Sabato movimentato per il neonato Fronte Animalista che a Montesarchio è sceso in piazza per dire basta all'incredibile e vergognosa lista di amici a quattro zampe morti in circostanze molto strane, tutte dopo lunghe ore di strazianti agonie. Il Fronte nasce per dare voce ai pelosi ed è composto dalla sezione beneventana della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, dall'OIPA Sannio, dalle Ciotole piene e le Pance felici Rescue Italia, dall'Ente Nazionale Protezione Animali provinciale di Benevento, dai Cuori Randagi,.dall’Associazione Ohana, dall'associazione Una zampa sul cuore di Benevento e tanti "singoli" amanti degli animali, schierati a difesa del loro sacrosanto diritto alla vita e alla giustizia.
Riportiamo, per le lettrici ed i lettori de Lo Schiaffo 321 la videocronaca del presidio Caudino, capace di coinvolgere un centinaio di persone, nonostante la delicata situazione sanitaria.
ADESSO BASTA!
Il video della protesta
A MUSO DURO
L'assenza delle Istituzioni è uno schiaffo che gli Animalisti Sanniti non si aspettavano, vista la gravità della situazione. I volontari e la maggior parte dei presenti al presidio sono convinti che ci sia un assassino seriale o, peggio ancora, qualcuno ipotizza l'esistenza di un gruppo di adolescenti annoiati dal mondo digitale capaci di dar fuoco, addirittura, ad un gattino in passato. Segnali inquietanti che lasciano intravedere una diffusa violenza sugli animali di piccola taglia, randagi e fuggiaschi, senza distinzione.
assassini
L'Associazione beneventana Ciotole piene, Pance felici Rescue ha le idee chiare in merito:
«Abbiamo partecipato all'evento organizzato da Lega Nazionale per la difesa del cane di Benevento, presenti tutte le associazioni animaliste beneventane, per sostenere le volontarie di Montesarchio nella lotta contro la mattanza dei cani avvelenati che le stesse accudivano per strada.
Tante anime volate per mano di assassini.
L'amministrazione comunale, se pure invitata, ha declinato senza delegare nessuno. Ancora una volta ci hanno lasciati soli nella lotta contro chi non riconosce ai cani il diritto alla vita e ad essere liberi sul territorio, come previsto dalla natura e dalle Leggi».
«Riteniamo complici gli amministratori incuranti ed irresponsabili -tuonano gli animalisti- di fronte ad un fenomeno così dilagante come quello del randagismo associata, in questo caso, alla tutela della salute pubblica essendo stati usati veleni!! (le zone coinvolte non sono state isolate né abbiamo rinvenuto cartelli ove si avvisava la popolazione di tenersi lontana onde evitare ulteriori tragedie)».
Le associazioni hanno dimostrato di essere le sole interessate a migliorare la gestione del grave problema sociale del randagismo invitando il Sindaco a censire i cani presenti sul territorio e favorire le sterilizzazioni di massa avendone l'ultima Legge Regionale n.3/19, prevista la possibilità con la rimessione in territorio.
«Chiudere i cani in canile non è la soluzione né da un punto di vista di giustizia per i malcapitati, rinchiusi senza aver commesso reato, né per l'erario comunale, fortemente a debito nell'impossibilità di pagare i grossi debiti contratti con il canile convenzionato.
Le leggi ci sono e vanno eseguite e rispettate. Chiediamo, a voce alta, giustizia per poveri cani assassinati».
Chiediamo giustizia per le povere volontarie distrutte dal dolore per aver perso coloro che amavano e che, con tanta dedizione, avevano assistito e curato.
Cuori Randagi
«Ieri a Montesarchio si è tenuta una manifestazione pacifica di protesta contro gli avvelenamenti di decine di cani sul territorio. Noi dell'associazione Cuori Randagi, insieme ai volontari dell’associazione Ohana, della Lega del cane, dell'Enpa, dell'Oipa, delle Ciotole piene pance felici e de una Zampa sul cuore, ci siamo uniti per difendere queste creature».
«Abbiamo ribadito con forza che non si può tollerare un atto così orribile, quello che sta accedendo è un gesto di una barbarie inaudita, solo una mente criminale o malata può compiere tale gesto».
