Paolo Borsellino
Il potere, lo Stato non ha mai voluto combattere seriamente la mafia.
«Io ringrazio dell'invito il gruppo parlamentare del Movimento Sociale Italiano. Ricordo che sono anche presidente della sezione di Palermo dell'Associazione Nazionale Magistrati, la quale ha da tempo sollecitato un ampio dibattito parlamentare sui problemi della giustizia. E mi sembra che l'ultima volta che questa esigenza fu prospettata al Ministro della Giustizia e al Presidente del Consiglio dei ministri la risposta sembrò essere che la Camera era troppo intasata da altri lavori.
E allora, anche se sotto il patrocinio di un gruppo parlamentare può svolgersi un interessante dibattito del genere con l'intervento, oltre che dei parlamentari, di chi può dare un modesto contributo, come me, è un fatto comunque auspicabile, è un fatto comunque di cui ringraziare gli organizzatori di questo convegno.
Il cui titolo: "Stato e criminalità organizzata: chi si arrende?" comporta risposte estremamente semplici perché che non si sia arresa la criminalità lo vediamo ogni giorno su tutti i giornali, sia sotto il profilo dei gravi attentati all'ordine pubblico, che avvengono sulle nostre strade, meridionali, soprattutto, e non, sia sotto il profilo dell'ordine istituzionale».
Ascolta la registrazione integrale dell'intervento di Paolo Borsellino al convegno dal titolo "Stato e criminalità organizzata: chi si arrende?", tenutosi, in data 22 giugno 1990 e organizzato dal Movimento Sociale Italiano a Roma.
Tratto dall'archivio sonoro di Radio Radicale.
Trascrizione a cura di Monica Centofante.
Qui l'articolo integrale pubblicato sul numero di ANTIMAFIAduemila del gennaio 2001
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