Prima di fare gli auguri di rito a tutte le Mamme lettrici e non de Lo Schiaffo 321 cercheremo di ricostruire la storia di questa Festa "mobile", visto che dopo una serie di domande a qualche mamma abbiamo scoperto, clamorosamente, che molte giovani madri ignoravano le radici di questo evento molto sentito, ma poco conosciuto.
8 maggio
Quindi, carissime Mamme, la festa odierna pur affondando le radici nel Paganesimo e nelle varie religioni del mondo, è tra le più recenti in ordine di tempo. Questo è il ventunesimo anno in cui la Festa della Mamma coincide con la seconda domenica di maggio. Il motivo è semplice e chiaro. Né religione, né politica, ma solo palesi interessi economici e politici.
Il Dio Danaro ha suggerito di far cadere una delle feste più importanti sempre e solo in un giorno festivo per poter incassare con maggior sicurezza. Non solo. Questa scelta, a nostro avviso fin troppo politicizzata perché coincide con la festa della mamma americana, l'evento secondo solo al Natale come soldini incassati. L'Italya colonia, in questo modo, ha subito anche questo schiaffo, senza fiatare e senza capire.
origini
Il primo tentativo di Festa della Mamma fallì nel maggio 1870. Julia Ward Howe, attivista pacifista e abolizionista, propose di fatto l'istituzione della Giornata della madre per la pace, come momento di riflessione contro la guerra, ma l'iniziativa fallì mestamente per disinteresse.
Fu Anna Jarvis, invece, a celebrare la prima la festa moderna della madre ad inizio Novecento. La celebrazione del 1908, sotto forma di un memoriale in onore di sua madre schierata a favore della pace, a differenza della prima, si diffuse in tutti gli Stati Uniti e fu ufficializzata dal presidente Woodrow Wilson. Il Congresso americano nel 1914 deliberò di festeggiarla la seconda domenica di maggio, come espressione pubblica di amore e gratitudine per le madri.
Riepiloghiamo: la Festa della Mamma (ri)nasce in Italia nel 1958 e viene scelto l'8 maggio, mese Mariano per motivi religiosi, ma dal Duemila in poi la festa diviene mobile e ricade nella seconda domenica di maggio, per evidenti interessi commerciali e velatamente politici.
MAMMA ITALIA
In Italia la nazionalizzazione delle Donne fu il vero inizio dell'emancipazione femminile. Il riconoscimento dei diritti delle Donne, anche in quanto Mamme e cittadine italiane, crebbe con le riforme volte alla protezione sociale delle madri e dei bambini. Nel dicembre del 1925, infatti, il Fascismo attuò la prima riforma sulla questione femminile: la creazione dell’Opera Nazionale per la Maternità ed Infanzia, per la tutela della Madre e del bambino.
Lo Stato implementò le nascite con una ferrea politica maternalista, molto concreta. Assegni familiari, assicurazione di maternità, prestiti per matrimoni e nascite, titoli di preferenza nella carriera per padri di famiglie numerose, istituzioni per l’assistenza sanitaria e sociale alla famiglia ed all’infanzia. Nascono le prime organizzazioni di massa femminili e cresce l'attenzione per il gentil sesso a trecentosessanta gradi.
24 DICEMBRE
caudium
In Valle la Giornata della Madre e dell’Infanzia era molto sentita dalle Mamme Caudine. Negli anni Trenta a decine partivano da Airola, Cervinara, Montesarchio, Rotondi, San Martino, Roccabascerana, Pannarano, Moiano, Bucciano, Bonea e Paolisi verso l’adunata nazionale a Roma, alla presenza del Duce, nel corso della quale le madri più prolifiche di ciascuna delle novanta Province italiane venivano premiate non solo con assegni familiari.
Le Mamme di ieri, celebrate come forza e spirito della Patria, tornavano nei rispettivi paesi raggianti e sorridenti.