«Non si può accettare che vengano uccisi animali indifesi, come non si può accettare che non vengano imposte misure immediate e risolutive contro il randagismo. Noi volontari, persone comuni, non possiamo sostituirci ai soggetti che per legge hanno questa responsabilità. Noi spinti da amore e sensibilità verso queste creature, cerchiamo, facendo anche il bene comune di dargli un futuro. Io stessa (Lina Viscariello) ho recuperato, curato, accudito e fatto adottare decine di cani di Montesarchio, chiedendo anche aiuto che raramente ho ricevuto».
«Noi, insieme alle altre associazioni lotteremo sempre per tutelare i diritti dei più deboli e ci schiereremo sempre dalla parte degli animali, con la speranza che le forze dell'ordine riescano a risalire all'autore di questo gesto criminale.
profetici
Il Sindaco Franco Damiano, che a breve potrebbe replicare alle accuse di menefreghismo lanciate in pubblica piazza, con tanto di megafono, esattamente l'anno scorso incassò anche le accuse di Mabello con la famosa la lettera sfogo degli Animalisti Cervinaresi, assenti all'interno di questo coordinamento. Proprio il Primo Cittadino aveva anche tentato un percorso di cooperazione con l'associazione Onlus Mabello dopo l'attacco di un anno fa, ma la situazione sembra essere precipitata.
«Salve, a scrivere sono i volontari dell’associazione animalista Mabello Onlus, sita in Cervinara (AV) e siamo certi di parlare a nome di tutti quei cittadini che vivono con noi volontari in trincea e assistono, ormai quotidianamente, a questo abominio che si perpetra nel sud Italia e in questo caso, in Valle Caudina.
Non è più tollerabile assistere a questa orrenda mattanza che ci troviamo ad affrontare sulle strade e contro la quale combattiamo strenuamente ormai da anni.
L’episodio sul quale vogliamo richiamare l’attenzione stavolta avviene a Montesarchio dove noi, ormai da anni, nonostante non sia zona di nostra pertinenza, stiamo combattendo una lunga ed estenuante battaglia per il raggiungimento dei diritti inalienabili di ogni specie vivente.
Ma ora basta, non ne possiamo più! L’associazione Mabello è animata e costituita da volontari che agiscono in totale autonomia, saturi dalle tante emergenze, esasperati dalle continue richieste di aiuto!
Questa è una guerra persa in partenza! Ci diamo per sconfitti!…è una sconfitta di tutti, ma soprattutto è il FALLIMENTO DELLO STATO e di TUTTE LE ISTITUZIONI LOCALI! Parole dettate dalla rabbia, ma profetiche perché datate maggio 2020.
diritti
Anche l'OIPA sezione di Benevento e provincia è scesa in campo in Valle Caudina per dire basta. L'Organizzazione Internazionale Protezione Animali chiede lumi alla giunta guidata dal Sindaco Franco Damiano:
«Si é tenuta a Montesarchio una manifestazione pacifica di protesta contro gli avvelenamenti di decine di Cani sul territorio ad opera di un vero e proprio assassino - dichiarano gli attivisti dell'Oipa. Insieme ai volontari dell’associazione Ohana, Lega del cane, Enpa, Cuori randagi, Ciotole piene pance felici e una Zampa sul cuore abbiamo ribadito con forza che non si può tollerare un atto così orribile, e che l’amministrazione, completamente indifferente e assente riguardo il tema randagismo, deve adesso darsi da fare al riguardo.
«Lotteremo sempre per tutelare i diritti dei più deboli e ci schiereremo sempre dalla parte degli animali.
CIMURRO
Dalle indagini in corso sarebbe emerso un caso di Morva Canina, malattia infettiva contagiosa da virus filtrabile e spesso letale che colpisce i giovani cani e canidi, caratterizzata da turbe del sistema nervoso convulsivanti e paralizzanti, oltre al classico catarro nasale.
In Via Cervinara, visto il caso di malattia assassina, potrebbe essere scoppiato un focolaio di Cimurro, capace di provocare una pericolosissima immunodepressione tra gli sfortunati pelosi.
Ricordiamo che il paramixovirus è antigenicamente correlato con il virus del morbillo umano e con quello della peste bovina. Così si spiegherebbero tutte queste morti o almeno una parte di esse avrebbe un'origine diversa dalla tesi ufficiale. In ogni caso il problema del randagismo deve essere risolto non solo per questioni di igiene e decoro, ma soprattutto per il rispetto verso gli unici veri amici dell'Uomo. Peccato che spesso la cosa non sia così a parti inverse.
Per dire la Vostra, contattateci all'indirizzo di posta elettronica caudiumpatrianostra@gmail.com oppure tramite Twitter @SchiaffoLo
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