bellezza. Un obiettivo condiviso con James Hillman, con il quale ha scritto L’anima dei luoghi (Rizzoli, Milano, 2004) e con Wim Wenders, con il quale ha pubblicato Vedere i luoghi dell’anima (Mondadori Electa, Milano 2012). Professore ordinario di Progettazione ambientale, è stato preside della Facoltà di Architettura di Catania con sede in Siracusa. Oltre a numerosi saggi di carattere scientifico, ha pubblicato: la voce “Ambiente” per l’Enciclopedia Filosofica (Bompiani, Milano 2005); In difesa del paesaggio – Per una politica della bellezza, Mondadori Electa, Milano 2011.
Come scrittore, dopo tre romanzi: Il treno nella stanza (Guida, Napoli, 2002, riedito dalla SE, Milano, 2013), In concerto (SE, Milano, 2011) e Ruga. Sentieri nell’arte e nella vita (SE, Milano, 2014), con La Valle dell’Amore ha inaugurato la collana “L’anima dei luoghi”, che accoglie frutti generati da semi offerti da James Hillman. La "psicologia archetipica", una scuola di pensiero diretta a revisionare e "reimmaginare" la psicologia, Hillman crede che la psicologia debba evolversi oltre il suo "riduzionismo" presente ed abbracciare teorie sullo sviluppo umano. Dagli anni sessanta ha scritto, insegnato e tenuto conferenze sulla necessità di portare le terapie fuori dalle sale di consulenza e nella realtà del mondo.
"La psicologia si è ridotta ad una ricerca banale ed egocentrica, egli afferma, piuttosto che ad un'esplorazione dei misteri della natura umana".
Uno dei più grandi di questi misteri, secondo Hillman, è la questione del carattere e del destino. Nel suo recente libro, la cui vendita ha superato tutti gli altri pubblicati, "Il Codice dell'Anima" afferma che il nostro carattere e la nostra vocazione di vita sono qualità innate e che è la missione della nostra vita realizzare quelle spinte. La chiama "la teoria della ghianda", l'idea che le nostre vite sono formate da un'immagine particolare, come il destino della quercia è contenuto nella piccola ghianda.
Chissà cosa dirà lo scrittore Caudino quando verrà a sapere del Traforo del Partenio o della Discarica di Montesarchio. Magari potrebbe descrivere lo scempio di una Valle Caudina, che spesso dimentica l'essenza dell'Amore per questa Terra...
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