L'Opera Maternità e Infanzia, ente che gestì di fatto la Festa della Mamma- si legge nell'Enciclopedia Italiana di Giovanni Gentile, stampata da Treccani, ha per scopo la protezione morale e l'assistenza materiale della madre e dei bambini, e precisamente:
- a) delle gestanti e delle madri bisognose o abbandonate;
- b) dei bambini lattanti e divezzati fino al 5° anno appartenenti a famiglie che non possano prestare loro tutte le cure necessarie per un razionale allevamento;
- c) dei fanciulli di qualsiasi età appartenenti a famiglie bisognose e dei minorenni fisicamente e psichicamente anormali oppure materialmente o moralmente abbandonati, traviati o delinquenti, fino all'età di 18 anni compiuti. Insieme a quest'azione diretta, l'Opera ne svolge anche un'altra indiretta integrando le istituzioni già esistenti di protezione della maternità e dell'infanzia e favorendone le iniziative.
Quest'azione di tutela si svolge in varî modi dalla Valle Caudina alla Sicilia, dalle Alpi alle Puglia, ovunque sventoli il Tricolore:
- diffondendo le norme e i metodi scientifici d'igiene prenatale e infantile nelle famiglie e negl'istituti;
- organizzando l'opera di profilassi antitubercolare dell'infanzia e la lotta contro le altre malattie infantili, d'accordo con le provincie, con i consorzî provinciali antitubercolari, con le istituzioni di cui ai regi decreti 30 dicembre 1923, nn. 2839, 2889, nonché con gli ufficiali sanitarî comunali e con le autorità scolastiche;
- vigilando l'applicazione delle disposizioni vigenti per la protezione della maternità e dell'infanzia, e promovendone la riforma per il miglioramento fisico e morale dei fanciulli e degli adolescenti.
Inoltre l'Opera nazionale svolge un'attività di integrazione, in quanto ha la facoltà:
- di fondare istituzioni di assistenza materna,
- di sovvenzionare le istituzioni che dispongano d'inadeguate risorse patrimoniali;
- di provvedere al coordinamento di tutte le istituzioni pubbliche e private per l'assistenza della maternità e dell'infanzia, indirizzandone le attività secondo i più urgenti bisogni della popolazione locale, e promovendo all'uopo la revisione dei relativi statuti e regolamenti, e, nei riguardi delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, ogni altra riforma consentita dalle leggi vigenti.
Riflessioni
Dall'analisi di questa celebrazione emergono, innanzitutto, due tipi di genere femminile:
la donna-crisi, cosmopolita, urbana, magra, isterica, decadente e sterile e la donna-madre, patriottica, rurale, florida, forte, tranquilla e prolifica.
Da una parte la Festa della Madre simboleggia il Capitalismo materialista che vede le donne-crisi in prima linea. Questa giornata prende le sembianze di uno spietato campo di battaglia pubblicitario, sorto per conquistare quanti più consumatori e consumatrici possibili, fregandosene del resto. Anzi, strizzano l'occhio al cambio di nome e di concetto: da Mamma a Genitore Uno, Due o Tre. Dall'altra c'è la figura della Mamma che dà la Vita, forma ed educa la Prole con valori e regole, dettate dal cuore e dall'istinto materno.
L'Onore delle Madri non può e non deve essere mercificato da cinici sciacalli, pronti solo ad incassare soldi sui sentimenti popolari. Dalla Redazione de Lo Schiaffo 321 i più profondi auguri a tutte le Mamme, senza dimenticare quelle che ci guardano dall'Alto.
Tutti i giorni.
Un pensiero particolare va alle Madri che persero la vita ed il senso di essa dopo le indicibili violenze dei Liberators. Le Mamme della Ciociaria, sopravvissute alle marocchinate, si rifiuterebbero di festeggiare oggi con i loro aguzzini, perse nel dolore delle loro indelebili cicatrici fisiche e morali, frutto della spietata brutalità degli Alleati.
Sì, quei vincitori Inglesi, Americani, Francesi o Sovietici che permisero anche gli stupri di massa in tutta la Penisola delle povere ed indifese Madri Italiane come premio di Guerra.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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